INNSE – 8, 9, 10, 11 Agosto

Sabato 8 agosto 

Dopo l’ennesima giornata di stallo gli equilibri pare si stiano finalmente spostando dalla parte degli operai (!): Rinaldini (segretario nazionale fiom) nel pomeriggio ha finalmente incontrato il prefetto, il quale ha presentato un terzo compratore che sarebbe disposto a rilevare area e macchinari. L’accordo, a sentire il prefetto, si potrebbe fare nel giro di 48 ore (e risulterebbe così inutile la tregua di 40 gg che pare abbia offerto sempre al medesimo incontro lo stesso prefetto). Il prefetto garantisce per la serieta’ di questo compratore, di cui resta per ora ignota l’identità, ma per ora di scritto non c’è nulla.

Dopo aver parlato con gli operai sulla gru (che adesso possono comunicare con l’esterno) Rinaldini ha fatto sapere che hanno deciso di non scendere e di continuare la loro lotta estenuante fino alla fine, fino a quando non ci sarà un accordo scritto.
A sentire Rinaldini lunedì dovrebbe essere una giornata decisiva, addirittura potrebbe chiudersi la questione.

Dalla gru, Enzo, Fabio, Massimo, Luigi e Roberto resistono!

un saluto da una milano sempre più deserta ma che resisiste

p.s: allestito al presidio un punto bici, ha funzionato alla grande ridando vita anche alla bici della innse, hanno partecipato un sacco di presidianti

Domenica 9 agosto

I "gruisti" restano sul carroponte, si attende la giornata di lunedi’ in cui secondo il prefetto si potrebbe arrivare direttamente alla conclusione, grazie a un gruppo bresciano disposto a rilevare e rilanciare la Innse. Lunedi’ sono infatti previste per tutta la giornata trattative in prefettura tra la proprieta’, l’immobiliare e il nuoo compratore. Uno dei punti fermi degli operai e’ di essere riassunti tutti e 49 e che neanche le macchine gia’ vendute vengano portate via, in quanto importanti nei processi produttivi.

Intanto arriva solidarieta’ anche dai gruppi di lega e udc del Consiglio di Zona 3, che richiedono l’utilizzo del fondo anticrisi (18000 euro) a favore delle famiglie degli operai. Solidarieta’ anche dall’UGL (sindacato di destra) della polizia. Siamo al ridicolo? Di sicuro il caso innse e’ davvero esploso a livello nazionale e sara’ d’esempio per tutte le situazioni analoghe.

Lunedi’ 10 agosto

Ormai sembra una partita di pallone, anche se la posta in gioco sappiamo tutti quanto è alta, concretamente, simbolicamente e quindi politicamente.

Fischio d’inizio: si comincia in mattinata quando il nuovo compratore (pare proprio sia il gruppo Camozzi di brescia) incontra Genta per trattare la cessione della fabbrica; la trattativa ad un certo punto viene sospesa parchè pare non ci sia un accordo sul prezzo, che ovviamente Genta pompa. Arriva la voce agli operai e il clima fino ad allora fiducioso (ci si crede ma mai troppo, gli avversari fanno sempre paura) del presidio si fa subito teso. Arriva la digos, dice che la trattativa non è saltata ma è solo sospesa,di stare calmi e non fare cazzate: l’acquirente sta trattando con Aedes per incontrarsi poi nuovamente con Genta e solo dopo col sindacato. Arriva anche Rinaldini a placare gli animi, passano le ore, alla fine la questione è questa: dopo aver incontrato Aedes arriva l’accordo con Genta ma non con Aedes (solita situazione ingarbugliata da Innse), in quanto il compratore pare voglia comprare ad Aedes anche l’area circostante la Innse. Quindi si va ai tempi supplementari e le bottiglie di vino che oggi -stranamente!- continuavano ad arrivare al presidio restano chiuse. Domattina alle 9 prosegue la trattativa, nel pomeriggio ci sarà l’incontro coi sindacati.
Una postilla: i fasci tentantano la loro solita sporca manovra populista: la notte di giovedì sotto al ponte della tangenziale (ben lontano dal presidio)avevano messo uno striscione di solidarietà agli operai (ovviamente italiani) della innse firmato fn. Oggi hanno replicato a torino, ma non ce n’è: gli operai hanno risposto esponendo al presidio uno striscione che recita: "SICURAMENTE ANTIFASCIST* E ANTIRAZZIST*  Partigiani in Ogni Quartiere" -grandi!-

