Archivio per la categoria Materiali

ONE WORLD ONE STRUGGLE

Non è più possibile parlare delle trasformazioni sociali in atto anche all’interno degli atenei limitandosi ad osservare la situazione italiana, come se le politiche di austerità di casa nostra fossero il frutto solo della miopia del governo e non di tendenze globali. Con l’editoriale sottostante – che cerca di tenere insieme il filo delle ultime trasformazioni – inauguriamo la sezione “One World, One Struggle” del blog, nella quale parleremo dei tratti comuni di tali politiche e delle comuni strategie di lotta degli studenti, dei precari, dei giovani, dei lavoratori in tutto il mondo, a partire dalle rivoluzioni nel mondo arabo e dalle rivolte studentesche in Europa.

>>Leggi: volantone di “riscossa_studentesca” sul Processo di Bologna.

>>ISM – International Student Movement : piattaforma indipendente di studenti e attivisti contro la mercificazione dei saperi (che cos’èjoin statement). Recentemente ha lanciato iniziative delocalizzate per tutta la primavera 2011 ( Spring of Resistance ) e prodotto il pamphlet “Education Activist Movements Worldwide” sulle diverse esperienze di lotta in giro per il mondo.

Università neoliberista vs AUTOGESTIONE

Le politiche sull’università degli ultimi tre anni, dai tagli della legge 133/08 in poi, sono tutt’altro che un fulmine a ciel sereno o un’anomalia italiana: si tratta invece di parti di un processo che si verifica in forme simili in tutta Europa e più in generale a livello globale.

Per capire meglio quanto sta succedendo, proviamo a guardare l’università da più lontano, tenendo presente che i provvedimenti sull’università sono sempre speculari ad analoghi – se non peggiori – interventi sul sistema scolastico, in particolare sulle superiori.

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Que se vayan todos / Make the rich pay!

Cominciano ad essere elaboati i decreti attuativi della legge 240/2010 (“riforma” Gelmini, qui il testo definitivo). Unimi sta nominando – in modi tutt’altro che democratici e trasparenti ed escludendo alcune categorie – la commissione che dovrà riscriverne lo statuto secondo i dettami della riforma.

Dopo la giornata del 28 gennaio, sciopero nazionale dei metalmeccanici indetto dalla fiom e sciopero generale indetto dai sindacati di base (qui il volantino del Collettivo CittàStudi), che ha visto scendere in piazza in tutta Italia studenti e lavoratori, continuano nelle città le lotte dal basso degli studenti, dei precari e dei ricercatori per un’università diverse. Lotte che evidenziano sempre più il proprio legame con le esperienze di altri paesi, da Londra alla Tunisia all’Egitto dove sono in prima linea i giovani e gli universitari.

A Pavia gli studenti liberano uno spazio cittadino, a Milano il preside di Scienze Politiche fa sgomberare dalla polizia, per la seconda volta, uno spazio occupato dagli studenti in università.

Bisogna continuare ad organizzarsi e resistere!

SIAMO ALLA RICERCA DEL NOSTRO FUTURO E CE NE STIAMO OCCUPANDO

LEGGI

*Studenti e Capitale di Piero Bevilacqua a proposito dei trend europei nelle politiche sull’università

*E la lotta di classe si sposta tra i banchi , di Marco Lodoli (Repubblica)

*le cifre esatte dei tagli all’università

*la piattaforma del Coordinamento Precari Università (nazionale) in merito alla riscrittura degli statuti d’Ateneo

*verso il meeting europeo delle lotte universitarie >> 11-13 febbraio, Parigi

*autonomia-mutualismo-autoformazione: contributo degli studenti pavesi

*Articolo sul movimento studentesco dell’autunno (qui in pdf: editoriale ):

I nodi vengono sempre al pettine. L’attacco generalizzato ad ogni diritto, dal lavoro ai territori all’istruzione, ci ha consegnato un autunno ricco di conflitti sociali, all’interno del quale gli studenti hanno giocato un ruolo da protagonisti, con novità significative rispetto alle esperienze precedenti.

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Passa il ddl Gelmini: porteremo il conflitto nel cuore degli atenei, colpendo laddove non vi aspetterete mai!

