Archivio Dicembre 2010

Passa il ddl Gelmini: porteremo il conflitto nel cuore degli atenei, colpendo laddove non vi aspetterete mai!

23 Dicembre 2010. Roma.

Ore 16.50.

Il senato della Repubblica approva la riforma dell’Università(DDL Gelmini). I voti favorevoli sono stati 161 , i contrari 91 e 6 gli astenuti. Il testo di legge dovrà essere ora promulgato dal Presidente della Repubblica e pubblicato sulla gazzetta Ufficiale prima di entrare in vigore.

Rabbia, sconforto. E ancora tanta Rabbia.

Mesi e mesi a organizzare nelle università italiane iniziative, banchetti, uscite pubbliche, serate, autogestioni, occupazioni, cortei, blocchi, manifestazioni, mobilitazioni di massa.Invadere le città, bloccare tutto.Occupare monumenti, strade, autostrade, porti e aereoporti.Salire sui tetti, sui tetti delle facoltà, degli spazi sociali, delle fabbriche e dei luoghi di lavoro. Mesi e mesi a parlare di autoriforma dal basso, a coinvolgere studenti e studentesse, professori e docenti, studenti medi, dottorandi e ricercatori, precari e precarie, lavoratori e operaie, sindacati e associazioni, migliaia di compagne e compagne, a richidere lo stop ai tagli all’istruzione, ai finanziamenti a privati e spese militari.

Mesi a far capire a questo Governo che noi, studenti e lavoratori uniti, avevamo un idea differente da quella loro, che la volevamo praticare. Mesi a dire che la crisi non dobbiamo pagarla noi, che le decisioni spettano a noi.

Eravamo e siamo stati piu’ di un Onda.Un vortice. Uno Tsunami.

Abbiamo attraversato lo sciopero con la Fiom ad Ottobre, la giornata di rivolta del 14 Dicembre, aumentando il conflitto in maniera esponenziale.

E loro, sordi, ora approvano il DDL.

Proprio ieri in tutta Italia avevamo di nuovo preso parola per ribadire che questa riforma non la volevamo. Anche a Milano un corteo non autorizzato, determinato e organizzato, ha attraversato la metropoli, portando il conflitto al di fuori delle logiche di palazzo e delle istituzioni.

Avevamo scelto, come universitarie e universitari, di raggiungere via Padova, partendo dal centro pulsante del sapere: la Statale di Milano.

Raggiungere Via Padova, periferia multiculturale e multietnica spesso criminalizzata da Governo e Comune, per noi studenti aveva un significato speciale. Avevamo deciso di andare lontano dal centro, per incontrare i quartieri popolari, abitati dai lavoratori italiani e migranti, per ribadire il fatto che la nostra lotta è anche quella di tutti coloro che come noi sentono la necessità di opporsi ai singoli provvedimenti varati da questo governo e dai suoi mandanti, Confindustria e vari gruppi di potere.

Lo avevamo fatto a centinaia, conquistandoci metro per metro il nostro corteo, comunicando alla città la nostra rabbia contro questo Governo e contro la “riforma” Gelmini che mina alla base il carattere pubblico dell’istruzione e dell’università.

Non sono state certo le manganellate o le continue provocazioni da parte di un Governo arrogante e disinteressato a risolvere i problemi reali del paese, a fermare gli studenti e le studentesse scesi in piazza, a Milano e in tutta Italia.

Volevamo essere imprevedibili. Lo siamo stati.

Ci siamo sempre mossi in maniera determinata e cogliendo novità essenziali nel movimento.

Erano decenni che gli studenti non riprendevano così fortemente le redini del loro (nostro) futuro!

E non sarà certo l’approvazione di questo ddl a fermare il nostro essere movimento per un’università davvero diversa, portato avanti da anni con iniziative di autoformazione e di lotta. Infatti, le vertenze riguardanti governance, diritto allo studio e precarietà restano aperte in quanto legate ai tagli e ai decreti attuativi che il governo dovrà emanare. Né ci stancheremo di ribadire la nostra contrarietà al modello di università dettato dal processo di Bologna, al servizio del mercato, della produzione, dell’immobilismo sociale, che non può essere nell’interesse dei giovani e degli studenti.

Non arretreremo di un passo, la rivolta sarà anche domani, fino a quando le privatizzazioni, la precarietà, la militarizzazione della vita pubblica, le inutili missioni di guerra all’estero, i CIE e i respingimenti non cesseranno di esistere. Oltre alle nostre, le mobilitazioni nel resto dell´Europa ce lo insegnano: quando c´è la rabbia, la consapevolezza di essere nel giusto e la determinazione a vincere dei soggetti sociali reali, l’intelligenza collettiva diventa sciopero materiale senza bisogno che nessun sindacato lo indica.

Porteremo il conflitto nel cuore degli atenei, colpendo laddove non vi aspetterete mai!

Non abbiamo rimorsi, ma solo piu’ rabbia e voglia di cambiamento!