Martedi’ 11 agosto

Dopo la settima notte sospesi per i gruisti, riprendono le trattative in prefettura tra il gruppo Camozzi di Brescia (unico compratore serio rimasto), Genta, Aedes, i sindacati e le istituzioni. In particolare Camozzi, trovato un accordo con Genta sul prezzo dei macchinari, richiede ad Aedes di poter comprare un terreno piu’ grande di quello del solo capanone Innse per poter manovrare le merci. I sindacati saranno convocati in prefettura una volta risolte le questioni tra proprieta’ e acquirente. I manager del gruppo Camozzi fanno sapere che se la trattativa non sara’ chiusa n serata, si tireranno indietro.

L’esempio della Innse e’ contagioso: a Roma i sette dipendenti della Cim Marcellina si sono arrampicati sui silos dichiarando che non scenderanno finche’ la propria fabbrica non sara’ riaperta. Sono stati raggiunti da una delegazione della Innse in solidarieta’ e hanno parlato al telefono coi gruisti in diretta su radiopop. I gruisti hanno dichiarato che le vecchie forme di lotta come lo sciopero non bastano piu’, bisogna trovarne di nuove.

Rinviata intanto a data da destinarsi la causa intentata da Aedes contro Genta per debiti (3 milioni di euro) relativi all’affitto dell’area.

Nel pomeriggio, ottenuta la proposta, il sindacato (Fiom) di concerto con gli operai sulla gru e quelli presenti al presidio, elabora una controproposta che riguarda in particolare il riavvio dell’attivita’ lavorativa e l’uso degli ammortizzatori sociali. Alle mogli dei 5 gruisti e’ permesso di entrare in fabbrica a sincerarsi delle condizioni dei loro coniugi e salutarli.

Le trattative in prefettura continuano per tutta la serata, gli operai sulla gru non scenderanno finche’ non ci sara’ un accordo scritto soddisfaente.

 

… info e aggiornamenti: indymedia lombardia, quotidiani locali online, http://cittastudi.noblogs.org/category/innse, http://www.myspace.com/presidioinnse… 

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INNSE 7 Agosto

AGGIORNAMENTO:

Venerdi 7 Agosto 2009

 

ore 18:30

STACCATA LA CORRENTE DAL CARROPONTE!!! La questura ha deciso di isolare gli operai sulla gru al punto da impedirgli di ricaricare i cellulari per comunicare con l’esterno.

Frattanto il presidio in prefettura, vista la latitanza del prefetto, diventa itinerante e da’ luogo a numerosi sit-in tornando verso Lambrate. Il prefetto latita riguardo alla richiesta del sindacato di 2 mesi di tregua a fronte dell’interesse all’acquisto e rilancio della Innse da parte di ben due imprese lombarde. Il compratore dunque ci sarebbe, adesso sta alle istituzioni fare la loro parte.

gli operai sulla gru si preparano a passarvi la quarta notte consecutiva, sempre piu´incazzati ma senza segni di cedimento.

 

ore 15:30 

Giunta voca che è tornato il prefetto, ci dirigiamo tutti in
prefettura, il prefetto deve consegnare il foglio a Genta in cui si
annuncia il fatto che c’è un compratore, un imprenditore disposto a
comprare la fabbrica.

TUTTI E TUTTE IN PREFETTURA ADESSO.

 

ore 13:40

e’ entrato Rinaldini per far leggere un comunicato ai compagni che
sono sulle gru, a breve si deciderà che azioni di pressione fare per
sollecitare la risposta.

 

ore 13:20

La notizia della possibilità che ci sia un imprenditore che rilevi
l’azienda è ormai certa e rimbalza su tutti i giornali e televisioni,
in via Rubattino continua il presidio permanente sotto il sole.
Centinaia di persone passano e portano da bere e da mangiare,
cittadini, collettivi associazioni studenti….veramente tanta gente.
Sulla gru ci sono ancora 4 operai della Innse e un sindacalista della
Fiom, a loro va tutta la nostra solidarietà ed il nostro affetto. Gli
operai e la Fiom fanno sapere che vogliono almeno due mesi di tregua,
che comporterebbe il NON smontaggio delle macchine e l’apertura di una
trattativa seria. Rimane da capire se la fabbrica rimarrà presidiata
dalla Polizia per due mesi e capire se la polizia toglierà
l’occupazione del presidio.

