su azione universitaria e neofascismi vari


NOI APRIAMO, VOI CHIUDETE

La lista studentesca neofascista Azione Universitaria, costola universitaria di Alleanza Nazionale, in questi mesi sta facendo campagna elettorale nella nostra università riproponendo le deliranti e demagogiche politiche securitarie del loro partito di riferimento.

Solo la costante presenza di agenti della Digos e della Celere in tenuta antisommossa garantisce loro ovunque l’agibilità politica anche se subiscono regolarmente la dura contestazione politica degli studenti universitari.

Questo è quanto è accaduto anche martedì 10 marzo in via Celoria, quando molti di noi hanno contestato la loro presenza. Vogliamo sottolineare che la nostra contestazione non è un boicottaggio elettorale di AU, bensì è diretta contro i contenuti di cui si fa portatrice. Contenuti che riflettono le politiche del governo in ambito universitario: nel corso dell’autunno AU ha infatti sistematicamente difeso i tagli all’istruzione e l’operato della Gelmini, schierandosi di fatto a favore dello smantellamento dell’università pubblica. Oggi basa la propria propaganda elettorale esclusivamente su una presunta mancanza di sicurezza nell’università, ignorando ben più gravi problemi.

La proposta di AU di installare dei tornelli per regolare gli ingressi in Ateneo va di pari passo con la frequente presenza della polizia e con una sempre crescente militarizzazione della vita civile.

Noi sosteniamo

che i soldi andrebbero usati per garantire il diritto allo studio anziché per questi inutili provvedimenti

che l’università è pubblica e chiunque deve potervi accedere liberamente

quella che vogliamo è un’università aperta alla società e centro della vita culturale di una città, non un semplice esamificio chiuso ed autoreferenziale.

Per questo protestiamo contro i tagli, per questo abbiamo proposto (senza causare un solo euro di danni) e riproporremo momenti di apertura serale delle nostre sedi.

La vita negli Atenei rischia di riflettere il clima autoritario e di continuo allarme sociale del Paese, alimentato da una politica che basa il proprio consenso sulla diffusione e strumentalizzazione di sentimenti di insicurezza.

Il risultato sono i militari nelle città (inutili quanto simbolici), le ronde della Lega e dei gruppuscoli dell’estrema destra, le sfilate di fascisti scortate dalla Celere, l’apertura di “covi” neri (come Cuore Nero a Milano e la SkinHouse a Bollate) e la repressione di chi vi si oppone, come dimostrano le cariche e gli arresti a Bergamo e nell’università di Torino.

Lunedì 16 marzo è il sesto anniversario della morte di Dax, militante ucciso dai fascisti in Ticinese.

-LUNEDI’ 16 MARZO ORE 13:00: sound system all’ovale di Bovisa

                                              ORE 14:30: assemblea studentesca

 

coord. Città Studi:- cittastudi.noblogs.org

studenti del politecnico in mobilitazione:- polimob@indivia.net

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