Non un passo indietro, ma mille in avanti!

PER UNA UNIVERSITA’ PUBBLICA, LAICA E ACCESSIBILE E TUTTI/E

CONTRO IL PROFITTO, FIDUCIA NEL CONFLITTO

Universitari e Universitarie in Mobilitazione Permanente – Milano

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*Volantino distribuito in piazza >>  22 dicembre

*Decleva non ha la nostra fiducia !! >> DECLEVA

*Rassegna stampa 22/12, Milano: repubblica (foto),  corriere foto . Nazionale: vedi uniriot . Video di Milano.

*Comunicati nazionali: infoaut , ateneinrivolta , editoriale uniriot (da Pisa).

*Materiali utili:  il  volantone di cittàstudi sulla situazione universitaria e il dossier di scienze politiche, l’appello degli universitari milanesi verso il 14/12.

*Dal webarticolo sul merito (22/12),  “scacco alla gelmini in 5 mosse”  ,   articolo sui cambiamenti dell’università fuori dall’Italia,  (…)

2 Commenti

Contro il profitto / fiducia nel conflitto!

Dopo la giornata del 14/12, che ha visto la vergognosa compravendita della fiducia al governo e l’esplosione della rabbia sociale di studenti, lavoratori, comitati di cittadini uniti per le strade di Roma, mercoledì 22 dicembre dovrebbe essere votato definitivamente al Senato il ddl Gelmini (vedi il volantone di CittàStudi con analisi e rivendicazioni). L’assemblea interfacoltà tenutasi venerdì 17/12 ad agraria rilancia per settimana prossima 2 giorni di iniziative nelle diverse facoltà e un appuntamento unitario mercoledì 22/12.

Mercoledì 22/12 appuntamento unitario

h 9 davanti alla Statale via Festa del Perdono

portare: pentole, fischietti, bidoni, strumenti musicali, tamburi, vuvuzelas e quant’altro per fare ritmo&rumore

chi può venga in bici: alle 12:30 partirà una critical mass !!

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universitari milano

– fate girare –

siamo alla ricerca del nostro futuro e ce ne stiamo occupando

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Volantino:  22 dicembre .

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1 Commento

Sarà il governo o l’università? 14/12 tutti in piazza!!

DIFFONDIAMO LA MOBILITAZIONE NELLE FACOLTA’!!! Parlando, appendendo cartelli, organizzandosi… il 14 dobbiamo essere tutti in piazza!

LEGGI:    appello degli universitari milanesi ,  comunicato dell’assemblea unitaria in Statale del 10/12,  volantone del collettivo cittàstudi sulla situazione universitaria ma non solo. A Londra imponenti manifestazioni studentesche e scontri nel giorno dell’approvazione in parlamento dell’aumento delle tasse universitarie >> repubblica , the guardian . Gli studenti si oppongono in tutta l’Europa del “Bologna Process” agli attacchi all’università!!

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APPUNTAMENTI (in aggiornamento –> segnalateceli a retazione@libero.it ):


13/12: iniziative nelle facoltà!

>> Architettura: dalla mattina performance nel salotto autocostruito davanti alla “A” . A pranzo laboratorio “L’università che vorrei”: progetta la tua università per poi portarla in corteo il 14 ed edificarla ad ogni incrocio della città!

>> Fisica: h 12:30 aula I dip. di fisica, via celoria 16, assemblea verso il 14 !

14/12: TUTTI IN PIAZZA

>> h 8:30 concentramenti e blocchi nelle facoltà >> per cittàstudi ci vediamo in piazza Leonardo

>> h 9:30 largo Cairoli: corteo studentesco cittadino, spezzone universitario

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12-19/12 CICLOFestival | sab 18/12 CM di SanLazzaro

*Dalla nebbia e le brume della valpadana, solidarietà alla Critical Mass di Napoli e agli studenti, gli artisti, i precari, gli attivisti arrestati per un delirio poliziesco. La poesia è nella strada, lontano dalle questure: a noi la bellezza, a loro la paura. Un abbraccio da sanlazzaro! [qui una ricostruzione dei fatti, foto, altre foto, video, video immacolata repressione, scarcerati!!]

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VERSO IL 18 DICEMBRE >> Partecipa attivamente scrivendoci a sanlazzaro@inventati.org, oppure venendo agli eventi ciclocospirativi e ciclofestanti nelle diverse ciclofficine ! Venerdì 17 scacciamo la sfiga @ Ciclofficina Ruota Libera!!
–->qui l’indizione della “san lazzaro” e del ciclofestival

–>aggiornamenti su http://piazzagrazianopredielis.noblogs.org/

PROGRAMMA

Per tutta la settimana dal 12  al 19 dicembre ciclofestival itinerante per tutte le ciclofficine di Milano