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INNSE – 5 e 6 AGOSTO

5 agosto


Mentre si moltiplicano gli appelli di solidarieta’ e per una
soluzione istituzionale del caso INNSE, i 5
operai (4 della Innse e un delegato FIOM) saliti sul carroponte
all’interno dello stabilimento continuano la loro protesta, dopo la notte passata a oltre 10 metri d’altezza. Chiedono il blocco
dell’operazione di smontaggio e l’apertura di un tavolo di trattative
serio. Intanto i lavori sono fermi, mancando le condizioni di sicurezza
dovute alla presenza degli operai nel capannone. Si attende che
qualcuno (la FIOM ha chiamato in causa direttamente Berlusconi) prenda
una posizione netta, oppure che si trovi un acquirente.


La notte
scorsa e`stato impedito agli operai di dormire nel presidio, diritto
che si erano conquistati domenica sfruttando una manovra sbagliata del
plotone di carabinieri all’ingresso. Si e’ quindi passata la notte in
via Rubattino, chiusa al traffico da giorni.


Padron Genta aveva
convocato una conferenza stampa per la mattina in prefettura, poi
annullata per motivi di sicurezza (un pericoloso drappello di operai e
sostenitori venuto per contestarlo). La conferenza stampa avra’ luogo
nel pomeriggio all’Hotel Cavalieri, Genta dichiara di essere una
vittima delle istituzioni che non hanno rispettato gli accordi, di non
voler recedere sui macchinari gia’ venduti e di essere disponibile a un
tavolo ma non a trattare con le RSU della Innse.


La polizia, pur
rifornendo di acqua e cibo gli occupanti, vieta ai sindacalisti di
entrare e parlarci di persona. In reazione verso sera i manifestanti fuori dal presidio fanno pressione sui cordoni di celerini schierati davanti ai cancelli, la tensione sale per l’ennesima volta.

 

6 agosto

Seconda notte fuori dal presidio per chi sta in via
Rubattino, seconda notte sul carroponte per gli operai nello
stabilimento. La tensione sale ogni volta che la polizia, pur
autorizzando il passaggio di cibo e acqua, nega ogni tipo di contatto
umano con gli occupanti.

Oggi
alle 13 è tornato alla
INNSE il segretario nazionale della FIOM, Rinaldini, al quale è stato
concesso di entrare a parlare con gli operai che da ormai due giorni si
sono introdotti in fabbrica e restano tuttora in cima al carro ponte.
Rinaldini si è presentato al presidio in via Rubattino annunciando che
qualcosa si sta finalmente muovendo, ma data la delicatezza della
situazione non ha aggiunto altro. Proprio per questo motivo ha 
insistito per entrare; per parlare con gli operai e aggiornarli e
decidere insieme come muoversi.
Quando è tornato ha detto che gli
operai (autoribattezzatisi "gruisti"!) stanno bene, sono determinati ha
resistere e abbracciano tutto il presidio e tutti quelli che li
supportano.

Ai giornalisti Rinaldini ha dichiarato: "E’ stata depositata
una lettera con la proposta di interesse all’acquisto dei
capannoni e i macchinari alla societa’ Aedes, proprietaria
dell’area. Abbiamo informato le istituzioni, il Prefetto, la
Provincia e Gianni Letta per il Governo. La proposta richiede il
tempo necessario per il negoziato. Siamo di fronte a una
novita’ ".

I
5 sul carroponte si preparano intanto a passarvi la terza notte e a
rimanervi finche’ non saranno accolte le loro richieste con un’intesa firmata dal prefetto. Le condizioni
di vita sono difficili, sporco e caldo per tutto il giorno, ma non sono
disposti a mollare. Scenderanno quando le attivita’ di smontaggio
saranno formalmente sospese, richiesta ri-avanzata anche da Rinaldini
che, pur non facendo il nome del possibile acquirente, dichiara che si
e’ di fronte a una proposta concreta e invita il prefetto a dare
garanzia circa l’apertura di un tavolo di trattative.

