taz?


cosa sai fare?

    so disegnare.

hai anche senso dell’umorismo?

    no.

questa è una taz.

    molto bène.

una zona temporaneamente autonoma.

    ah, certo. una bolla di sogno.

no. è un posto dove ci diamo il pemesso di fare e facciamo.

    siete anarchici.

quasi, siamo di sinistra.

    fa niente, mi piace lo stesso.
    sono sempre stata entrambe le cose, romantica e creativa.
    pensa che quand’ero piccola..

t’innamoravi di tutto, lo so, e correvi dietro ai cani.
non ti distrarre adesso, guarda la città, è coperta da un mantello sottile di polvere,
da un mantello di polveri sottili, i parcheggi la divorano da dentro, sa di cenere,
puzza di bruciato, è un impiegato piegato malato, è un funzionario mezzo corrotto del comune,
un tram in equilibrio sulla fune. hanno sgomberato altri centri sociali
                                             hanno sgomberato altri centri sociali
                                             hanno sgomberato altri centri sociali

   ho capito..

hanno strappato le piante per piantare strappacieli per l’expò

   sì ma allungano il metrò..

da quant’è che non vedi le stelle?

   …cosa c’entra?

no, vedi, mi hai frainteso, non ho detto che è solo questo.. ci sono le città invisibili,
ma cercano di togliergli a poco a poco l’ossigeno..

    vogliamo riprenderci la città?

vogliamo svegliare qualcuno…partendo dalla città degli studenti, dove sembrano resistere ancora degli alberi,
ed è più facile pensare.. poi però- e qui cito quella del gabbiano che va sempre bene -voleremo alto e guarderemo lontano.
ecco.

   allora si possono usare le mani?

usiamo la testa pe imparare a usare le mani. forse.

   sì, mi ricordo, quando tornavo a casa con le mani sporche avevo avuto una bella giornata.

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