In questi anni non ci siamo limitati a parlare esclusivamente di università: abbiamo cercato di legare le rivendicazioni dei movimenti studenteschi a qualcosa di più ampio, per non ridurle a richieste corporative ed egoistiche. Questo qualcosa di più ampio per noi è innanzitutto la conquista di dignità, diritti, possibilità individuale e collettiva di decidere sulla propria vita, laddove qualcuno vorrebbe impedirlo. Ma non solo: è anche un’idea globale di società fatta di democrazia diretta e reale, solidarietà, autogestione delle proprie vite, contraria alle leggi del profitto che sempre più le oligarchie finanziarie impongono approfittando della “crisi” neoliberista/capitalista.
Con questo spirito, il riconoscersi tutti dalla stessa parte della barricata, ci siamo occupati anche di questioni legate al lavoro (a cominciare dall’esperienza della Innse), ai migranti, ai beni comuni, all’antifascismo, consci che un arretramento su un fronte significa cedere ovunque.
Con questo stesso spirito molti di noi domenica 3 luglio hanno partecipato alle enormi manifestazioni (70000 persone in tutto) che hanno assediato l’area del cantiere per la TAV in Valsusa, a Chiomonte.
La Valsusa è ormai un bene comune, uno dei fronti su cui cedere non è più possibile. Non è odio per il progresso, come molti sostenitori della Tav si affannano a sostenere. Da oltre 20 anni gli abitanti, organizzati in comitati popolari democratici, resistono contro un’opera distruttiva e illogica, imposta senza alcun serio dialogo né spiegazione, nel pieno stile delle “grandi opere” all’italiana dove prima contano i soldi stanziati e solo poi gli studi del progetto e delle sue conseguenze. Da 20 anni lo Stato risponde tirando dritto per la sua strada, usando la violenza di cui può disporre quando la resistenza della popolazione diventa pratica e non solo formale.
Questo è quello che è successo anche domenica 3 luglio, come rivendicato dai comitati popolari in conferenza stampa. Nessun fantomatico “black bloc”, come sostiene la guerra mediatica scatenata dalle grandi testate nazonali, solo una parte della guerra, reale e fatta di truppe d’occupazione, che lo Stato sembra avere dichiarato ai suoi cittadini. Nessun “black bloc”, ma semplicemente migliaia di valsusini che il lunedì prima, nella pioggia di lacrimogeni con cui è stata sgomberata la “Libera Repubblica della Maddalena”, hanno imparato che alle volte un casco e una maschera antigas sono necessari.
Quello che abbiamo visto domenica, la nostra verità, è quella raccontata dai comitati popolari: le truppe di occupazione che sparano lacrimogeni ad altezza uomo, pericolosi come proiettili, e lanciano oggetti di ogni tipo sulle persone che si stavano semplicemente avvicinando alle reti delle recinzioni provocando numerosi feriti, e da lì in poi l’esercizio del diritto alla resistenza popolare da parte dei valsusini e non solo, fatta, sì, anche di lanci di pietre e di quello che la montagna aveva da offrire. Lo stesso linguaggio delle rivolte urbane in nordafrica ed europa, la scelta di continuare con rabbia e determinazione di fronte a uno scenario che avrebbe concesso altrimenti solo un mesto ritorno a casa.
Cosa sono la dignità e il rispetto i valsusini l’hanno vissuto così, dimostrando ancora una volta che la valle quest’opera non la vuole e la vera democrazia la fanno le assemblee popolari tra una barricata e l’altra, e non il potere politico P1 P2 P3 P4…
Come studenti non possiamo che riconoscere l’importanza per tutti di questa lotta popolare, e diamo la nostra solidarietà ai valligiani ribelli, agli arrestati e ai feriti di domenica.
A sarà dura!
Collettivo CittàStudi – Universitari Milano
Per info e seguire gli sviluppi: http://www.notav.info , http://www.notav.eu , http://www.infoaut.org .
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A proposito di conflitti tra Stato e cittadini: “abbandonati dallo stato”, video a cura dei “biologi in fermento” di Unimi, (autunno 2010).