Rimane
l’invito a tutti a passare dal presidio, in particolare si chiede di
portare gazebo, ombrelloni o altro per ripararsi dal caldo.


 


Dossier degli studenti per la innse aggiornato al 31 luglio (in distribuzione al presidio gli aggiornamenti):  DOSSIER 31 LUGLIO.pdf


 

…aggiornamenti continui su Indymedia Lombardia e sui quotidiani locali online…

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INNSE – 4 agosto

da Indymedia

In tarda mattinata quattro operai INNSE hanno forzato il blocco delle forze dell’ordine e sono entrati all’INNSE di via Rubattino a Milano.
Due di essi sono riusciti a salire su una gru, si rifiutano di scendere
minacciando di restare ad oltranza finchè le richieste degli occupanti (la sospensione dello smontaggio dei macchinari e l’apertura di un vero tavolo di trattativa)
non saranno accolte.
Fuori dai cancelli prosegue il presidio degli altri operai e dei simpatizzanti accorsi. Frattanto i manovali addetti allo smontaggio sono stati fatti uscire, mancando le condizioni per lavorare in sicurezza.
I presenti fanno appello a tutti affinchè ci si rechi in via Rubattino
per sostenere attivamente questa nuova fase della lotta, dopo il
fallimento degli incontri istituzionali svoltisi ieri in Regione e
Prefettura.

15:55. Mezz’ora fa gli operai della innse e i loro sostenitori si sono mossi in corteo verso la stazione FS di Lambrate.
continua il presidio e rimangono sulla gru gli operai che sono riusciti
a entrare in fabbrica eludendo il gigantesco schieramento di forze di
polizia e carabinieri.
per le forze dell’ordine (?) ennesima figura di merda (come se non bastasse quella di aver sgomberato degli operai ad agosto).
continuiamo a sostenere la lotta, chi può passi dal presidio.

17:30. I cinque operai che, questa mattina, sono riusciti ad eludere il
mastodontico blocco delle Forze dell’Ordine attorno alla Innse sono
ancora sulle gru.
All’interno della fabbrica sono entrati Rinaldini, Cremaschi e la Sciancati.
Il Prefetto ha promesso 2 giorni di tregua nello smontaggio dei macchinari.
Memori di come sono andate a finire le ultime promesse di tregua gli operai non mollano.
Presenti un centinaio di solidali.

…aggiornamenti continui su indymedia e sui quotidiani online…

Importante: il presidio diventa permanente ed e`richiesta la partecipazione di tutti, in particolare si richiede di portare acqua e cibo per stasera!

 

 

Vi ricordate Milano?
La grande città industriale che garantiva lavoro e benessere?
Quella città non esiste più.
Milano è la grande vetrina d’Italia, dove l’estetica ed il decoro
diventano primo comandamento. Non c’è più spazio per chi vive la realtà.
Le fabbriche ad una ad una sono state chiuse, private dell’anima, degli operai.
Gli unici lavori rimasti sono legati all’immagine dettata da modelle e speculatori.
In questo nuovo mondo dell’effimero, c’è chi resiste, chi si aggrappa alla vita vera.

E’ la storia della Innse Presse.
Una fabbrica che in un momento di crisi continuava ad essere produttiva.
Una produzione che 31/05/2008 è stata bloccata.
50 operai fuori, senza lavoro, per colpa di un imprenditore senza
scrupoli che aveva promesso il rilancio dell’azienda per poi speculare
su queste 50 famiglie.
Ma gli operai non si sono lasciati intimidire.
I primi tempi hanno portato avanti il lavoro.
Poi sgomberati.
Ma sono andati avanti.
Hanno costruito una casa-presidio vicino alla fabbrica.
Giorno e notte sono rimasti lì, facendo i turni. Natale e Capodanno compresi.
Hanno attraversato tentatovi di sgombero, la Polizia, gli scontri.
Domenica 2 Agosto, dopo 15 mesi di lotta, sono stati sbattuti fuori anche dal loro presidio.
E’ lotta di nuovo.
Due giorni di tentativi per fermare lo smontaggio dei macchinari.
Due giorni di prese in giro da parte di Regione, Provincia e Prefettura.
Oggi 4 Agosto gli operai hanno agito radicalmente.
Sono entrati nella loro fabbrica.
Per riprendersela.
Per difendere la dignità del lavoro che gli è stato rubato.
Ora 4 di loro sono su una gru.
C’è chi minaccia di buttarsi giù.
Questo è un appello per tutti coloro che credono nel valore e nella
dignità di chi vive e affronta le vere difficoltà della vita.
Portate la vostra solidarietà al presidio permanente in Via Ribattino 93, davanti alla Innse Presse.

