NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO! – CORTEO 9 OTTOBRE


UNIVERSITA’ IN CRISI 

 

I tagli ai finanziamenti degli atenei pubblici ed il blocco del turn-over dei docenti previsti dal governo con la Legge 133 dell’agosto 2008, malgrado le mobilitazioni studentesche dell’anno scorso, non sono ancora stati revocati. Già da quest’anno se ne sentono gli effetti: organici ridotti, corsi che chiudono, dottorati, tutorati e borse di studio in diminuzione. Si trova una situazione simile nelle scuole, peggiorata oltretutto con la non-riassunzione dei precari e la chiusura – a Milano – delle scuole civiche, tra cui il serale Gandhi: l’ennesimo attacco ad un’idea di istruzione pubblica garantita a tutti.

E questo è nulla rispetto a quello che succederà l’anno prossimo, se i tagli previsti saranno confermati: la CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), che certo non si è mai distinta per un’opposizione intransigente alle politiche ministeriali, ha già votato una mozione in cui afferma l’assoluta insostenibilità dei tagli previsti per il 2010 e il 2011, di dimensioni tali da rendere del tutto ingestibili gli atenei statali e non statali, con conseguenze irreparabili per la formazione e la ricerca (25 giugno 2009) e una in cui dichiara che mantenere quei tagli significherebbe provocare il crollo di buona parte del sistema universitario a cominciare dal 2010” (24 settembre 2009). Se lo dicono loro…

La crisi, insomma, la stiamo ancora pagando, così come la stanno pagando i precari ed i lavoratori di ogni categoria: in Lombardia centinaia di aziende più o meno in difficoltà scelgono la strada delle chiusure, delle delocalizzazioni e dei licenziamenti di massa.

Contro questa politica di totale disinteresse per le sorti dei lavoratori e dei ceti più deboli, avvallata dalle istituzioni e da alcune sigle sindacali, la Fiom indice per venerdì 9 ottobre uno sciopero nazionale dei metalmeccanici con cortei nelle principali città.

Forti dell’esperienza di sostegno alla lotta vittoriosa degli operai della Innse, anche noi scenderemo in piazza come universitari perché individuiamo la stessa logica, quella del profitto e della speculazione, dietro le politiche in atto sull’università e sul lavoro.

 

In particolare chiediamo:

>> l’abrogazione degli articoli della legge 133 riguardanti i tagli al FFO (Fondo per il Finanziamento Ordinario), il blocco di fatto del turn-over per quanto riguarda personale tecnico e docente e la possibilità di privatizzare gli atenei.

>> più soldi per il diritto allo studio, in particolare per il sostegno alle fasce con reddito basso: chiediamo alloggi alla portata di tutti, borse di studio più significative e l’istituzione di un reddito sociale garantito.

>> il diritto a una ricerca pubblica, libera e di qualità, esente dal ricatto dei finanziamenti privati e della precarietà dei contratti.

>> un impiego del denaro pubblico volto a evitare che siano le fasce deboli a pagare la crisi, attraverso un’inversione di tendenza rispetto ai licenziamenti di massa ed alle politiche di privatizzazione e di dismissione dei servizi fondamentali, come acqua, istruzione, mobilità, ammortizzatori sociali, che devono invece essere garantiti.

 

VENERDI’ 9 OTTOBRE h 8.30 PIAZZA LEONARDO DA VINCI: CONCENTRAMENTO DI CITTA’ STUDI PER UNIRSI ALLO SPEZZONE STUDENTESCO

COLLETTIVO CITTA’ STUDI

http://cittastudi.noblogs.org

retazione@libero.it

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Volantino fronte-retro: volantino_09.pdf .

Locandina: manifesto_9_ottobre.pdf .

 

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