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Di seguito una rassegna (non nostra) sul 3 luglio e il movimento NoTav:
SIAMO DI FRONTE A UN’ATTACCO MEDIATICO FORTISSIMO che tenta di depotenziare il movimento NOTAV che domenica ha dimostrato di essere in grado di RESIRTERE ali loro suprusi
Non potendo più negare l’esistenza di decine di migliaia di NOTAV (ma non eravamo 4 gatti?), giocano la carta dei NOTAV BUONI, un po’ tonti perché poverini non capiscono le meraviglie del progresso, ma tutto sommato inoffensivi, e i CATTIVI che non sono dei valligiani e dei torinesi, e naturalmente vengono da lontano, sono poche centinaia (non possono neanche ammettere che sono molti!), CHE ROVINANO TUTTO, SOPRATTUTTO IL DIALOGO (!) DEMOCRATICO, quello che loro non hanno mai portato avanti se non con la truffa!
Mi sembra di poter concludere dal dibattito che è nato via mail tra i NOTAV, che il TRANELLO non sta funzionando!
BASTA VEDERE GLI INTERVENTI VIDEO della conferenza stampa del 4 Luglio che prontamente è stata convocata al nuovo presidio al ponte della Maddalena verso Chiomonte, in cui hanno parlato tutti, valligiani soprattutto, lavoratori, pensionati, giovani, cattolici e non, ma anche un giovane dei Centri sociali “lontani”, che hanno spiegato i motivi della lotta e della sua determinazione:
Introduzione di Maurizio di Vaie
http://www.youtube.com/watch?v=s-fIq–cZV0&feature=player_embedded#at=16
Intervento Gigi Richetto di Bussoleno, che legge anche una testimonianza di un cattolico della Valle
http://www.youtube.com/watch?v=NbAgTkRqr0U&feature=player_embedded#at=16
Intervento di Lele Rizzo del Collettivo di lotta popolare di Bussoleno
http://www.youtube.com/watch?v=wdU0fUJX8WQ&NR=1
Intervento Davide Bono, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, medico, che spiega anche gli effetti dei gas lacrimogeni, anche colpito alla testa da un candelotto sparato ad altezza d’uomo
http://www.youtube.com/watch?v=ySptQSgGmV0
Intervento NIcoletta Dosio di PRC di Bussoleno
http://www.youtube.com/watch?v=q7lexHWsN10
Intervento di Marisa di Chiomonte, NOTAV proprietaria di un terreno alla Maddalena
http://www.youtube.com/watch?v=87IoXt2OzS4&NR=1
Intervento Stefano Turbini, coltivatore di Chiomonte, impedito nel suo lavoro dalla militarizzazione
http://www.youtube.com/watch?v=hurIY75hnqA
Intervento Domenico Mucignat di un centro sociale di Bologna
http://www.youtube.com/watch?v=KQn5ZJNJzmU
La conferenza stampa completa (con anche gli interventi dei giornalisti), si può sentire ciccando sul link qui di seguito e poi su “SCARICA IL FILE”: http://radioblackout.org/informazione/2011-2/luglio-2011/
(Ci sono anche altri audio realizzati in queste settimane dalle redazione di radioblackout)
Dobbiamo renderci conto che la nostra lotta vincente da 22 anni, soprattutto dal 2005 è diventata UNA SPERANZA PER TUTTI QUELLI CHE ASPIRANO A UN MONDO MIGLIORE, perché è la dimostrazione che CE LA POSSIAMO FARE, senza partiti, vertici, denaro,… ma solo con la partecipazione di tutte le volontà e le capacità unite dall’onestà intellettuale e pratica, da questa VISIONE DELLA VITA, tanto bella quanto vecchia, che è innata nel profondo dell’umanità, basta farlo venir.
Il mese passato nella Libera Repubblica della Maddalena, è stato un altro tassello di questo percorso, ha consentito a moltissima gente, più o meno conosciuta di venire ad assaporare il clima di VERA LIBERTA’, di CULTURA, di VITA SOCIALE ALTERNATIVA al grigio tran tran quotidiano a cui siamo costretti dai rapporti sociali esistenti che sono quasi sempre “disumani”, per gran parte regolati da interessi economici.
Anche domenica abbiamo potuto verificare questa attesa da quelli venuti da “lontano” , riporto una testimonianza tra le molte : “ai miei ringaziamenti per la loro gratuita presenza alla manifestazione erano da essi immediatamente ribaltati a tutto il movimento valsusino, specificando che se non esistesse questa realtà si sentirebbero orfani di una pacifica voglia di lottare che funge da madre dei loro progetti e desideri”.
