Archivio per la categoria ONE WORLD ONE STRUGGLE

[14 nov] General Strike – Shut Down The Troika !

Update dall’assemblea di lunedì 12/11 (volantino: 14nov ):

14/11 GENERAL STRIKE >> SHUT DOWN THE TROIKA!

Giornata globale di sciopero e lotta contro l’austerity imposta da Ue-Bce-Fmi!
People of Europe Rise Up!

Milano: corteo studentesco / universitario cittadino, h 9:30 largo Cairoli

SVEGLIA CITTÀSTUDI!  h 8:30 piazza Leonardo, scalinata davanti al Politecnico, pre-appuntamento per andare insieme in corteo!

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Il 14 novembre sarà una data globale di lotta contro i piani di austerity con cui i governi cercano di far pagare la crisi ai ceti deboli. In moltissimi paesi, in particolare in tutta Europa, ci saranno scioperi e mobilitazioni. A Milano (dove l’università statale unimi ha appena cambiato rettore, vedi lo speciale di L.a.p.s.u.s. in merito) l’appuntamento per studenti medi e universitari è in piazza Cairoli alle 9:30 per muoversi in corteo.

PER CITTÀSTUDI (STATALE E POLITECNICO): CI INCONTRIAMO LUNEDÌ 12/11 ALLE 12:30 IN AULA 203 DEL SETTORE DIDATTICO DI VIA CELORIA 22, PER PARLARE DELLA MOBILITAZIONE E ORGANIZZARCI

 

Riportiamo l’appello degli universitari milanesi per l’assemblea dell’8/11 verso il 14, stay tuned….

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Québec: solidarietà al movimento universitario!

Solidarietà da CittàStudi con il movimento studentesco del Quebec, che ha superato il 100esimo giorno di fila di proteste contro il sostanzioso aumento delle rette universitarie, catalizzando il dissenso sociale contro le politiche neoliberiste ed autoritarie del governo. Nell’ultima settimana vi sono state centinaia di arresti dopo l’introduzione della “loi 78”, legge speciali di stampo para-fascista volta a limitare il diritto di manifestazione ed espressione, ma il movimento non si ferma!

Solidarietà dalla Ciclofficina studentesca RuotaLibera, con il quadrato rosso simbolo del movimento canadese

Per approfondimenti:  Univ-Aut: Quebec, si dimette il ministro dell’istruzione ; Unicommon: Montreal calling! ; articolo da Repubblica sui cortei di mercoledì, centesimo giorno di protesta (oltre 700 arresti).

Approfondimenti in francese:

  1. TRÈS BREF : Le poster GRÈVE SOCIALE
  2. LA CENTRALE DES SYNDICATS (CSN) EN GRÈVE LE 22 MAI : Le communiqué de presse
  3. TOUTE L’HISTOIRE DU MOUVEMENT AU QUÉBEC EN 2012: Wikipedia
  4. TOUS LES ÉVÉNEMENTS/PUBLICATIONS SUR LA GRÈVE DE SEMAINE EN SEMAINE : http://greve2012.org/
  5. UNE LISTE RÉSUMANTS TOUS LES SCANDALES (CORRUPTION, INJUSTICES ETC.) DONNANT LIEU À LA GRÈVE SOCIALE AU QUÉBEC (en pdf en pièce-jointe également) : http://www.facebook.com/notes/genevi%C3%A8ve-lobstineuse/lindignation-en-chiffres-et-en-aberrations/10150741789137149

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WeAreThe99% – proiezione di DEBTOCRACY e dibattito

A un anno dalle lotte universitarie contro la riforma Gelmini e la trasformazione neoliberista delle università, che hanno anticipato l’indignazione globale contro la dittatura della finanza e dei mercati, dopo la fine dell’ennesima Conferenza delle Parti (a Durban) sul cambiamento climatico che dimostra come la crisi ecologica vada di pari passo con quella politica e sociale, tra governi tecnici, debito studentesco, austerità e rischio default…
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MERCOLEDÌ 14/12 h 16:30 AULA D @ FISICA, via CELORIA 16

proiezione di DEBTOCRACY

documentario sulla crisi del debito greco del 2010, proiettato nelle piazze di tutto il mondo