23 Dicembre 2010. Roma.

Ore 16.50.

Il senato della Repubblica approva la riforma dell’Università(DDL Gelmini). I voti favorevoli sono stati 161 , i contrari 91 e 6 gli astenuti. Il testo di legge dovrà essere ora promulgato dal Presidente della Repubblica e pubblicato sulla gazzetta Ufficiale prima di entrare in vigore.

Rabbia, sconforto. E ancora tanta Rabbia.

Mesi e mesi a organizzare nelle università italiane iniziative, banchetti, uscite pubbliche, serate, autogestioni, occupazioni, cortei, blocchi, manifestazioni, mobilitazioni di massa.Invadere le città, bloccare tutto.Occupare monumenti, strade, autostrade, porti e aereoporti.Salire sui tetti, sui tetti delle facoltà, degli spazi sociali, delle fabbriche e dei luoghi di lavoro. Mesi e mesi a parlare di autoriforma dal basso, a coinvolgere studenti e studentesse, professori e docenti, studenti medi, dottorandi e ricercatori, precari e precarie, lavoratori e operaie, sindacati e associazioni, migliaia di compagne e compagne, a richidere lo stop ai tagli all’istruzione, ai finanziamenti a privati e spese militari.

Mesi a far capire a questo Governo che noi, studenti e lavoratori uniti, avevamo un idea differente da quella loro, che la volevamo praticare. Mesi a dire che la crisi non dobbiamo pagarla noi, che le decisioni spettano a noi.

Eravamo e siamo stati piu’ di un Onda.Un vortice. Uno Tsunami.

Abbiamo attraversato lo sciopero con la Fiom ad Ottobre, la giornata di rivolta del 14 Dicembre, aumentando il conflitto in maniera esponenziale.

E loro, sordi, ora approvano il DDL.

Proprio ieri in tutta Italia avevamo di nuovo preso parola per ribadire che questa riforma non la volevamo. Anche a Milano un corteo non autorizzato, determinato e organizzato, ha attraversato la metropoli, portando il conflitto al di fuori delle logiche di palazzo e delle istituzioni.

Avevamo scelto, come universitarie e universitari, di raggiungere via Padova, partendo dal centro pulsante del sapere: la Statale di Milano.

Raggiungere Via Padova, periferia multiculturale e multietnica spesso criminalizzata da Governo e Comune, per noi studenti aveva un significato speciale. Avevamo deciso di andare lontano dal centro, per incontrare i quartieri popolari, abitati dai lavoratori italiani e migranti, per ribadire il fatto che la nostra lotta è anche quella di tutti coloro che come noi sentono la necessità di opporsi ai singoli provvedimenti varati da questo governo e dai suoi mandanti, Confindustria e vari gruppi di potere.

Lo avevamo fatto a centinaia, conquistandoci metro per metro il nostro corteo, comunicando alla città la nostra rabbia contro questo Governo e contro la “riforma” Gelmini che mina alla base il carattere pubblico dell’istruzione e dell’università.

Non sono state certo le manganellate o le continue provocazioni da parte di un Governo arrogante e disinteressato a risolvere i problemi reali del paese, a fermare gli studenti e le studentesse scesi in piazza, a Milano e in tutta Italia.

Volevamo essere imprevedibili. Lo siamo stati.

Ci siamo sempre mossi in maniera determinata e cogliendo novità essenziali nel movimento.

Erano decenni che gli studenti non riprendevano così fortemente le redini del loro (nostro) futuro!

E non sarà certo l’approvazione di questo ddl a fermare il nostro essere movimento per un’università davvero diversa, portato avanti da anni con iniziative di autoformazione e di lotta. Infatti, le vertenze riguardanti governance, diritto allo studio e precarietà restano aperte in quanto legate ai tagli e ai decreti attuativi che il governo dovrà emanare. Né ci stancheremo di ribadire la nostra contrarietà al modello di università dettato dal processo di Bologna, al servizio del mercato, della produzione, dell’immobilismo sociale, che non può essere nell’interesse dei giovani e degli studenti.