ABBIAMO UNA GROSSA RESPONABILITA’, scriviamo sui nostri comunicati:
“NOTAV UNA GARANZIA PER IL FUTURO”
SIAMONE ALL’ALTEZZA, TENIAMO DURO!
A SARA’ DURA!
DIFFONDIAMO A TUTTI LE NOSTRE TESIMONIANZE E I NOSTRI COMUNICATI STAMPA
Riporto un documento che è girato in rete che riassume bene secondo me gli scopi della manifestazione e gli avvenimenti di domenica :
“3 Luglio 2011 MANIFESTAZIONE NO TAV A CHIOMONTE:FACCIAMO CHIAREZZA
Il cantiere che non c’è
40-50 mila persone al corteo principale da Exilles a Chiomonte
Altre 10 mila da Giaglione
Questura e tg falsificano le notizie: solo 7 mila persone
Quasi tutti i politici continuano a usare il TAV per castigare gli italiani
I CITTADINI CHE APPARTENGONO AL MOVIMENTO NO TAV SONO NONVIOLENTI
Dopo migliaia di messaggi di solidarietà e di adesione alla manifestazione del 3 luglio provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero, sono arrivati ieri a Chiomonte decine di autobus e treni stracolmi. La solidarietà è giunta anche dall’estero: no tav francesi, tedeschi e spagnoli, molti di loro legati dalla Carta di Hendaye che dal 2010 si oppone alle linee ferroviarie ad alta velocità in Europa.
L’obietto prefissato della giornata è stato raggiunto. Come deciso dal Coordinamento dei Comitati No TAV si voleva accerchiare il cantiere, facendo pressione alle reti e dimostrando l’insensatezza del “fortino” che il Governo italiano ha installato all’interno del Museo Archeologico presentandolo come il “cantiere” voluto dall’Unione Europea per concedere il finanziamento alla Torino Lione.
La verità è che nessun cantiere è stato istallato, né lo potrà essere per molti mesi ancora in mancanza di autorizzazione definitiva del CIPE e dei ricorsi presentati al TAR dal Comune di Giaglione, dalla Comunità Montana Val Susa e Val Sangone e da associazioni ambientaliste.
La manifestazione partita da Giaglione ha raggiunto facilmente la baita-presidio No TAV che si trova al centro del terreno di proprietà di militanti No TAV dove dovrebbe essere installato il futuro cantiere della galleria de La Maddalena. La baita è stata occupata per l’intera giornata dai manifestanti, la polizia non ha disturbato quest’azione simbolica.
Le migliaia di valsusini che hanno assediato pacificamente il “fortino” dal lato boschivo di Giaglione e Ramats erano in parte muniti di mascherine.
Niente da stupirsi: dopo il violento sgombero di lunedì scorso da parte delle forse dell’ordine si era deciso di proteggersi per evitare di rimanere intossicati.
La risposta delle forse di polizia all’azione dei manifestanti è stata del tutto sproporzionata alla minaccia.
Nessuna persona avrebbe potuto entrare nel “fortino” costruito con tecnica militare, questo non era l’obiettivo. Le forse dell’ordine sono rimaste dentro la loro fortezza.
Non appena i manifestanti sono arrivati a contatto con le recinzioni del “fortino” il lancio di lacrimogeni ad altezza d’uomo (decine i feriti colpiti da lacrimogeni, alcuni anche gravi con organi interni lesionati e ferite profonde a braccia, gambe e testa) ha creato una situazione di totale confusione e ognuno ha cercato di difendersi come poteva.
Il lancio di gas è avvenuto senza interruzione da mezzogiorno fino alle 18. Nel momento in cui gli agenti aspettavano rifornimenti di lacrimogeni, essi scagliavano sui manifestanti dall’alto grosse pietre che hanno provocato alcuni feriti.
Questi sono i fatti da chi ha vissuto il tutto dall’interno, da chi ha visto a fianco di sé gli amici vomitare per l’intossicazione o feriti per i lacrimogeni (armi vietate nei conflitti militari dalla Convenzione di Ginevra) ricevuti nelle gambe o nell’addome.
Gli amici che da più di venti anni lottano contro questo sciagurato progetto o i giovani di vent’anni che hanno sentito i racconti di Venaus dai loro genitori, sono anch’essi nei boschi e sulle montagne per difendere la loro Valle e il loro futuro.
