sciopero di scuola e università – l’onda torna in piazza


MERCOLEDI’ 18 MARZO CORTEO

L’onda di questo autunno ha rallentato l’abbattersi della crisi sulle scuole e sulle università. Mercoledì 18 Marzo torneremo a scendere in piazza perchè ora come questo autunno rifiutiamo i tagli all’istruzione e alla ricerca, di cui oggi iniziamo a vedere gli effetti ma che dall’anno prossimo saranno ben più palesi e pesanti. Se non si investe nella conoscenza si preclude al paese la possibilità di risollevarsi dalla crisi, mentre le risposte del governo ai problemi economici si concretizzano sempre più in provvedimenti autoritari che restringono i diritti delle persone, come i pacchetti sicurezza e i decreti razzisti dell’ultimo periodo.

IN PARTICOLARE VOGLIAMO:

>> l’abrogazione degli articoli 16 e 66 della legge 133 riguardanti i tagli al FFO, il blocco di fatto del turn-over per quanto riguarda personale tecnico e docente e la possibilità di privatizzare gli atenei. Il governo ha risposto all’onda con la legge 180 che non risolve di fatto nessun problema, ma anzi inserisce criteri di efficienza concorrenziale nella distribuzione dell’FFO. Qualunque riforma deve partire da un aumento dei fondi e non da una loro riduzione. E’ grave il fatto che in Italia l’Università sia finanziata con solo lo 0,7% del PIL contro un’indicazione europea del 3%.

>> più soldi per il diritto allo studio, in particolare per il sostegno alle fasce con reddito basso: chiediamo alloggi alla portata di tutti, borse di studio più significative e l’istituzione di un reddito sociale garantito. Si devono assicurare strutture e servizi funzionali per tutti, non vogliamo numeri chiusi motivati solo dall’inadeguatezza dei finanziamenti. Vogliamo una didattica di qualità garantita a tutti, adeguatamente valutata, non la frammentazione dei corsi e la proliferazione (per interessi localistici) di sedi universitarie inutili e dequalificate.

>> il diritto a una ricerca pubblica libera e di qualità, esente dal ricatto dei finanziamenti privati e della precarietà dei contratti. Vogliamo una gestione più trasparente e partecipativa dei fondi e delle carriere accademiche. Chiediamo l’istituzione di un contratto unico di lavoro non precario adeguatamente retribuito che preveda il rispetto dei diritti dei lavoratori, e la destinazione di un reddito sociale minimo a dottorandi, diversamente strutturati, precari… Opponiamo alla commercializzazione dei risultati della ricerca la libera circolazione e la dimensione pubblica dei saperi.

>> un impiego del denaro pubblico volto a evitare che siano le fasce deboli a pagare la crisi, attraverso un’inversione di tendenza rispetto alle politiche di privatizzazione e dismissione dei servizi fondamentali come acqua, istruzione, mobilità, che devono invece essere garantiti.

MERCOLEDI’ 18 MARZO

SCIOPERO!

Concentramento di CittaStudi h.8:30 Piazza Leo

Coordinamento di CittaStudi – cittastudi.noblogs.org

Studenti del Politecnico in Mobilitazione – polimimob.blogspot.com

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