Archivio Ottobre 2008

VARIE DAL FRONTE

"Ho denunciato alle autorità competenti le parole di Cossiga":

http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/post/2075406.html

 

Visto l’ENORME successo delle targhette NO 133, rilanciamo l’invito a stamparle e attaccarle

presto il secondo giro.. siete invitati a inviarcene di nuove!

 http://cittastudi.noblogs.org/album/volantini

 

Trovate tutto il materiale nella sezione album, qualsiasi cosa vogliate stampare e diffondere,ben venga..

INIZIATIVE:

Il coordinamento collaborerà alla giornata del 10 novembre, (Mozione Consiglio di Facoltà.doc) in cui la  facoltà di Scienze MM.FF.NN. bloccherà la didattica per promuovere la mobilitazione contro la legge 133: assemblee,dibattiti,porteremo la Ricerca in Piazza.

Inoltre stiamo cercando di organizzare un incontro interuniversitario,in modo da creare una rete che si autorganizzi, senza dipendere o essere trascinata da gente che non rappresenta il nostro moviment.

 

Continuiamo a parlar con la gente, questa protesta deve diventare di tutti! Stamparemo dei Volantini per il popolo, chiunque può lo faccia o ce li chieda per diffonderli!

fronteretro

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AAA cercasi foto Cittastudi

Siamo anche un po’ orgogliosi.

Perchè la nostra voce, in modo intelligente e compatto, si è fatta sentire.

Per questo sarebbe bello raccogliere le foto di oggi e dei giorni scorsi!

Chiunque ne abbia lo scriva a retazione@libero.it !

http://www.flickr.com/photos/cittastudi

 

 

 

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4 miliardi di tagli

La legge 133/08 si aggiunge soltanto alla legge 126/08 (vedi collegamento sulla destra). Si spiega così perché c’è chi parla non di 1441,5 milioni, ma di 4 miliardi di tagli all’università nei prossimi cinque anni (senza contare il ddl 1441, art. 37-bis.200).

Riportiamo un’analisi dalla lista di coordinamento di informazione di informatica di Pisa, diffusa nella lista no 133.



Stiamo chiedendo al governo di ritirare la legge 133

(pre-finanziaria), ma a me pare che la legge 126 (ICI prima casa –

http://www.camera.it/parlam/leggi/08126l.htm) tagli l’FFO in misura

molto più consistente, anche se meno visibile.

Nella 126, l’art 5, comma 7-d, copre, a partire dal 2010, circa il 60%

delle spese della legge, e dice: "d) quanto a 995,8 milioni di euro a

decorrere dall’anno 2010, mediante riduzione lineare del 6,85 per

cento degli stanziamenti di parte corrente relativi alle

autorizzazioni di spesa come determinate dalla Tabella C allegata alla

legge 24 dicembre 2007, n. 244; "

La tabella C la trovate in

"http://www.parlamento.it/parlam/leggi/07244l.pdf"; contiene un totale

di 17.671.306.000 di spese (pag 274)(*), ma la voce maggiore sono le

spese per l’Università (7.298.606.000, pag 272) e in particolare l’FFO

delle università (6.888.231.000, pag 272).

Quindi, non mi pare ci siano dubbi sul fatto che la legge 126 toglie

circa 472 MEuro all’FFO dal 2010, più del doppio del taglio effettuato

dalla 133 nello stesso anno.

(L’altra metà dei tagli della 126 sono distribuiti su così tante leggi

diverse che non ho davvero il tempo di verificare quante e quali

riguardano Università e Ricerca.)

Non mi è chiaro se la 126 e la 133 cumulano i loro effetti sull’FFO, o

se invece il maggior taglio della 126 "copre" quello della 133.

Leggendo le due leggi l’impressione è che i tagli si cumulino: la 126,

approvata a luglio, toglie 462 MEuro all’FFO, la 133 di Agosto –

http://www.camera.it/parlam/leggi/08133l.htm – dice "in relazione a…

[taglio del turn- over] … il fondo per il finanziamento ordinario

delle università, e’ ridott[o] … di 190 milioni di euro per l’anno

2010, di 316 milioni di euro per l’anno 2011, di 417 milioni di euro

per l’anno 2012 e di 455 milioni di euro a decorrere dall’anno 2013".

Se la 126 "coprisse" la 133, le riduzioni della 133, che sono molto

minori, non avrebbero senso.

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RIDIAMOCI SU..

 

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29-30 OTTOBRE: OCCUPATI DELLA TUA UNIVERSITA’ !!

LA CULTURA FA PAURA


Contro i continui attacchi all’istruzione e alla formazione pubbliche, il 30 ottobre ci sarà uno sciopero generale della scuola, a Milano scenderanno in piazza i lavoratori, i genitori, gli studenti di elementari, medie e superiori.Gli Stati Generali dell’Università Statale hanno lanciato per la stessa giornata una manifestazione universitaria per un’università e una ricerca pubbliche e di qualità, contro le direttive contenute nella legge 133/08 che minano il diritto allo studio per tutti. PROPONIAMO A  STUDENTI E DOCENTI DI ATTUARE

GIOVEDI’ 30 OTTOBRE UN BLOCCO DELLA DIDATTICA IN TUTTA CITTASTUDI E A SCENDERE IN PIAZZA.