Parlare solo di violenza, di antagonisti e di centri sociali come evento centrale della giornata di protesta di ieri è voler distrarre gli italiani dalle vere ragioni della manifestazione.
Per scelta i cittadini e le cittadine che si riconoscono e lottano nel Movimento No TAV hanno da tempo capito che solo la nonviolenza paga e non accettano lezioni da nessuno né che venga usurpata da elementi estranei la gestione della manifestazione concordata dai Comitati, che può solo danneggiare l’immagine della ventennale lotta.
Il Movimento No TAV continua ad essere nonviolento ma riconosce la necessità della difesa da attacchi ingiustificati e sproporzionati delle forse di polizia, soprattutto in presenza di forte stress e ventennale esasperazione.
Nessuno può nascondere che in valle Susa vi è un livello di sopportazione contro la minaccia da parte di un potere sordo di voler realizzare il progetto inutile e devastante della Torino – Lione che ha da tempo superato il limite”..
ALLEGATO anche Comunicato Stampa del Movimento No TAV del 4 luglio 2011 sui costi della militarizzazione de La Maddalena :IL DISPOSITIVO MILITARE DI DIFESA DEL FORTINO DE LA MADDALENA COSTERÀ IL DOPPIO DEL FINANZIAMENTO UE ALLA TORINO-LIONE
5 luglio 2011 Comunicato Stampa dalla Valle che Resiste e Non Si Arrende
“IL PARLAMENTO EUROPEO DEVE PRENDERE ATTO CHE LA LOTTA NO TAV RIGUARDA L’EUROPA
I Deputati Vattimo e Alfano chiedono la sospensione del finanziamento UE
Nessun cantiere è stato aperto, sia ristabilita la verità
La bandiera No TAV sventola nell’Aula di Strasburgo
Il Movimento No TAV mantiene relazioni con il Parlamento Europeo fin dal 2003, quando fu inviata la prima richiesta alla Commissione delle Petizioni che l’Unione Europea si occupasse da vicino della lotta popolare.
Gianni Vattimo, come rappresentante del Parlamento Europeo ha partecipato domenica 3 luglio alla manifestazione con l’obiettivo di visitare il “fortino”, ma non gli è stato concesso dai responsabili dell’ordine pubblico.
Ieri 4 luglio la questione No TAV è arrivata con forza nell’Aula del Parlamento Europeo a Strasburgo. Gianni Vattimo e Sonia Alfano sono intervenuti con loro forti dichiarazioni.
L’Italia afferma che il “cantiere” è stato installato.
La verità è che nessun cantiere è stato aperto, né lo potrà essere per molti mesi ancora in mancanza di autorizzazione definitiva del CIPE e dei ricorsi presentati al TAR dal Comune di Giaglione, dalla Comunità Montana Val Susa e Val Sangone e da associazioni ambientaliste.
Sonia Alfano
http://www.soniaalfano.it/blog/2011/07/05/strasburgo-4-luglio-io-sto-con-i-no-tav/
Gianni Vattimo
http://www.youtube.com/user/aldeadle#p/a/u/2/iUEqMpTUSwg
Il Movimento No TAV attende ora una delegazione del Parlamento Europeo a Chiomonte per ristabilire la verità”.
OGGI I MEDIA RIPORTANO LA DISSOCIAZIONE DI GRILLO DALLE VIOLENZE : questo è il suo comunicato che si può leggere per intero su : http://www.beppegrillo.it/2011/07/nebbia_in_val_d/index.html
“4 luglio 11 Beppe Grillo TAV Nebbia in Val di Susa
Ieri in Val di Susa c’era la nebbia. Non era solo quella dei fumogeni. Era la nebbia della disinformazione. Oggi sono additato dai media di Stato (se un giornale è pagato con finanziamenti pubblici diretti o indiretti è, per definizione, un giornale di Stato) come fomentatore di violenti. Questo non è assolutamente vero. Ieri ho chiamato eroi i valsusini che manifestavano pacificamente, come fanno da anni, per il loro territorio. Sono il primo a condannare e a voler sapere chi sono i black bloc annunciati dai media da giorni. Li trovino, li arrestino.
La nebbia dei media è calata sulle ragioni della protesta.