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APPELLO UNIVERSITARIO MILANESE VERSO E OLTRE IL 14/12

Agli student*, ai precar*, ai lavorator* italian* e migranti, ai militant*, alle piattaforme “Uniti contro la crisi” e “Antagonisti contro la crisi”, a tutte le realtà auto-organizzate del Paese, agli spazi sociali, ai movimenti in difesa dei beni comuni, ai sindacati di base, a tutte le persone che non arrivano a fine mese…

Siamo gli studenti universitari che si sono resi protagonisti delle mobilitazioni e delle azioni di blocco che in queste ultime settimane si sono portate avanti nella nostra città, a Milano, come nel resto del Paese. Abbiamo bloccato i nodi nevralgici delle città, nonché i luoghi in cui quotidianamente lavoriamo, viviamo e studiamo, sfidando un Governo che sa rispondere unicamente con la forza militare ad ogni forma di critica. In quanto studenti in crisi siamo, infatti, già perfettamente inseriti nel ciclo produttivo, svolgendo quasi sempre lavori precari. Questo preambolo sul nostro essere sociale, che si manifesta nel binomio studente-lavoratore, è il punto da cui partiamo per l´analisi del particolare contesto socio-economico che vive l´Italia, sullo sfondo della crisi capitalistica globale. La nostra vuole essere una riflessione che parli ai movimenti sociali, superando gli steccati delle lotte specifiche e delle separazioni in compartimenti separati, ma anche a tutti i cittadini che come noi sentono la necessità di opporsi ai singoli provvedimenti varati da questo governo e dai suoi mandanti, Confindustria e vari gruppi di potere, ed al filo comune che li lega.

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Tutti alla prima della Scala (e oltre)! “Non ci vuole una laurea per essere precari!”

Quest’anno siamo stati tutti invitati alla Prima della Scala!

Tagliano i fondi pubblici all’università e alla scuola.

Tagliano i fondi pubblici al cinema e alle istituzioni culturali.

Precarizzano il lavoro nelle università.

Precarizzano il lavoro in tutte le istituzioni culturali.

FACCIAMOCI SENTIRE!


Martedì 7 Dicembre, h 15:00@ P.zza della Scala, Milano

…verso la mobilitazione del 14 dicembre…


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3/12 serata aperta in via Padova e nelle università

SERATE UNIVERSITARIE NELLE FACOLTA’ IN MOBILITAZIONE

University dance party 2.0 @ lettere occupata, via Santa Sofia

LaBovisa creATTIVA @ politecnico-bovisa

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APPROVATO IL DDL, RIVOLTA NELLE UNIVERSITÀ

*NEWS 2/12 >> IL VOTO DEFINITIVO AL SENATO SUL DDL GELMINI (qui il testo con gli emendamenti passato alla camera, qui il volantone del collettivo cittàstudi) SLITTA A DOPO IL VOTO DI FIDUCIA DEL 14 DICEMBRE… STIAMO VINCENDO!! MOLTIPLICHIAMO LE INIZIATIVE VERSO IL 14! DIMISSIONI!

Martedì 30 novembre intorno alle 20 la Camera ha dato il suo sì alla riforma Gelmini, nonostante un’ennesima giornata di intense proteste in tutta Italia, proteste nelle quali gli studenti hanno realmente bloccato le città anche a costo di subire le cariche della polizia. Gli studenti di CittàStudi, come deciso collettivamente durante l’assemblea di venerdì 26/11 a fisica dopo l’occupazione del tetto, hanno partecipato alle mobilitazioni di piazza e nelle facoltà di lunedì [vedi anche 1 ],  all’occupazione della facoltà di scienze politiche ed al corteo selvaggio universitario partito proprio da scienze politiche che ha bloccato il centro città per tutta la mattina del 30 [rassegna stampa], al corteo serale in corso di porta venezia appena saputo dell’approvazione. Restano occupate la sede di via Mercalli di unimi (assemblea l’1/12 h 16) e l’accademia di Brera.

Volantino distribuito in corteo dagli universitari “SOTTO LA BANCA LO STUDENTE CREPA”: gelmini 30-11 .

Video: il corteo universitario agli uffici Cidis per il diritto allo studio.

Dopo il passaggio alla camera la palla passa al Senato per l’approvazione definitiva, che sembra scontata a meno che non vengano rimessi gioco i fondi da stanziare nella finanziaria o il governo sia sfiduciato. Diciamo comunque da subito né le lotte sui nodi del ddl, né quelle per un’università davvero diversa che da anni portiamo avanti con iniziative di autoformazione e di lotta, si fermeranno. Con l’entrata in vigore della “riforma” Gelmini, infatti, si sposterebbero su ciascun ateneo le vertenze legate a governance e precariato, mentre restano su base nazionale la questione dei finanziamenti e le questioni legate a diritto allo studio e “merito” (è infatti tutto in delega al governo). Né ci stancheremo di ribadire la nostra contrarietà al modello di università dettato dal processo di Bologna, al servizio del mercato, della produzione, dell’immobilismo sociale, che non può essere l’università dei giovani e degli studenti.

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