Studenti per la Innse

 

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INNSE: aggiornamento 3 agosto + dossier

Finisce con un (speriamo, momentaneo) nulla di fatto il vertice in prefettura tra FIOM (presenti anche Cremaschi e Rinaldini della segreteria nazionale), prefettura, Regione e RSU della Innse, seguito all’incontro in Regione. Domattina (4 agosto) riprenderanno i lavori di smantellamento dell’officina, è pertanto convocato un presidio dalle h 8 davanti alla Innse in via Rubattino, è importante una numerosa presenza ai cancelli della fabbrica.

Pubblichiamo frattanto il dossier degli "studenti per la innse" aggiornato al 31 luglio: DOSSIER 31 LUGLIO.pdf

Copertina:

copertina del dossier innse

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L’estate è calda… vedremo l’autunno!

Pensieri sull’anno passato, sperando possano essere utili per quello venturo e siano comunque un buono spunto di riflessione e dibattito: riflessioni estive.pdf

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SGOMBERATA L’INNSE

Ieri domenica 2 agosto le forze dell’ordine sono intervenute a sorpresa alla innse di via Rubattino, mettendo alla porta gli operai presenti al presidio e consentendo l’ingresso alla squadra che doveva smontare i macchinari.

CRONACA per mail

DOMENICA 2 La giornata: ore 8 ps e cc sgomberano il presidio degli operai (niente esercito) e li cacciano in strada; contemporaneamente una quarantina di "manovali" fanno il loro ingresso nel capannone e cominciano a smontare i macchinari.
ore 9: si arriva in tanti (un centinaio) si fa pressione ma nn c’è niente da fare c’era veramente un sacco di ps e cc, poi si va in tangenziale: risultato 3 cariche di alleggerimento.
poi il presiodio continua fuori dalla fabbrica fino a sera sotto al sole in via rubattino.
la situazione attuale: è stata concessa la "sospensione" dei lavori di smantellamento dei macchinari da stasera alle 18:30 a domani mattina. inoltre domani c’è un incontro in regione per ottenere che si rispetti quanto detto in precedenza circa l’impegno da parte della regione a continure a cercare una soluzione al caso innse.
il presidio continua anche stanotte in via rubattino, che al momento resta chiusa al traffico.
le prospettive: plumbee. formigoni se ne è appena uscito al tg3 dicendo che la regione ha fatto tutto quello che poteva. inoltre se gli smantellano i macchinari, anche se nn tutti, sarà sempre più improbabile che si trovi un acquirente disposto a rilevare la fabbrica.
domani è davvero una giornata importante per la innse e la sua lotta.
noi saremo davanti ai cancelli dalle 7:30 in poi, per tentare di impedire la ripresa dei lavori di smantellamento dell’officina e successivamente andare in regione in corteo (ore 9) per far rimangiare a formigoni le sue parole infami. inutile dirlo: chi c’è, può e se la sente venga!
LUNEDI’ 3: verso le 12 sono ripresi i lavori di smantellamento dei macchinari, via rubattino resta chiusa al traffico e il presidio degli operai continua, in attesa dell’esito dell’incontro che si sta svolgendo adesso in regione.

convocato PRESIDIO CITTADINO per le 17.00 di oggi in via rubattino.
formigoni continua a non farsi vedere in giro.
domani a milano ci saranno 2 ore di sciopero  generale  nelle fabbriche metalmeccaniche.

Aggiornamenti in tempo reale su  http://lombardia.indymedia.org/node/20620 e sulle pagine locali dei quotidiani online. Questa pagina verrà comunque aggiornata continuamente.

