sul movimento


Premetto che non ho partecipato all’assemblea del ventisei per motivi di salute e dunque mi mancano gli ultimi aggiornamenti dal movimento.

Vorrei sapere cosa ne pensa il Movimento (cioè noi) di come sta agendo. Nel senso…
Siamo soddisfatti di come si sta evolvendo la cosa?
Ci piace vedere quanti pezzi stiamo perdendo in giro?
Siamo rassicurati dal fatto che la situazione non è migliorata per niente in questo mese e mezzo ma perdiamo consensi inesorabilmente?

Perdonatemi la retorica…ma credo che le risposte siano abbastanza ovvie…

A questo punto non è che a qualcuno potrebbe venire in mente che potremmo smetterla di muoverci senza una direzione con una fretta folle ma fermarci per un momento, sederci attorno a qualcosa e discutere sul serio su come riempire di contenuti questo movimento?
Io davvero ne ho piene le palle di fare assemblee in cui si tirano fuori mille mila cose (sempre le stesse) ma poi non si scava, non si approfondisce nulla. Le uniche cose su cui si discute alle assemblee è di cosa organizzare per “farci vedere” (parole chiave) e di quando fare le assemblee successive…sono molto scettico sul fatto che un movimento possa durare senza delle idee alla base…

Anche la questione dell’occupazione la vedo un po’ così, che senso ha metterci a fare atti di forza senza sapere cosa vogliamo ottenere con questi? Non siamo più al liceo…non abbiamo tempo per metterci giocare ai sessantottini…

Noi dobbiamo combattere per un’università nuova, non per tornare all’università post sessantotto!

buonanotte

guglielmo

  1. #1 di Federico il 1 Dicembre 2008 - 22:44

    Non ho capito, la legge 126 che taglia 2,5 G€ (rispetto ai 1441,5 M€ della 133, diminuiti di 354 reintegrati, pare, dal DL 180) ce la dimentichiamo o non riteniamo utile citarla?

  2. #2 di m il 1 Dicembre 2008 - 19:56

    allora, oggi abbiamo discusso un po’, c’eravamo sia noi cittastudi statale sia
    los ingegneros, si è detto in soldoni: torniamo all’origine della praotesta,
    cioè agli obiettivi chiari e concreti che hanno portato in piazza e nelle
    assemblee migliaia di persone che poi non si sono più viste appena abbiamo
    cominciato a farci seghe mentali sull’autoriforma e sull’allargare la lotta.
    con considerazione personale (mi pare abbastanza condivisa): è ovvio che
    restiamo un movimento culturale e sociale che vuole interessarsi in toto della
    società, quindi ok autoriforma, ok parlare di privatizzazione dei servizi,
    migranti, tav e qunat’altro, però se organizziamo cortei e blocchi deve essere
    su qualcosa di concreto e che sia abbastanza condiviso da avere buoni numeri.
    inutile fare assemblee su questo e quello se siamo in 10, molto più utile
    occupare in 1000 per ragioni “base” e all’interno dell’occupazione organizzarsi
    per parlare anche di altro. io la vedo così, per ottenere obiettivi concreti
    bisogna limitarsi un po’ alle cose condivise e mettere il resto come
    complementare. io stavolta voglio che vinciamo e riusciamo ad ottenere
    qualcosa, un sogno resta tale anche quando comincia ad avverarsi.

    gli obiettivi chiari e concreti che ci siamo detti oggi sono:
    -abrogazione della 133 per l’univ. (tagli, blocco turn-over, privatizzazione)
    -più sldi per diritto allo studio (sostegno alle fasce con reddito basso:
    alloggi, borse di studio, reddito sociale; servizi e strutture; no numeri
    chiusi alle specialistiche dove vi siano questioni economiche e non pratiche
    per metterli; didattica di qualità, si fottano docenti e sedi univ. inadeguate)
    -più soldi per un ricerca libera (=no privati) e di qualità (=no nepotismi,
    basiamoci sul merito), non brevettabilità/commercializzazione delle scoperte
    prodotte
    -redistribuzione sociale (ma la parola non piaceva) dei soldi, ovvero: critica
    complessiva della finanziaria, perchè devono rimetterci le fasce deboli in
    favore di alitalia, banche, etc? (–> collegamento coi lavoratori). questo
    punto è stato un po’ controverso.

    poi si è detto di lavorare di brutto su questo per il 12, fare una giornata di
    blocchi seri coinvolgendo gli altri poli universitari.
    fare anche iniziative di avvicinamento prima, ad es. secondo me un’occupazione
    serale (di cui oggi poi non abbiamo parlato) ci sta.

    ciao

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