Non arretreremo di un passo, la rivolta sarà anche domani, fino a quando le privatizzazioni, la precarietà, la militarizzazione della vita pubblica, le inutili missioni di guerra all’estero, i CIE e i respingimenti non cesseranno di esistere. Oltre alle nostre, le mobilitazioni nel resto dell´Europa ce lo insegnano: quando c´è la rabbia, la consapevolezza di essere nel giusto e la determinazione a vincere dei soggetti sociali reali, l’intelligenza collettiva diventa sciopero materiale senza bisogno che nessun sindacato lo indica.

Porteremo il conflitto nel cuore degli atenei, colpendo laddove non vi aspetterete mai!

Non abbiamo rimorsi, ma solo piu’ rabbia e voglia di cambiamento!

Non un passo indietro, ma mille in avanti!

PER UNA UNIVERSITA’ PUBBLICA, LAICA E ACCESSIBILE E TUTTI/E

CONTRO IL PROFITTO, FIDUCIA NEL CONFLITTO

Universitari e Universitarie in Mobilitazione Permanente – Milano

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*Volantino distribuito in piazza >>  22 dicembre

*Decleva non ha la nostra fiducia !! >> DECLEVA

*Rassegna stampa 22/12, Milano: repubblica (foto),  corriere foto . Nazionale: vedi uniriot . Video di Milano.

*Comunicati nazionali: infoaut , ateneinrivolta , editoriale uniriot (da Pisa).

*Materiali utili:  il  volantone di cittàstudi sulla situazione universitaria e il dossier di scienze politiche, l’appello degli universitari milanesi verso il 14/12.

*Dal webarticolo sul merito (22/12),  “scacco alla gelmini in 5 mosse”  ,   articolo sui cambiamenti dell’università fuori dall’Italia,  (…)

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VOI CHIUDETE, NOI APRIAMO! giovedì 11/11 @ fisica

Tra promesse di fondi e il preannunciato ritorno alla Camera della riforma Gelmini (dal 18 novembre in poi tutto è possibile), continuano le mobilitazioni in CittàStudi, verso la giornata del 17 novembre!  Contro la distruzione dell’università e della cultura, il nostro futuro precario, la chiusura degli spazi di socialità libera…

Giovedì 11 novembre dalle h 17

INIZIATIVE E APERTURA SERALE A FISICA, via Celoria 16

…per informarci, protestare, socializzare…

>> parleremo della ricerca universitaria e del legame con le aziende, di lavoro precario, delle prossime mobilitazioni <<

E per tutta la serata…

CONCERTO JAZZ LIVE (a seguire jam session, porta il tuo strumento!), CALDARROSTE & VINBRULE’

h 17 aula B >> ASSEMBLEA con professori e ricercatori: Ricerca universitaria e privati

(*E. Del Giudice: “storia del rapporto tra ricerca e mondo produttivo”; *N. Ludwig: “la ricerca universitaria e i fondi privati oggi”; *R. Confalonieri: “come continuare la ricerca di base senza fondi, la ripartizione dei fondi tra gruppi di ricerca”)

h 19:30 >> cena sociale & assemblea interfacoltà verso la mobilitazione del 17 novembre (con intervento di una delegazione dai Paesi Baschi)

h 21 >> tavola rotonda “giovani e lavoro precario: qual è il nostro futuro lavorativo tra call-centers, tirocini e precarizzazione dei ricercatori?” con DIVERSAMENTE STRUTTURATI e INTELLIGENCE PRECARIA

h 22:30 >> proiezione di “V per Vendetta”

Studenti di fisica e Collettivo CittàStudi

*se venite da fuori Milano e avete problemi di pernottamento fatecelo sapere, ci sarà la possibilità di dormire (portate materassino e sacco a pelo) al coa T28 di via dei Transiti

[volantino dell’iniziativa in b/n; news sulla situazione universitaria]

Materiali: volantone sulla situazione universitaria, appello alla mobilitazione da fisica occupata (15/10), sul processo di Bologna, “Università? Dignità!“, appello degli studenti di Rennes, le falsità del governo (rete29aprile) .

http://cittastudi.noblogs.org –   retazione@libero.it

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OUT OF TIME – Prossimi appuntamenti per l’università

…pagina in aggiornamento…

NEWS

*La discussione alla Camera del ddl Gelmini slitta al 14 ottobre, e siccome poco dopo comincia la sessione di bilancio, ci si attende un voto non prima di dicembre (vedi il comunicato dei ricercatori e commento da uniriot). Panico di ministro, rettori e confindustria che volevano un’approvazione rapida in modo da evitare l’apertura di un dibattito serio sull’università, che necessariamente porterebbe a rivedere il ddl (vedi quanto dice la rete29aprile dei ricercatori).