Sempre ignorate. Non ha speso una parola sui motivi per i quali un’intera valle è contraria alla Tav. Non ha spiegato le ragioni dei valsusini….”.
MA VEDETE L?INTERVENTO FATTO DAVANTI A MIGLIAIA DI DIMOSTRANTI a Chiomonte domenica: NON CI SONO BLAK BLOK, forse qualche infiltrato della polizia?!
VEDRETE al fondo del VIDEO un esempio di blak bloc valsusino sessantenne che dice :
“….gli stiamo dimostrando che quando vogliamo ce la riprendiamo (la Maddalena)….li prendiamo a calci in culo e li mandiamo via…”
VIDEO : http://www.youtube.com/watch?v=8LYBDjpgXRg
TESTIMONIANZE DA DIFFONDERE
ALCUNE DONNE NOTAV
Faceva la cuciniera, l’infermiera al presidio della Maddalena, dopo lo sgombero cerca di spiegare le ragioni della nostra lotta ai poliziotti…
http://www.youtube.com/watch?v=kjB2QEcp0dU&feature=youtube_gdata_player
“Non colpiranno certo due donne disarmante che tentano il dialogo, giusto?”
Indovinate com’è andata a finire?
BUM! Ci hanno lanciato lacrimogeni e pietre. Questa è la loro democrazia. Chiamatemi pure facinorosa-anarco-insurrezionalista, ma io sono e resto diversamente democratica”.
http://www.youtube.com/watch?v=CIOLkwf8GE8
IL LANCIO DI LACRIMOGENI AD ALTEZZA UOMO E IL LANCIO DI PIETRE DA PARTE DELLA POLIZIA
http://www.youtube.com/user/NoTavVco?feature=mhum#
http://www.youreporter.it/video_Video-shock_NoTav_lancia-lacrimogeni_come_pistole_1
http://www.youreporter.it/video_Scontri_NoTav_3_luglio_lanci_dalla_polizia_1
http://www.youreporter.it/video_Manifestante_vs_ps_arriva_un_fumogeno_1
Giovane torturato dalla polizia :
http://www.youtube.com/watch?v=ZDy8M8hS3Cg
AltreVIDEO degli scontri
http://www.reset-italia.net/2011/07/03/notav-lacrimogeni-3-luglio-chiomonte-lotta/
NON RIPORTO COME IL SOLITO LA RASSEGNA STAMPA, mi limito a mettere i link dei TG (grazie all’infaticabile lavoro di Luciano), perché penso sia indicativa della pressione mediatica sulla gente.
TG R del 03-LUG-2011 ore 1930
http://www.youtube.com/watch?v=aRcTcV30GyQ
TG R del 03-LUG-2011 ore 1400
http://www.youtube.com/watch?v=YPwnZorHmM4
TG 1 del 03-LUG-2011 ore 2000
http://www.youtube.com/watch?v=fXV_9BuXiiY
TG 5 del 03-LUG-2011 ore 2000
http://www.youtube.com/watch?v=65QRRs2UsP8
TG 2 del 03-LUG-2011 ore 2030
http://www.youtube.com/watch?v=3nFNf3t9Jfw
TG R del 04-LUG-2011 ore 1400
http://www.youtube.com/watch?v=5tq1OeSMgbE
TG R del 04-LUG-2011 ore 1930
http://www.youtube.com/watch?v=LoVfn3UQX6k
TG 1 del 04-LUG-2011 ore 1330
http://www.youtube.com/watch?v=hwQDhnEiEtg
TG 4 del 04-LUG-2011 ore 1900
http://www.youtube.com/watch?v=4oDmv48RvGM
TG 5 del 04-LUG-2011 ore 2000
http://www.youtube.com/watch?v=WQJE6AEQQzI
TG 2 del 04-LUG-2011 ore 2030
http://www.youtube.com/watch?v=epiN3gAcDww
TG la 7 delle ore 20 : c’è una più ampio servizio, se avete pazienza perchè non è all’inizio, che riporta anche le ragioni dei NOTAV (con l’intervista a Ponti)
http://www.youtube.com/watch?v=ZG1aiV2dGKA
TG 1 del 05-LUG-2011 ore 1330
http://www.youtube.com/watch?v=otNZyvIEmHc
TG R del 05-LUG-2011 ore 1400
http://www.youtube.com/watch?v=i3oOE07vtis
TG 5 del 05-LUG-2011 ore 1300
http://www.youtube.com/watch?v=ej0uRPXKSRo
Ma voglio anche riportare alcuni GIORNALI della SAVOIA che mi hanno spedito i nostri amici NOTAV della Savoia (di cui ALLEGO UNA FOTO alla manifestazione) e che erano già accorsi in 9 (di cui 2 donne) la notte dello sgombero della Maddalena e che hanno assistito alla violenza della polizia, che sono un pò più obbiettivi dei nostri
2 articoli su “la voix des allobroges” su il 3 luglio a la maddalena :
27 giugno 11 Sgombero Maddalena
Les femmes de Savoie présentes dans notre groupe à la Madallena parmi les NOTAV rassemblés pacifiquement rédigent un témoignage de femmes et de mères pour expliquer la gravité de la brutalité des forces de répression et d’oppression envoyées par l’oligarchie italienne! Envoyées précédées d’énormes buldozers pour balayer la résistance passive(sans armes) des citoyens rassemblés sur une propriété privée, expulsés par 2000 gardes mobiles armés après avoir été encerclés et anéantis par une pluie de grenades lacrymogénes.