– a seguire dibattito sui meccanismi del debito, i piani di austerità e la crisi della democrazia, la diffusione globale dei movimenti WeAreThe99% e #occupyeverywhere… –

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www.sottotraccia.org >> libera rivista universitaria Sottotraccia, in preparazione il #7 su debito e crisi economica e finanziaria (scarica QUI il #6 appena uscito!!)
cittastudi.noblogs.org >> collettivo cittàstudi, informazione e lotta dentro e per l’università

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#4 Athens: Let’s go for the struggles of our generation!

Continua la rassegna internazionale con testimonianze dirette di studenti dalle piazze europee in lotta.

Ancora prima dell’inizio delle lezioni, e dopo un’estate di contestazioni, moltissime facoltà universitarie in tutta la Grecia sono occupate e gli studenti in mobilitazione contro l’ennesima riforma neoliberista del sistema formativo (come accade in Italia e in molti altri paesi). Sono attualmente più di 300 i dipartimenti universitari occupati, e si susseguono grandi manifestazioni di piazza che si intersecano con gli “indignati” di piazza Syntagma e i cortei contro le misure anticrisi che ne riversano i costi sulle fasce deboli della popolazione.

 

Mentre per il 15 ottobre è stata lanciata dagli Indignados spagnoli una giornata di mobilitazione globale contro le politiche di austerity e lo strapotere finanziario,  a settembre si terrano due importanti meeting transnazionali per connettere le lotte e gli attivisti di diversi paesi: a Barcellona dal 16 al 18 settembre ci sarà l’ HUBMEETING (seguibile in streaming) promosso dalle acampadas spagnole e dal Knowledge Liberation Front per tessere legami da una sponda all’altra del Mediterraneo e verso il 15 ottobre; a Tunisi dal 29 settembre al 2 ottobre si terrà un meeting internazionale, promosso da attivisti tunisini, dal KLF e da alcune reti antirazziste europee, per costruire una rete transnazionale di lotte.

NEW: dichiarazione finale dei partecipanti al meeting di Barcellona

 

 

Riportiamo sotto il comunicato stampa delle facoltà occupate di Atene del 1° settembre.

Per aggiornamenti: From the Greek streets , il blog delle occupazioni universitarie greche , Indymedia :: Athens .

 

COMUNICATO STAMPA

Organizzazioni studentesche e università occupate di Atene

 

Nel giorno dell’apertura ufficiale dell’anno accademico, il movimento studentesco, il personale universitario e l’intera comunità accademica dichiarano con orgoglio: questa riforma del sistema educativo sarà bloccata.

La nostra decisiva lotta è appena cominciata! Conta già 96 dipartimenti occupati in Università e Politecnici (aggiornamento: i dpartimenti occupati sono ora più di 200) e una grande manifestazione contro la riforma e la politica del governo (7000 manifestanti l’1 settembre ad Atene).

Dichiariamo la nostra disobbedienza alle decisioni politiche dell’alleanza PASOK-ND-LAOS (socialdemocratici – conservatori – estrema destra) e alle direttive della Troika (UE, FMI, BCE). Li avvisiamo che non ci tireremo indietro fino a che la riforma non sarà ritirata e si saranno dimessi quanti la hanno votata.

Non siamo affatto terrorizzati dall’odiata minoranza dei 250 membri del parlamento che, seguendo gli ordini della Troika e del FMI, hanno portato i giovani e i lavoratori sull’orlo del baratro.

Continueremo fino alla vittoria finale costruendo il nostro movimento nelle assemblee studentesche e col supporto attivo dell’intera comunità accademica.

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#3 Paris: Ecoutez la colère des peuples!

Dopo le rivolte e gli scioperi contro la riforma delle pensioni che in autunno hanno visto lottare fianco a fianco studenti e lavoratori, a Parigi è arrivato il vento della rivoluzione tunisina! Qua sotto un’altra testimonianza diretta (vedi tutte) che uscirà sul prossimo numero della rivista universitaria SOTTOTRACCIA , in più segnaliamo l’appello per un meeting transnazionale in settembre in Tunisia (dopo quello di Parigi) lanciato da attivisti locali e del KLF durante il “liberation without borders tour”.

