Dopo la giornata del 14/12, che ha visto la vergognosa compravendita della fiducia al governo e l’esplosione della rabbia sociale di studenti, lavoratori, comitati di cittadini uniti per le strade di Roma, mercoledì 22 dicembre dovrebbe essere votato definitivamente al Senato il ddl Gelmini (vedi il volantone di CittàStudi con analisi e rivendicazioni). L’assemblea interfacoltà tenutasi venerdì 17/12 ad agraria rilancia per settimana prossima 2 giorni di iniziative nelle diverse facoltà e un appuntamento unitario mercoledì 22/12.
Mercoledì 22/12 appuntamento unitario
h 9 davanti alla Statale via Festa del Perdono
portare: pentole, fischietti, bidoni, strumenti musicali, tamburi, vuvuzelas e quant’altro per fare ritmo&rumore
chi può venga in bici: alle 12:30 partirà una critical mass !!
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universitari milano
– fate girare –
siamo alla ricerca del nostro futuro e ce ne stiamo occupando
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Volantino: 22 dicembre .
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Martedì 21/12 – CittàStudi >> volantino da diffondere: appuntamenti di natale .
h 12:30 >> alla A di Architettura, Politecnico Leonardo (lato via Bonardi)
Iniziative di informazione verso gli studenti universitari e tutto il quartiere
Leggi: volantino distribuito >> facciamocilestrisce , articolo del corriere
h 16:30 >> puntello CreAttivo INTERFACOLTA’ @ fisica, aula D, via Celoria 16
Organizziamo le iniziative di Mercoledì!!
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Lunedì 20/12
@ Cittàstudi: h 12:30 a fisica (via celoria 16), aula D, assemblea organizzativa di cittàstudi (statale: scienze MFN, medicina, scienze motorie, veterinaria, agraria, farmacia; politecnico: tutta piazza leo. E poi chi vuole..-)
@ statale – via Noto: h 19 assemblea interfacoltà verso il 22/12. Inoltre:
LUNEDI’ 20 DICEMBRE VIA NOTO APERTA AGLI STUDENTI
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Striscione in Bovisa (20/12)
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Riportiamo come contributo:
COMUNICATO DELLA SAPIENZA DI ROMA SUL 14/12
Quella del 14 dicembre è stata una giornata che ha segnato un dato di partecipazione fuori dall’ordinario. Oltre centomila tra studenti universitari e medi hanno manifestato con forza e determinazione per le strade di Roma bloccando ancora una volta la mobilità e riempiendo le strade con la loro indignazione verso l’operato del governo. Sfiducia dal basso per il governo, si era detto, e sfiducia dal basso per il governo è stata, nel momento in cui tutta la pluralità di soggetti che hanno animato e costruito la resistenza nei confronti di un governo incapace, hanno sfilato per le vie di Roma assediando tutti assieme i luoghi decisionali del paese.
Due elementi sono emersi ieri nella città di Roma. Il primo è una democrazia viva, incarnata nei desideri e nei bisogni di una intera generazione, che costruisce ogni giorno il proprio diritto al futuro e ad una formazione di qualità, che vive sulla propria pelle le conseguenze della precarietà del lavoro e della vita. Una generazione che ha deciso di non accettare divieti nella giornata di martedì, e che ha cercato di raggiungere il Senato della Repubblica, per esprimere con forza il proprio dissenso. L’altro elemento è quello di un governo oramai in trincea, separato dal paese reale, ostaggio della propria corruzione e del proprio decadimento, espressione di una compravendita di voti impensabile in un paese europeo.
Proprio la notizia della fiducia alla Camera ha provocato un’esplosione di rabbia senza precedenti in Piazza del Popolo. Una rabbia che si è espressa collettivamente nei confronti di un governo che ha deliberatamente scelto di ignorare un’intera generazione in lotta da anni. La rabbia e la determinazione esplose nel pomeriggio sono la diretta conseguenza dell’atteggiamento del governo, che ha deciso di passare sopra ogni istanza e spinta proveniente dai movimenti studenteschi, come da quelli dei lavoratori, dei comitati di Terzigno e dell’Aquila e di tutte le componenti sociali in piazza il 14 dicembre, comprandosi letteralmente la possibilità di continuare a governare questo paese.
Per questo ci teniamo a sottolineare che non ci appartengono vecchie etichette proprie di movimenti passati: black block, estremisti, violenti, sono termini che non ci appartengono. Ci appartiene invece l’indignazione e l’esplosione di una rabbia sociale diffusa, l’ansia per il futuro e la voglia di continuare a costruirlo giorno dopo giorno. Proprio per questo esprimiamo tutta la nostra solidarietà agli studenti e alle studentesse arrestati, perché la voglia di futuro non si può arrestare né rinchiudere in una gabbia.
Nelle prossime settimane torneremo a far sentire la nostra voce, contro il d.d.l. Gelmini e contro questo governo, costruendo assieme agli altri movimenti la possibilità concreta di una trasformazione reale.
SAPIENZA IN MOBILITAZIONE