#2 Madrid: ¡Toma la calle! ¡INDIGNATE!


Continuiamo la rubrica internazionale con una testimonianza diretta dalla Spagna, o meglio Puerta del Sol a Madrid, epicentro della #spanishrevolution (“el pueblo unido funciona sin partido”) tuttora in corso con migliaia di cittadini accampati nelle piazze spagnole e non solo. In più, proponiamo questo interessante articolo del Deterritorial Support Group inglese sulle relazioni tra le rivolte nei diversi paesi, dalla “primavera araba” all’Europa, le reciproche contaminazioni e gli immaginari comuni.

To be continued…


EL PUEBLO UNIDO JAMAS SERA’ VENCIDO!

Lo scorso 7 aprile il movimento Juventud Sin Futuro (una rete di collettivi studenteschi che si occupa di problematiche post licenziatura), con l’appoggio di altri attivisti provenienti da diverse realtà madrilene, ha organizzato una manifestazione per protestare contro le scelte di qualsivoglia governo, che in questi anni ha condotto la popolazione succube del sistema capitalista in uno stato di mancanza di prospettive per il futuro, frustrando le loro speranze e garantendo solo disoccupazione e precarietà.


Questa manifestazione ha spianato la strada alla rottura di un equilibrio avvenuta domenica 15 maggio; con la nascita di una nuova associazione , Democracia Real YA, alla quale hanno aderito molti collettivi, centri sociali, organizzazioni, e in un primo momento anche alcuni sindacati, successivamente tagliati fuori in quanto tra i punti previsti dall’assemblea del gruppo “lavoro” è prevista per l’appunto la nascita di nuovi sindacati che tutelino di più o tutelino veramente i lavoratori.

Nell’arco di un mese DR YA ha organizzato una seconda manifestazione in data 15 maggio, invitando i cittadini spagnoli ad astenersi al voto per le elezioni amministrative del 22, così da dare un forte segnale alla classe dirigente esprimendo il loro dissenso e il loro non sentirsi rappresentati da nessuna forza politica del Paese. Con l’aiuto dei collettivi e delle altre realtà che hanno preso parte al movimento, la manifestazione ha riscosso un inaspettato successo, forse anche grazie alla straordinaria pubblicizzazione sul web; sorprendendo così gli stessi organizzatori, che non immaginavano una partecipazione così attiva né in Madrid né nel resto di Spagna.

E’ stata una sorpresa per tutti, ci si aspettava la classica contestazione studentesca, e invece la gente di tutte le età vi ha preso parte; partendo da Plaza de Cibeles si sono diretti verso Puerta del Sol, prendendosi al suono unanime dell’urlo “El pueblo unido jamas serà vencido” non soltanto le strade ma la stessa piazza di Sol, che ormai da giorni è colma di dimostranti; i quali rispondono all’accusa di essere privi di ideologie e troppo eterogenei spiegando che l’unica verità è che le vittime della crisi, della disoccupazione, della precarietà, dello sfruttamento, della repressione, hanno un nome: lavoratori, giovani provenienti dalla classe bassa, e disoccupati. Si difendono spiegando che l’insoddisfazione di un popolo eterogeneo è pur sempre insoddisfazione, che i dirigenti politici non possono ignorare, e che dovrebbe invitarli a ricordare che sono una rappresentanza del popolo in primis, e in secundis che in quanto tali dovrebbero adempiere al loro dovere indi dimettersi.

La situazione è sconcertante, accade tutto così rapidamente e spontaneamente da fare in modo che ci si sorprenda giorno per giorno, e allo stesso tempo da impedire eventuali previsioni sul destino del movimento. I cittadini, che ormai da sabato 21 sono stati dichiarati “occupanti illegali” dalla giunta, hanno deciso di tenere la piazza almeno fino a sabato 28, giorno dell’assemblea generale dalla quale uscirà il primo documento ufficiale del Movimento 15Maggio, contenente le proposte venute fuori e approvate durante le assemblee dei singoli gruppi di lavoro: economia, lavoro, sociale, politica, femminista, ambiente, istruzione, giustizia, etc… Inoltre, negli ultimi giorni, alcuni gruppi come quello di economia, lavoro, e sociale, si sono suddivisi a loro volta in ambiti disciplinari per poter meglio lavorare sulle singole tematiche in quanto l’afflusso di dimostranti aumenta di sera in sera. Ed è proprio l’elevato numero di manifestanti, e la rappresentativa eterogeneità, sia a livello di contenuti ma soprattutto a livello d’età, che impedisce alla classe dirigente di ordinare alla polizia lo sgombero della piazza, ormai piena da cima a fondo di striscioni e cartelli affissi non solo sulle pensiline e sui chioschi di giornali, ma anche e addirittura sugli striscioni pubblicitari posti davanti alle impalcature dei palazzi in ristrutturazione, come l’ormai irriconoscibile cartellone pubblicitario davanti a “El Corte Ingles”, il più famoso centro commerciale spagnolo.

Intanto, seppur eterogeneo, il M 15M sta prendendo forma, organizzandosi appunto in gruppi di lavoro cittadini che durante le assemblee discutono e propongono le riforme da attuare per poter abolire questo sistema, facendo un sacco di discorsi e di progetti, descrivendo probabilmente un mondo utopico, ma vivendo con entusiasmo ed emozione questa euforia collettiva, augurandosi che non si tratti solo di qualche effimera settimana, ma che da qui possa nascere il modo di cambiare lo stato delle cose e che l’iniziativa non solo possa espandersi al resto d’Europa, ma possa farlo trascinandosi nell’onda la stessa determinazione e la stessa intensità che si respira in Madrid.

Come collettivo Cittastudi non solo esprimiamo il nostro appoggio alle dimostrazioni di DR YA in Puerta del Sol, ma invitiamo gli studenti ad aderire al movimento rilanciando iniziative anche nella nostra città: ¡TOMA LA CALLE! ¡INDIGNATE!

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LINKS IN DIRETTA

Juventud Sin Futuro , Democracia Real Ya , news dalle acampadas in tutta la Spagna, UnPostoAlSol (blog italiano in diretta da Madrid).

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