CI VEDIAMO ALLE 8.30 IN PIAZZA LEONARDO PER POI DIRIGERCI TUTTI INSIEME A RAGGIUNGERE IL CORTEO UNIVERSITARIO CITTADINO.  

Vogliamo che sia realmente garantito a tutti il diritto allo studio, vogliamo un’università pubblica più giovane ed efficiente, vogliamo che la cultura e la ricerca siano libere dal mercato.

 

 ASSEMBLEA DI CITTASTUDI PER PREPARARE IL CORTEO: MERCOLEDI’ 29 h 12.30 NEL CORTILE DEL SETTORE DIDATTICO DI VIA CELORIA 20 

Nota tecnica: per attuare il blocco della didattica invitiamo gli studenti ad andare a coinvolgere i propri professori perché sospendano le lezioni o dedichino del tempo a illustrare la legge 133  le sue conseguenze; invitiamo a fare picchetti informativi agli ingressi delle facoltà, a entrare nelle aule per parlare con gli studenti e coinvolgerli nella manifestazione; invitiamo ad usare la fantasia che abbiamo vent’anni e non ci manca!

Coordinamento di Cittastudi   

 info: cittastudi.noblogs.org 

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Motti e slogan

Come trasmettere un messaggio alla cittadinanza nella concitazione delle manifestazioni?

Per quelli usati recentemente, si può spulciare questa discussione; molti sono commentati in questo bell’articolo.

Per imparare dal passato, forse sarebbe interessante leggersi questo libro.

 

Alberto Piccinini dalle pagine del manifesto (17 ottobre 2008) ci offre una selezione di quelli sulle riforme della scuola degli ultimi vent’anni.


Ce n’est que un début
Alberto Piccinini
Franca
Falcucci (1982/1987): «Ucci ucci ucci/ ci mangiamo la Falcucci»;
«Falcucci bagassa/ toglici la tassa»; «Craxi boia/ Falcucci la sua
troia». Giovanni Galloni (1987/1989), Sergio Mattarella, Gerardo Bianco
(1989/1991): «Falcucci Galloni Mattarella/ tanto la scuola è sempre
quella». Riccardo Misasi (1991/1992), Rosa Russo Jervolino (1992/1994):
«Salta uno salta due salta tre/ attenta Jervolino che salti pure te»;
«Oh Jervolino usa la testa/ c’hai rotto il cazzo e mo’ te becchi ‘sta
protesta». Francesco D’Onofrio (1994/1995): «Abbiamo un sogno nel
cuore/ D’Onofrio a San Vittore»; «Un solo grido/ ci dà fiducia:
D’Onofrio brucia!». Giancarlo Lombardi (1995/1996), Luigi Berlinguer
(1996/2000): «Berlinguer ci hai deluso/ il numero chiuso è un abuso»;
«Berlinguer non fare il fico/ non sei degno del nome di Enrico». Tullio
De Mauro (2000/2001), Letizia Moratti (2001/2006): «La scuola in lutto/
Moratti sbagli tutto»; «Letizia Moratti se proprio vuoi tagliare/
taglia la corda e lasciaci studiare». Giancarlo Fioroni (2006/2008):
«Contro la scuola di Fioroni/ 10 100 1000 occupazioni». Maria Stella
Gelmini (2008- ): «La scuola dei bambini/ non fa rima con Gelmini».
Continuons le combat.

 

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La confusione felice degli universitari in mobilitazione

 È importante seguire quello che si scrive nei giornali.

Tutto quanto pubblicato da la Repubblica è facilmente raggiungibile dalla loro  mappa della protesta: http://canali.kataweb.it/kataweb-scuola-la-mappa-della-protesta/ .

Segue un articolo dal manifesto del 24.