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Comunicato degli operai: http://blogs.myspace.com/index.cfm?fuseaction=blog.view&friendId=442315822&blogId=503491684

COMUNICATO DEGLI "STUDENTI PER LA INNSE" (domenica 2 agosto)

Oggi domenica 2 agosto alle ore 8.30 circa , gli operai della INNSE PRESSE sono stati costretti a tornare a difendere la loro fabbrica dall’ennesimo tentativo di sgombero.

Un’azione che ha colto tutti di sorpresa.

Non molto tempo fa, infatti, non solo è iniziata una fase di tregua estiva, ma giovedì 29  Luglio, all’ultimo incontro del Consiglio Regionale, tutte le parti politiche favorevoli e sfavorevoli alla causa  hanno votato all’unanimità un documento che riporta la volontà e l’impegno  di far tornare la INNSE una fabbrica operativa e in funzione.

Lo sgombero di stamattina giunge, quindi, come un colpo alla schiena.

La polizia ha subito sgomberato il presidio costruito dagli operai; un’azione illegittima poiché, come hanno fatto notare gli operai, il presidio non fa parte del territorio della fabbrica, ma sorge solo accanto ad essa. Poi circa una quarantina di lavoratori sono entrati su incarico della forza pubblica all’interno della INNSE per smontare tre macchinari, in teoria destinati alla vendita.

 Nel frattempo, davanti alla fabbrica un centinaio di persone si sono radunate davanti ai cancelli per portare sostegno alle richieste avanzate dagli operai.

Tuttavia, disattesa la speranza di poter tornare nel proprio presidio, e di poter controllare lo smontaggio dei macchinari,  gli operai sono passati all’azione.

Insieme a qualche decina di affini si sono spostati verso la seconda entrata della INNSE in via Rubattino.

Passato qualche istante di tensione, il livello si è alzato nel momento in cui operai e sostenitori si sono mossi verso l’uscita della tangenziale. Dopo qualche minuto di blocco, sono partite le manganellate dei poliziotti.

La situazione si è stabilizzata verso l’ora di pranzo. Polizia dentro. Operai fuori.

I quesiti, a questo punto, sono diversi.

Perché nonostante gli accordi presi in Consiglio Regionale si è verificata una tale situazione oggi? Cos’è più forte e ufficiale di tale decisione?

Perché non è stata rispettata la tregua estiva?

Perché gli operai devono subire da mesi interventi aggressivi che spesso generano nella violenza da parte di carabinieri e polizia?

Chi e cosa può scavalcare sistematicamente le decisioni prese in sedi politiche ed ufficiali?
OGGI CHIUNQUE SIA A MILANO VADA A PORTARE IL PROPRIO SOSTEGNO ALLA INNSE.
ALLE 18 CHI PUò SI RECHI ALLA FABBRICA.
studenti per la innse.
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Per scaricare il dossier "Giù le mani dalla Innse" fatto dagli studenti, materiali, informazioni:

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SERATA APOCALITTICA + DOSSIER ANTIRAZZISTA

Se l’immagine è visualizzata male: serata apocalittica.pdf

 

Qui il dossier fatto dagli studenti: DOSSIER_MIGRANTI.pdf 

 

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LIBER* TUTT* SUBITO!

LA REPRESSIONE NON CI FERMA – SOLIDARIETA’ AGLI STUDENTI ARRESTATI  

riflessioni su un anno di movimento studentesco e sugli arresti degli ultimi giorni 

Lunedì 6 luglio, su ordinanza della Procura torinese vengono arrestati, in varie città italiane, 21 studenti, per fatti riguardanti gli scontri al corteo del 19 maggio a Torino contro il G8 University Summit. Di questi studenti (i cui arresti sono stati tutti eseguiti in forma preventiva e non dovuti ai risultati di un processo) 16 finiranno in carcere e 5 ai domiciliari.
Non vogliamo qui fare un bilancio delle giornate di contestazione al G8 U.S., nè ridiscutere i motivi che ci spinsero a scendere in piazza, nè ricordare come l’attuale governo stia reprimendo le  varie espressioni di dissenso, militarizzando le citta` e colpendo chi si oppone all’attuale stato di cose e al modo di (non?) gestire la crisi economica.
Vogliamo invece condividere alcune riflessioni sul significato di quest’ondata repressiva per noi studenti.

