Sabato 8 agosto
Dopo l’ennesima giornata di stallo gli equilibri pare si stiano finalmente spostando dalla parte degli operai (!): Rinaldini (segretario nazionale fiom) nel pomeriggio ha finalmente incontrato il prefetto, il quale ha presentato un terzo compratore che sarebbe disposto a rilevare area e macchinari. L’accordo, a sentire il prefetto, si potrebbe fare nel giro di 48 ore (e risulterebbe così inutile la tregua di 40 gg che pare abbia offerto sempre al medesimo incontro lo stesso prefetto). Il prefetto garantisce per la serieta’ di questo compratore, di cui resta per ora ignota l’identità, ma per ora di scritto non c’è nulla.
Dopo aver parlato con gli operai sulla gru (che adesso possono comunicare con l’esterno) Rinaldini ha fatto sapere che hanno deciso di non scendere e di continuare la loro lotta estenuante fino alla fine, fino a quando non ci sarà un accordo scritto.
A sentire Rinaldini lunedì dovrebbe essere una giornata decisiva, addirittura potrebbe chiudersi la questione.
Dalla gru, Enzo, Fabio, Massimo, Luigi e Roberto resistono!
un saluto da una milano sempre più deserta ma che resisiste
p.s: allestito al presidio un punto bici, ha funzionato alla grande ridando vita anche alla bici della innse, hanno partecipato un sacco di presidianti
Domenica 9 agosto
I "gruisti" restano sul carroponte, si attende la giornata di lunedi’ in cui secondo il prefetto si potrebbe arrivare direttamente alla conclusione, grazie a un gruppo bresciano disposto a rilevare e rilanciare la Innse. Lunedi’ sono infatti previste per tutta la giornata trattative in prefettura tra la proprieta’, l’immobiliare e il nuoo compratore. Uno dei punti fermi degli operai e’ di essere riassunti tutti e 49 e che neanche le macchine gia’ vendute vengano portate via, in quanto importanti nei processi produttivi.
Intanto arriva solidarieta’ anche dai gruppi di lega e udc del Consiglio di Zona 3, che richiedono l’utilizzo del fondo anticrisi (18000 euro) a favore delle famiglie degli operai. Solidarieta’ anche dall’UGL (sindacato di destra) della polizia. Siamo al ridicolo? Di sicuro il caso innse e’ davvero esploso a livello nazionale e sara’ d’esempio per tutte le situazioni analoghe.
Lunedi’ 10 agosto
Ormai sembra una partita di pallone, anche se la posta in gioco sappiamo tutti quanto è alta, concretamente, simbolicamente e quindi politicamente.
Fischio d’inizio: si comincia in mattinata quando il nuovo compratore (pare proprio sia il gruppo Camozzi di brescia) incontra Genta per trattare la cessione della fabbrica; la trattativa ad un certo punto viene sospesa parchè pare non ci sia un accordo sul prezzo, che ovviamente Genta pompa. Arriva la voce agli operai e il clima fino ad allora fiducioso (ci si crede ma mai troppo, gli avversari fanno sempre paura) del presidio si fa subito teso. Arriva la digos, dice che la trattativa non è saltata ma è solo sospesa,di stare calmi e non fare cazzate: l’acquirente sta trattando con Aedes per incontrarsi poi nuovamente con Genta e solo dopo col sindacato. Arriva anche Rinaldini a placare gli animi, passano le ore, alla fine la questione è questa: dopo aver incontrato Aedes arriva l’accordo con Genta ma non con Aedes (solita situazione ingarbugliata da Innse), in quanto il compratore pare voglia comprare ad Aedes anche l’area circostante la Innse. Quindi si va ai tempi supplementari e le bottiglie di vino che oggi -stranamente!- continuavano ad arrivare al presidio restano chiuse. Domattina alle 9 prosegue la trattativa, nel pomeriggio ci sarà l’incontro coi sindacati.
Una postilla: i fasci tentantano la loro solita sporca manovra populista: la notte di giovedì sotto al ponte della tangenziale (ben lontano dal presidio)avevano messo uno striscione di solidarietà agli operai (ovviamente italiani) della innse firmato fn. Oggi hanno replicato a torino, ma non ce n’è: gli operai hanno risposto esponendo al presidio uno striscione che recita: "SICURAMENTE ANTIFASCIST* E ANTIRAZZIST* Partigiani in Ogni Quartiere" -grandi!-
Martedi’ 11 agosto
Dopo la settima notte sospesi per i gruisti, riprendono le trattative in prefettura tra il gruppo Camozzi di Brescia (unico compratore serio rimasto), Genta, Aedes, i sindacati e le istituzioni. In particolare Camozzi, trovato un accordo con Genta sul prezzo dei macchinari, richiede ad Aedes di poter comprare un terreno piu’ grande di quello del solo capanone Innse per poter manovrare le merci. I sindacati saranno convocati in prefettura una volta risolte le questioni tra proprieta’ e acquirente. I manager del gruppo Camozzi fanno sapere che se la trattativa non sara’ chiusa n serata, si tireranno indietro.
L’esempio della Innse e’ contagioso: a Roma i sette dipendenti della Cim Marcellina si sono arrampicati sui silos dichiarando che non scenderanno finche’ la propria fabbrica non sara’ riaperta. Sono stati raggiunti da una delegazione della Innse in solidarieta’ e hanno parlato al telefono coi gruisti in diretta su radiopop. I gruisti hanno dichiarato che le vecchie forme di lotta come lo sciopero non bastano piu’, bisogna trovarne di nuove.
Rinviata intanto a data da destinarsi la causa intentata da Aedes contro Genta per debiti (3 milioni di euro) relativi all’affitto dell’area.
Nel pomeriggio, ottenuta la proposta, il sindacato (Fiom) di concerto con gli operai sulla gru e quelli presenti al presidio, elabora una controproposta che riguarda in particolare il riavvio dell’attivita’ lavorativa e l’uso degli ammortizzatori sociali. Alle mogli dei 5 gruisti e’ permesso di entrare in fabbrica a sincerarsi delle condizioni dei loro coniugi e salutarli.
Le trattative in prefettura continuano per tutta la serata, gli operai sulla gru non scenderanno finche’ non ci sara’ un accordo scritto soddisfaente.
… info e aggiornamenti: indymedia lombardia, quotidiani locali online, http://cittastudi.noblogs.org/category/innse, http://www.myspace.com/presidioinnse…