5 agosto
Mentre si moltiplicano gli appelli di solidarieta’ e per una
soluzione istituzionale del caso INNSE, i 5
operai (4 della Innse e un delegato FIOM) saliti sul carroponte
all’interno dello stabilimento continuano la loro protesta, dopo la notte passata a oltre 10 metri d’altezza. Chiedono il blocco
dell’operazione di smontaggio e l’apertura di un tavolo di trattative
serio. Intanto i lavori sono fermi, mancando le condizioni di sicurezza
dovute alla presenza degli operai nel capannone. Si attende che
qualcuno (la FIOM ha chiamato in causa direttamente Berlusconi) prenda
una posizione netta, oppure che si trovi un acquirente.
La notte
scorsa e`stato impedito agli operai di dormire nel presidio, diritto
che si erano conquistati domenica sfruttando una manovra sbagliata del
plotone di carabinieri all’ingresso. Si e’ quindi passata la notte in
via Rubattino, chiusa al traffico da giorni.
Padron Genta aveva
convocato una conferenza stampa per la mattina in prefettura, poi
annullata per motivi di sicurezza (un pericoloso drappello di operai e
sostenitori venuto per contestarlo). La conferenza stampa avra’ luogo
nel pomeriggio all’Hotel Cavalieri, Genta dichiara di essere una
vittima delle istituzioni che non hanno rispettato gli accordi, di non
voler recedere sui macchinari gia’ venduti e di essere disponibile a un
tavolo ma non a trattare con le RSU della Innse.
La polizia, pur
rifornendo di acqua e cibo gli occupanti, vieta ai sindacalisti di
entrare e parlarci di persona. In reazione verso sera i manifestanti fuori dal presidio fanno pressione sui cordoni di celerini schierati davanti ai cancelli, la tensione sale per l’ennesima volta.
6 agosto
Seconda notte fuori dal presidio per chi sta in via
Rubattino, seconda notte sul carroponte per gli operai nello
stabilimento. La tensione sale ogni volta che la polizia, pur
autorizzando il passaggio di cibo e acqua, nega ogni tipo di contatto
umano con gli occupanti.
Oggi
alle 13 è tornato alla
INNSE il segretario nazionale della FIOM, Rinaldini, al quale è stato
concesso di entrare a parlare con gli operai che da ormai due giorni si
sono introdotti in fabbrica e restano tuttora in cima al carro ponte.
Rinaldini si è presentato al presidio in via Rubattino annunciando che
qualcosa si sta finalmente muovendo, ma data la delicatezza della
situazione non ha aggiunto altro. Proprio per questo motivo ha
insistito per entrare; per parlare con gli operai e aggiornarli e
decidere insieme come muoversi.
Quando è tornato ha detto che gli
operai (autoribattezzatisi "gruisti"!) stanno bene, sono determinati ha
resistere e abbracciano tutto il presidio e tutti quelli che li
supportano.
Ai giornalisti Rinaldini ha dichiarato: "E’ stata depositata
una lettera con la proposta di interesse all’acquisto dei
capannoni e i macchinari alla societa’ Aedes, proprietaria
dell’area. Abbiamo informato le istituzioni, il Prefetto, la
Provincia e Gianni Letta per il Governo. La proposta richiede il
tempo necessario per il negoziato. Siamo di fronte a una
novita’ ".
I
5 sul carroponte si preparano intanto a passarvi la terza notte e a
rimanervi finche’ non saranno accolte le loro richieste con un’intesa firmata dal prefetto. Le condizioni
di vita sono difficili, sporco e caldo per tutto il giorno, ma non sono
disposti a mollare. Scenderanno quando le attivita’ di smontaggio
saranno formalmente sospese, richiesta ri-avanzata anche da Rinaldini
che, pur non facendo il nome del possibile acquirente, dichiara che si
e’ di fronte a una proposta concreta e invita il prefetto a dare
garanzia circa l’apertura di un tavolo di trattative.
Rimane
l’invito a tutti a passare dal presidio, in particolare si chiede di
portare gazebo, ombrelloni o altro per ripararsi dal caldo.
Dossier degli studenti per la innse aggiornato al 31 luglio (in distribuzione al presidio gli aggiornamenti): DOSSIER 31 LUGLIO.pdf
…aggiornamenti continui su Indymedia Lombardia e sui quotidiani locali online…