Partiamo a monte, dall’importanza che ha avuto (ed ha tutt’ora) il movimento dell’Onda.
In un contesto di crisi e di conseguente esasperazione dei conflitti sociali, l’Onda è stato un movimento nuovo, giovane, partecipatissimo e in grado di guadagnarsi le simpatie di tutti grazie alla sua spontaneità e trasversalità.
L’Onda ha messo in difficoltà gli apparati repressivi sia con la propria imprevedibilità (fatta di cortei improvvisati e blocchi) sia con il dialogo aperto coi cittadini.
L’Onda è stata un movimento che per mesi ha riempito le piazze con migliaia di persone, ridando significato agli spazi pubblici come presidio della vera democrazia e segnando realmente una discontinuità con la deriva razzista, ignorante e autoritaria degli ultimi anni, dando quindi nuova linfa a molte situazioni di resistenza: oltre ai cortei in difesa dell’istruzione pubblica,infatti, gli studenti hanno riempito le mobilitazioni contro le logiche razziste e autoritarie del pacchetto sicurezza, ma anche vertenze legate ai territori, come – restando a Milano – lo sgombero del CSOA Cox18 o i presidi ai cancelli della INNSE. La voglia di partecipare non è insomma rimasta legata al solo ambito universitario.
Forse contavano che il movimento si esaurisse da solo, ma non è stato così, neanche dopo le cariche di marzo alla Sapienza. L’Onda è calata, ma ancora a maggio migliaia di studenti sono scesi in piazza a Torino, stavolta molto più determinati.
Come leggere gli arresti del 6 luglio allora? Arresti, ripetiamo, cautelativi, per reati non certo tanto gravi da giustificare un arresto, come resistenza a pubblico ufficiale.
Secondo noi il Ministero dell’Interno, attraverso le Questure e le Procure, ha voluto dare un segnale POLITICO all’intero movimento studentesco, in vista innanzitutto del G8 a L’Aquila, ma soprattutto dell’autunno prossimo. Il messaggio è chiaro: vi colpiamo quando vogliamo, non tollereremo più che la protesta esca dagli argini che noi abbiamo stabilito.
Per questo crediamo che debbano sentirsi parte in causa tutti gli studenti che quest’anno si sono mobilitati e hanno organizzato e partecipato alle iniziative dell’Onda, esprimendo  solidarietà ai 21 studenti raggiunti da misure cautelari assurde e pretestuose, date le accuse che compaiono negli atti giudiziari. Perché questi insoliti atti repressivi sono una pesante intimidazione che mira a restringere gli spazi di libertà e agibilità di tutti.

Per conto nostro, continueremo a fare autoformazione, controinformazione e ad aprire spazi di confronto e socialità, opponendoci sempre e comunque alla svendita dell’istruzione e della cultura pubbliche e lavorando con tutti quelli che vorranno collaborare. Arrivederci a settembre!

Collettivo di Città Studi 

[ per contatti: retazione@libero.it ]

Qui la locandina:   locandina arresti.pdf

 

Per aggiornamenti e approfondimenti:

http://www.uniriot.org/uniriotII/ , http://www.uninversi.org , http://petizionearrestig8.noblogs.org/

 

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ComunicAzione + Apertura Ciclofficina Ruota Libera

Alcune foto di quest’anno:

striscione contro il G8 university summit, striscione in solidarietà ai migranti respinti in mare (volantino: volantino antirazzista.pdf ), murales in via celoria (volantino: VOLANTINO_CANE.pdf )

           

Per altre immagini: http://www.flickr.com/photos/cittastudi/

Segnaliamo inoltre che il 5 giugno, dopo lavori di ampliamento e sistemazione ha riaperto ad agraria la Ciclofficina Ruota Libera, spazio autogestito dagli studenti di Città Studi con la passione della bici. La ciclofficina è aperta tutti i venerdì pomeriggio e offre un aiuto all’autoriparazione del proprio veicolo in un’ottica di trasmissione delle competenze secondo il motto "lo vedi, lo fai, lo insegni".

maggiori informazioni:    http://ciclofficinaruotalibera.wordpress.com/

 

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