MILANO
La confusione felice degli universitari in mobilitazione
Mariangela Maturi
MILANO
Nel chiostro dell’università Statale sembra un
giorno come un altro. Il sole pallido di un pomeriggio autunnale
milanese dà i suoi raggi ad una ragazza elegante, felice e fresca di
laurea. Rituale foto di gruppo, rituale salto della siepe «anche questa
è andata». Nell’atrio qualcuno chiacchiera, qualcuno passeggia
pensieroso. Nulla fa presagire che oltre il muro dell’aula 211 siano
raccolti in assemblea centinaia di studenti.
Nell’aula fa così caldo
che i finestroni sono spalancati. Tanti, tantissimi ragazzi sono seduti
uno sull’altro. Qualcuno a terra, i più fortunati ordinatamente nei
banchi, gli ultimi arrivati inesorabilmente in piedi. Intorno alla
cattedra ci si accalca: la lista d’attesa degli interventi è
interminabile, alla lavagna si segnano le proposte. Interviene un
assistente: «Non diamo l’occasione giusta a chi provoca minacciando di
mandare la polizia. E’ importante restare uniti». Nessuno dissente,
l’aria non è esattamente quella delle grandi barricate. Non che
l’ipotesi sia completamente esclusa, ma va per la maggiore la scelta di
non affrettare i tempi. Più che studenti, studiosi: si organizza un
gruppo di lavoro che analizzi i decreti che coinvolgono la scuola, per
capirne di più. Non poteva mancare l’idea dell’infopoint: «Facciamo
almeno un paio di banchetti per distribuire materiale e informare chi
non sa». Un ragazzo fa una faccia perplessa: «Ma questi ci vogliono
randellare e noi facciamo l’infopoint?». La partecipazione è alta, buon
segnale, ma regna un po’ di confusione. Intervengono in moltissimi, e i
piccoli leader che vanno per la maggiore lasciano parlare anche gli
altri studenti. Qualcuno è travolto da una bordata di fischi: una
ragazza che si definisce trotzkista continua a parlare di «classe
operaia» anche quando le tolgono il microfono («non è pertinente, gli
interventi devono essere in merito alle proposte», giustificano). Chi
butta là l’idea dell’occupazione non convince, ma c’è anche chi propone
di scrivere messaggi chiusi in bottiglia da depositare davanti a
Palazzo Marino. Ecco il pasoliniano di turno, un classico, con
sciarpetta al collo: «Io a Cadorna c’ero, e ho visto lo sguardo dei
poliziotti. Anche loro hanno dei figli, non sono il nemico. Discutiamo
con loro, regaliamogli dei libri». Qualcuno proprio non resiste e urla:
«Ma vai a Bolzaneto o alla Diaz a regalare i libri agli sbirri,
vah…». Dal fondo scocca l’ora del rivoluzionario: «E’ da ore che
ripetiamo le stesse cose, andiamo in strada a bloccare il traffico e
basta». Fra proposte e applausi, si esprimono le diverse anime degli
studenti. Forse non passano all’azione immediata, le loro idee spesso
confliggono, ma si confrontano come poche volte capita di vedere. C’è
quello che dice «non se ne può più, qui non si conclude niente» e
quello che suggerisce «la prossima assemblea iniziamola parlando di
come si fa un’assemblea». Il movimento milanese è ancora «work in
progress», ma almeno è in fibrillazione.
Ieri mattina i cancelli di
Scienze politiche sono stati bloccati per un’ora con distribuzione di
volantini e brioches a chi voleva andare a lezione. Nel pomeriggio una
delegazione di studenti è intervenuta al Consiglio di facoltà per
chiedere la sospensione della didattica il 29 ottobre anche se,
ovviamente, le autorità accademiche hanno stabilito che il blocco non
si può fare. Richiesta respinta. Nel pomeriggio, ci sono state
assemblee e cortei anche in Bicocca e Città Studi, mentre a Brera si
sono tenute lezioni all’aperto.
Oggi, maratona culturale: dalle 9
alle 16 lezioni in piazza Duomo. Tra la voglia di reagire alle
provocazioni di Berlusconi e i messaggi in bottiglia, la mobilitazione
in qualche modo continua a crescere.

 

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Milano,Roma…

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MOZIONE APPROVATA DAGLI STATI GENERALI DELL’UNIVERSITA’ STATALE

STATI GENERALI
Assemblea di tutte le componenti di ateneo
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO
21 ottobre 2008

La mozione.

Gli Stati Generali dell Univ. degli Studi di Milano riuniti in assemblea chiedono labrogazione della legge 133/2008 che porterebbe al collasso del sistema universitario pubblico.

Lassemblea appoggia e sostiene qualunque forma di mobilitazione degli studenti, dei lavoratori e dei docenti.

Lassemblea sollecita la costituzione di un coordinamento nazionale per le mobilitazioni e la riconvocazione degli Stati Generali dateneo.

Il calendario iniziative

27 ottobre – Bicocca – assemblea componenti d’ateneo edificio U7 – aula 03 (alle 15.30)

27 ottobre – Gallarate – Fiera del libro (ore 15.00) presenza della Min. Gelmini
28 ottobre 2008 presenza all’Univ. Libera “S. Raffaele” Min. Gelmini
In concomitanza con lo sciopero del settore Scuola e la manifestazione dei collettivi studenteschi scuola del 30 ottobre MANIFESTAZIONE UNIVERSITARIA
3 novembre – inaugurazione anno accademico Politecnico in Bovisa, presente Min. Universita’

14 novembre SCIOPERO comparti UNIVERSITA’, RICERCA, CONSERVATORI E ACCADEMIE
                                                                                                                            

IN ALLEGATO LE SLIDES PROIETTATE DURANTE L’ASSEMBLEA.
                                                       
SALUTI
COMITATO PROMOTORE
                                                                                                       
                                                     

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DOCUMENTO COMUNE

La Sapienza di Roma propone un documento comune da sottoscrivere in tutti gli atenei e nelle scuole:

documento COMUNE.doc

è una bozza,eventualmente potrà essere modificato..

spetta a noi farlo!

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