J’ai vu la folie de l’humain ce jour du 27 juin 2011 à la Maddalena comme un véritable acte de guerre brutal et anti démocratique …
Nous informerons nos réseaux Européens de cet acte bestial et inhumain par notre témoignage.
Vous serez les premiers à recevoir notre témoignage qu’il vous faudra relayer verticalement et transversalement dans vos propres réseaux de communication, car nous ne pouvons pas ne pas soutenir les 100000 citoyens(nes) NOTAV (NON TRENO ALTA VELOCITA opposées au Lyon Turin) du Val de Suze qui ont refusé et empéché le commencement des travaux préliminaires au percement du tunnel ferroviaire sous les Alpes à travers des filons d’uranium et d’amiante et des réseaux de lacs et galeries par lesquels cheminent nos eaux souterraines alpines !
Et cela pour protéger leur vallée et leur cadre de vie contre un chantier inutile de 30 milliards d’€ qui doit ne sera pas achevé avant 2030, alors qu’un projet 20 fois moins couteux et non polluant existe et pourrait étre opérationnel sous 3 ans et transporter à terme les volumes de fret prévus dans le projet pharaonique du Lyon Turin qui vient d’étre rebaptisé hier soir par la France : PARIS.MILAN (suite à l’interwiev des citoyens de Savoie par la Rai 3 et la Stampa à la Maddalena quelques heures plus tot et de madame Biguet par télévision de Savoie 8 Mont Blanc au journal de 20H du 27 juin 2011.
Merci pour votre attention et votre présent et futur soutien
Force et Courage + Soutien = Solidarité Active !
ALLEGATA testimonianza di Valeri
3 luglio 11 Testimonianza di Jean Blanc alla Manifestazione
J’étais à la Maddalena aujourd’hui et j’ai vu des milliers de policiers, gardes mobiles et militaires(habillés en kaki) qui ont repoussé puis reculé des dizaines de fois des citoyens venus de Savoie et surtout de toute l’Italie, des paysans, des fonctionnaires, et toutes professions confondues, de 15 à 75 ans essayer, foulard mouillé sur la bouche, de reprendre leur terrain qu’il ont loué + celui qu’ils possèdent et d’où ils ont été expulsés lundi dernier par 2000 gardes mobiles et leurs pelles mécaniques et buldozers.
Arrivés d’en haut par la montagne, marchant des heures pour arriver sur le site, pour certains mal équipés pour marcher dans les rochers et la forêt, ils avaient tous la détermination donnée par l’espoir de reprendre leur terre arrachée par les Romains aux Gaulois, donc d’œuvrer pour la JUSTICE !!!
Pendant 4 heures sous une pluie de grenades lacrymogènes, qui attaquaient les yeux et la gorge, provoquant une douleur à se rouler par terre, j’ai vu ces gens non-organisés, sans chef combattre avec des pierres des hommes surentrainés armés de lances grenades et de matraques, protégés par des boucliers en carbone et les obliger à reculer, pour lancer en avant buldozer, camions à eau anti émeute, derrière lesquels ils se cachaient.