*Venerdì 8 ottobre tutti in piazza nella giornata di mobilitazione nazionale per scuola e università. Per Città Studi: appuntamento alle 8:30 in piazza Leonardo, per poi andare a confluire nel corteo principale.

Dalle facoltà: al momento per solidarietà e partecipazione alla lotta dei ricercatori rimandano completamente l’inizio dei corsi almeno a dopo l’11 ottobre le facoltà di Unimi di Scienze MFN, Agraria, Medicina Veterinaria, Farmacia. Il senato accademico invece vota per far cominciare le lezioni entro il 15 ottobre.

Segnalazioni:

*le proposte di riforma dei ricercatori

* un editoriale dalle giornate di mobilitazione a Padova

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Riprendiamo il discorso dopo la “pilatesca” mozione di senato e cda di unimi, è ora che anche gli studenti si mobilitino! Per la riforma gelmini dell’università è previsto il passaggio alla camera a metà ottobre, per i tagli di Tremonti… siamo già out of time!!

Qui i documenti in merito dei ricercatori della rete29 aprile: la mozione del coordinamento e i punti emersi dall’assemblea nazionale.

Qui un po’ di documentazione degli studenti.

Testo del ddl Gelmini approvato al Senato a fine luglio (qui i punti salienti; commenti dall’andu e da questo blog). Il passaggio alla Camera è previsto per l’inizio di ottobre!

Un articolo sulle tasse studentesche e un “istruttivo” documento di Confindustria che spiega il proprio appoggio al ddl Gelmini…

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Riforme d’estate

Mentre procede lo smantellamento della mensa di via Golgi , con qualche risultato ottenuto dalla mobilitazione ma pur sempre aspettandoci la demolizione dell’edificio in capo a qualche anno, ecco che con l’estate puntuali arrivano in Parlamento le votazioni “scomode”. Giovedì 29 agosto è stato infatti approvato dal senato il ddl 1905 (riforma Gelmini), nonostante le proteste di studenti e ricercatori che in tutta Italia (compresa CittàStudi ) chiedevano una marcia indietro di un provvedimento che limita ulteriormente gli spazi di democrazia all’interno degli atenei, precarizza il lavoro di ricerca e smantella il sistema universitario nazionale puntando sempre più sull’affermazione della logica aziendale nel mondo accademico (la stessa logica della competitività in nome della quale sta partendo dalla Fiat di Pomigliano l’ennesimo attacco ai diritti dei lavoratori!). Questo, ovviamente, senza prevedere un euro in più per gli atenei, ormai al collasso finanziario in seguito ai tagli della ben nota legge 133/08.

La palla passa ora alla Camera, che dovrebbe esprimersi in autunno. C’è spazio dunque per una ripresa della mobilitazione studentesca che sappia mettere in crisi questo processo distruttivo. Arrivederci a settembre!

LINK UTILI

Sulla mensa di via Golgi, vedi il blog del comitato “giù le mani dalla mensa”.

Città Studi: documenti.

Ricercatori: http://www.rete29aprile.it .

Uniriot: http://www.uniriot.org/uniriotII/index.php .

Un articolo interessante da infoaut.org.

Articoli interessanti dal collettivo autorganizzato universitario di Napoli: 1 , 2 , 3 .

DON’T PANIC… ORGANIZE!