Vuoi contribuire a questa narrazione transnazionale? Scrivici: retazione @ libero.it !

 

Appunti da Parigi – Il contesto francese delle politiche d’austerità europee e l’incontro con l’esperienza rivoluzionaria tunisina

Dopo gli scioperi che hanno letteralmente bloccato tutta la Francia lo scorso autunno, la situazione sembra essere tornata alla normalità. Nonostante sia stata proprio la capitale francese ad aver ospitato, nel weekend dell’11-13 febbraio il meeting internazionale “For a New Europe: University Struggles Against Austerity”, occasione che ha portato alla nascita della rete Knowledge Liberation Front, Parigi non ha ancora (ri)visto le proprie strade riempite di gente.

Le singole lotte sociali certo continuano, come ne è un esempio lo sciopero, durato più di tre mesi, dei lavoratori della mensa dell’Ecole Normale Superieure – sostenuti dagli studenti – per la regolarizzazione del loro contratto; e non sono mancate le manifestazioni di protesta contro l’intervento militare francese in Libia.

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#2 Madrid: ¡Toma la calle! ¡INDIGNATE!

Continuiamo la rubrica internazionale con una testimonianza diretta dalla Spagna, o meglio Puerta del Sol a Madrid, epicentro della #spanishrevolution (“el pueblo unido funciona sin partido”) tuttora in corso con migliaia di cittadini accampati nelle piazze spagnole e non solo. In più, proponiamo questo interessante articolo del Deterritorial Support Group inglese sulle relazioni tra le rivolte nei diversi paesi, dalla “primavera araba” all’Europa, le reciproche contaminazioni e gli immaginari comuni.

To be continued…


EL PUEBLO UNIDO JAMAS SERA’ VENCIDO!

Lo scorso 7 aprile il movimento Juventud Sin Futuro (una rete di collettivi studenteschi che si occupa di problematiche post licenziatura), con l’appoggio di altri attivisti provenienti da diverse realtà madrilene, ha organizzato una manifestazione per protestare contro le scelte di qualsivoglia governo, che in questi anni ha condotto la popolazione succube del sistema capitalista in uno stato di mancanza di prospettive per il futuro, frustrando le loro speranze e garantendo solo disoccupazione e precarietà.


Questa manifestazione ha spianato la strada alla rottura di un equilibrio avvenuta domenica 15 maggio; con la nascita di una nuova associazione , Democracia Real YA, alla quale hanno aderito molti collettivi, centri sociali, organizzazioni, e in un primo momento anche alcuni sindacati, successivamente tagliati fuori in quanto tra i punti previsti dall’assemblea del gruppo “lavoro” è prevista per l’appunto la nascita di nuovi sindacati che tutelino di più o tutelino veramente i lavoratori.

Nell’arco di un mese DR YA ha organizzato una seconda manifestazione in data 15 maggio, invitando i cittadini spagnoli ad astenersi al voto per le elezioni amministrative del 22, così da dare un forte segnale alla classe dirigente esprimendo il loro dissenso e il loro non sentirsi rappresentati da nessuna forza politica del Paese. Prosegui la lettura »

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#1 London calling: Whose streets? Our streets!

Sta per uscire il numero 5 di SOTTOTRACCIA, rivista universitaria autogestita da studenti di diverse facoltà. Per la categoria ONE WORLD ONE STRUGGLE, anticipiamo l’articolo sulla situazione e le lotte in corso nel Regno Unito, la prima di una serie di testimonianze dirette di studenti da diversi paesi europei con cui è interessante confrontare la situazione italiana (per dire: una proposta inglese a proposito di tagli e meritocrazia … presto anche da noi???). Per Roma e l’Italia, val la pena leggere l’editoriale comparso sul quarto numero di “Sottotraccia”: Sotto l’onda, il fuoco: lo spirito del 14 dicembre .

Stay tuned…

 

GAME OVER – INSERT COINS?