A un moment, un chamois de 2 ou 3 ans est passé la gueule ouverte, affolé, probablement à moitié aveuglé par les grenades lacrymogènes et assourdi par les grenades assourdissantes, au milieu de la fumée et à 2 ou 3 mètres de moi et d’autres jeunes, noyés dans la fumée des lacrymogènes… Presque autant de femmes que d’hommes, étaient venues délivrer leur « République libre de la Maddalena » tandis que de l’autre coté de la vallée les policiers arrêtaient les autres colonnes venues délivrer leur terre la Maddaléna, avec une chargeuse de 20 tonnes godet en l’air !
La police reconnaît la présence de 70 000 personnes donc il y a fort à parier qu’ils étaient plus de 100 000…
Une démonstration de force à laquelle a répondu l’Etat Italien et Rome par des milliers de représentants à ses ordres qui auront lancé des milliers de grenades lacrymogènes, tirant même des grenades dont la date de validation était inscrites pour 2006 et finir l’après-midi sans munitions, heureux que chacun retourne vers sa voiture et sa maison.
Je rappelle ici que l’Etat Italien n’a toujours pas effectué les galeries de reconnaissance coté Val de Suse car les habitants de la vallée ne veulent pas du LYON.TURIN et ont toujours empêché les travaux de commencer. c’est maintenant devenu un enjeu national entre ceux qui défendent leur bien (vallée, maison, terres …) et les politiciens et financiers spéculateurs qui voient leur égo et les “dollarsàgrandevitesse” en prendre pour leur grade.
Les NOTAV sont forts et solidaires et ils ont 150 photos de leur combat et mobilisation d’aujourd’hui. www.notav.info Une centaine de citoyens de Savoie présents en nombre dans les différentes colonnes craignent aussi la défiguration de leur pays la Savoie, de leurs vignobles, terres labourables et maisons, cadre de vie paysages…
Mais surtout écologiquement, tout percement de tunnels entraînant un bouleversement géologique et aquatique important dont le tarissement et la pollution de nombreuses sources. Le dépôt des déblais radioactifs et amiantés au Mont Cenis et ailleurs sera une très grave source de pollution pour toute la Maurienne et la Vallée de Suse que nous ne pouvons accepter sans réagir.
Pour ceux qui ne le savent pas encore, la Maddalena où ont eu lieu les plus fortes échauffourées est classée site archéologique de grande valeur et le plateau sur lequel se trouvent les gardes mobiles et gros véhicules anti émeutes et buldozer est la nécropole datant du néolithique.
C’est à cet endroit que Rome veut creuser la galerie de reconnaissance et installer tout son chantier, ce qui est honteux au niveau de la sauvegarde de notre patrimoine Alpin !!!
Le MCSE organisera donc d’ici fin septembre un immense rassemblement au Mont Cenis pour montrer que la Savoie pas plus que le Val de Suse ne veut de ce chantier inutile, coûteux et extrêmement dérangeant pour les populations de l’Arc Alpin et pour tout être vivant.
Vous serez bientôt informés de la date et du lieu exact.
Pour le Mouvement des Citoyens de SavoiE, Jean Blanc
Ou sont les députés Européens censés défendre les Peuples contre les états nations et la spéculation?
Ou sont EELV et RPS sur ce dossier du LYON TURIN INUTILE ET DANGEREUX ?
Les citoyens de L’Arc Alpin ne veulent pas étre sacrifiés sur l’autel des Dieux DOLLAR et EURO et demandent.
Le toit de l’EUROPE, la réserve d’eau de l’Arc Alpin et au delà doit étre protégé contre la pollution et les grands travaux POLLUANTS ET DANGEREUX.
NOUS VOULONS UN MORATOIRE REFERENDUM SUR LE LYON TURIN avant le 31
Octobre 2011
JEAN BLANC
Una lettera de informazione de Europa Écologia Régione Rhone Alpes (Verdi) che condanna la TAV :
Schéma national des infrastructures de transport
La Région adresse à l’Etat un avis sur sa programmation des infrastructures de transport aux horizons 2020 et 2030.
Les élus du groupe Europe Ecologie – Les Verts regrettent que ce schéma donne encore la priorité au transport routier et au train à grande vitesse au détriment des réseaux de trains régionaux qui se trouvent dans un état calamiteux. Ils déposeront des amendements dans ce sens.