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10 DICEMBRE: OCCUPATA LA MENSA DI VIA GOLGI

Occupata questo pomeriggio la mensa universitaria di via Golgi 20 in città studi dal comitato giù le mani dalla mensa e altri studenti, per richiamare l’attenzione sul problema della chiusura di questo servizio essenziale per la zona, decisa unilateralmente dal politecnico.
Si stanno svolgendo le iniziative previste, i gruppi di lavoro di studenti di vari collettivi universitari su diritto allo studio e processo di Bologna. Vogliamo dimostrare come sia possibile utilizzare gli spazi della mensa per momenti di confronto, socialità, autoformazione.
Alle 20 è prevista la cena, alle 21 assemblea pubblica sui beni comuni, con interventi del comitato acqua, del comitato noexpo e degli studenti.
dalle 23 dj-set.

Domattina appuntamento alle 8:30 alla mensa in occasione dello sciopero dell’università, ci muoveremo insieme per raggiungere il corteo studentesco di cairoli.

http://cittastudi.noblogs.org
http://giulemanidallamensa.noblogs.org

 

 MATERIALI PRODOTTI O UTILIZZATI NEI GRUPPI DI LAVORO

Gruppo sul diritto allo studio: gruppo sul diritto allo studio.doc , UNI_PUBBLICA_X_TUTTI[1].doc (by riscossa_studentesca), altri materiali dal collettivo città studi .

Gruppo sul Processo di Bologna: volantone_processo di bologna.doc e ISM.doc (international students movement) by riscossa_studentesca. NEW: volantone sul Processo di Bologna modificato e aggiornato .

Assemblea sui beni comuni: locandina con testo , Comitati per l’Acqua (vedi anche qui ), Comitato NoExpo .

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MATERIALI E REPORT DALL’ASSEMBLEA DI CITTA’ STUDI DEL 10 NOVEMBRE

Si è svolta oggi una partecipata assemblea in città studi, la prima dell’autunno convocata pubblicamente. All’inizio dell’assemblea è stata allontanata dall’aula la Digos ("mimetizzata" tra gli studenti), che poi è rimasta all’esterno a "presidiare" fino a fine assemblea. Quasi un centinaio tra studenti, lavoratori, docenti si sono confrontati sui contenuti della riforma Gelmini e sugli effetti già evidenti dei tagli, con interventi da numerosi dipartimenti e facoltà di Città Studi (Statale e Politecnico). Particolarmente significativo l’intervento dei lavoratori della mensa di via Golgi, gestita dal Politecnico, la cui chiusura è prevista per dicembre; tale chiusura priverebbe migliaia di studenti di una risorsa fondamentale e andrebbe a pesare sensibilmente sul diritto allo studio per chi vive l’università in Città Studi (in entrambi gli atenei).

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28/10: VARATO IL DDL GELMINI SULL’UNIVERSITÀ

Varato stamattina dal consiglio dei ministri il ddl Gelmini sull’università, basato su una governance degli atenei autoritaria, manageriale e aperta ai privati, precarietà dei contratti, meritocrazia ed ovviamente riduzione dell’offerta formativa (nell’ottica di rendere tollerabili i tagli). Essendo un disegno di legge dovrà ora passare all’esame del Parlamento, c’è quindi tutto il tempo per i movimenti (studenti, mondo accademico, società civile) di prendere parola e dire la propria, riaffermando la necessità di un vero diritto allo studio che non può passare attraverso una riforma che, ideata per gestire il commissariamento dell’università pubblica disposto dal ministero dell’economia, prevede l’allontanamento di chi studia e lavora negli atenei dai meccanismi decisionali. Qui il Testo completo.

 

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L’altra faccia dell’impero…

Appena il movimento riprende voce, ecco che saltano fuori per intimidirlo. Chi sono? I soliti: ministri sedicenti democratici, polizia politica non politica, fascisti di strada e di palazzo…

Mettiamo a disposizione il testo che stiamo distribuendo in città studi a proposito di alcuni episodi avvenuti ultimamente:

Manifesto in A3: 147272-l’altra faccia dell’impero – manifesto.pdf

Volantino pieghevole (4 facciate):

147275-l’altra faccia dell’impero – esterno.pdf

147274-l’altra faccia dell’impero – interno.pdf

 

Disponibile inoltre "il Bigolo", parodia autoprodotta del "pungolo", giornale di AU in ateneo: il bigolo.pdf  .

 

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