Sulla semi-insurrezione di Londra al tempo della crisi

La sera del 26 marzo, Trafalgar Square è in festa dopo il grande corteo del pomeriggio. Quando viene bersagliato l’orologio del countdown per i giochi olimpici, destinati come Expo2015 a un lascito di devastazione del territorio, per la polizia è solo un pretesto per sgomberare. La piazza viene circondata e si ingaggia l’ennesima, lunga battaglia di posizione con barricate in fiamme, scaramucce, arresti fino a tarda notte.

Non è che l’epilogo di una giornata straordinaria, definita da qualcuno la “semi-insurrezione di Londra”, con mezzo milione di persone in piazza nel corteo nazionale indetto contro le politiche di austerity del governo. Prosegui la lettura »

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[Knowledge Liberation Front] 24-25-26 marzo giornate di lotta europea: We are your crisis!!!

Call for Rise Up!  [en]

24-25-26 Marzo 2011

SAPERI COMUNI CONTRO IL CAPITALISMO FINANZIARIO

>> Download: KAFCAkafca-A4 ) / giornale sulle lotte universitarie a cura del KLF <<

>> Milano 25/3: corteo h 9:30 L.go Cairoli <<

http://www.edu-factory.org/wp/wp-content/uploads/2011/03/KLF_logo3.jpg

Noi, studenti e lavoratori precari d’Europa, Tunisia, Giappone, USA, Canada, Mexico, Chile, Perù e Argentina, ci siamo incontrati a Parigi dall’11 al 13 Febbraio, 2011 per confrontarci e organizzare un network comune basato sulle nostre lotta comuni. Il nostro nome è Knowledge Liberation front, e noi siamo la vostra crisi!

Negli ultimi anni i nostri movimenti hanno assunto l’Europa come spazio di conflitto contro l’aziendalizzazione delle università e la precarietà. L’incontro di Parigi e i movimenti rivoluzionari che attraversano il Mediterraneo ci permettono di fare un importante passo avanti verso una nuova Europa contro l’austerità, a partire dalle rivolte nel Maghreb.

Noi siamo una generazione che vive la precarietà come condizione permanente: l’università non è più un ascensore per la mobilità sociale, ma una fabbrica di precarietà. E l’università non è un luogo isolato: la nostra lotta per un nuovo welfare, contro la precarietà e per la libera circolazione dei saperi e delle persone non si ferma ai suoi cancelli.

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ONE WORLD ONE STRUGGLE

Non è più possibile parlare delle trasformazioni sociali in atto anche all’interno degli atenei limitandosi ad osservare la situazione italiana, come se le politiche di austerità di casa nostra fossero il frutto solo della miopia del governo e non di tendenze globali. Con l’editoriale sottostante – che cerca di tenere insieme il filo delle ultime trasformazioni – inauguriamo la sezione “One World, One Struggle” del blog, nella quale parleremo dei tratti comuni di tali politiche e delle comuni strategie di lotta degli studenti, dei precari, dei giovani, dei lavoratori in tutto il mondo, a partire dalle rivoluzioni nel mondo arabo e dalle rivolte studentesche in Europa.

>>Leggi: volantone di “riscossa_studentesca” sul Processo di Bologna.

>>ISM – International Student Movement : piattaforma indipendente di studenti e attivisti contro la mercificazione dei saperi (che cos’èjoin statement). Recentemente ha lanciato iniziative delocalizzate per tutta la primavera 2011 ( Spring of Resistance ) e prodotto il pamphlet “Education Activist Movements Worldwide” sulle diverse esperienze di lotta in giro per il mondo.

Università neoliberista vs AUTOGESTIONE

Le politiche sull’università degli ultimi tre anni, dai tagli della legge 133/08 in poi, sono tutt’altro che un fulmine a ciel sereno o un’anomalia italiana: si tratta invece di parti di un processo che si verifica in forme simili in tutta Europa e più in generale a livello globale.

Per capire meglio quanto sta succedendo, proviamo a guardare l’università da più lontano, tenendo presente che i provvedimenti sull’università sono sempre speculari ad analoghi – se non peggiori – interventi sul sistema scolastico, in particolare sulle superiori.

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