Immediata azione di risposta del presidio di studenti e lavoratori all’esito del CdA del politecnico, che rimanda a luglio la chiusura della mensa universitaria di via Golgi 20 senza impegnarsi in alcun modo a trovare una soluzione per evitarla. Dopo l’occupazione del rettorato del Politecnico (durata dalle 18:30 alle 21:30 circa), la mobilitazione non si ferma.
Prossima riunione del comitato di lotta "giù le mani dalla mensa" (studenti e lavoratori): giovedì 26/11, h 15, in mensa.
Riportiamo sotto il comunicato sulla giornata di oggi, qui in formato pdf. Galleria fotografica invece qui.
LA TERZA UNIVERSITA’ PIU’ “VIRTUOSA” D’ITALIA CHIUDE LA MENSA:
PER FAR QUADRARE I BILANCI SI TAGLIA IL DIRITTO ALLO STUDIO
STUDENTI E LAVORATORI OCCUPANO IL RETTORATO DEL POLITECNICO
Si è tenuto oggi fuori dal CdA del Politecnico il presidio degli studenti di Città studi (dell’università Statale e del Politecnico), dei lavoratori della mensa universitaria di via Golgi e dei sindacati RdB e Sdl contro la chiusura della mensa stessa.
La chiusura è stata decisa unilateralmente dal politecnico (che possiede la mensa) e mai comunicata pubblicamente.
Una delegazione del presidio è entrata in CdA ed ha letto una lettera, in cui si rivendica il valore sociale della mensa, in termini di diritto allo studio e come occasione di socialità. Parallelamente si è posto il problema degli attuali 40 lavoratori della mensa, per i quali la chiusura significherebbe la perdita di ogni certezza sul proprio futuro lavorativo.
Queste le nostre richieste e, di seguito, le loro risposte:
· La revoca totale della chiusura della mensa. Non è stata accolta ed è stata stabilita la proroga della chiusura al 31 Luglio, anziché al 31 Dicembre come precedentemente stabilito nel CdA del 29 Settembre. Dato lo sviluppo delle mobilitazioni del Comitato Giù le mani dalla mensa hanno dovuto prendere questo provvedimento per non dover affrontare la chiusura nel pieno dell’anno accademico ma durante l’estate quando l’attenzione è sicuramente più bassa. Questo non è accettabile perchè la chiusura definitiva è soltanto posticipata.
· Il Politecnico riconosca il valore e l’importanza del servizio. Questo non è stato dichiarato dal Politecnico che ha anzi provveduto a sminuirne il valore. Il cambiamento definito come “decisamente migliorativo del servizio offerto agli studenti, al personale amministrativo e ai docenti” consiste nel potenziamento di un bar e 100 posti in più alla mensa della Casa dello studente, oltretutto senza definirne alcuna tempistica e modalità, e sbandierando “ben 50 bar convenzionati” di cui solo 15 presenti in zona città studi. Questo non permette né di sostituire i 624 posti della mensa attuale, né di rimpiazzare lo spazio di socialità che ora rappresenta. I numeri su cui si basa questa decisione sono unicamente quelli riferiti a chi, del Politecnico, beneficia della borsa di studio che viene in ogni caso danneggiato.
· Il CdA coivolga tutti gli altri membri interessati: Regione e Università degli Studi di Milano. La richiesta è stata completamente trascurata: “il CdA confida che l’Uni Mi voglia attuare un piano di ristrutturazione del servizio di ristorazione del Polo di Città studi.” Non effettuando nessun intervento reale di coinvolgimento di questi enti il Politecnico di fatto se ne lava le mani delegando le responsabilità alla Statale rigurado le altre possibili soluzioni e chiamandosi fuori dalla causa. In questo modo negano la possibilità di costruire un progetto alternativo per una mensa “Inter-facoltà”. Non solo quindi negano il servizio agli studenti e lavoratori del Politecnico ma dimostrano anche il totale disinteresse per l’utenza che in questo anno accede allo stabile di loro proprietà.
Il documento uscito dal CdA disattende completamente le richieste avanzate dal comitato “giù le mani dalla mensa” e non prevede iniziative concrete al di fuori di una proroga di sette mesi della chiusura (ora prevista per il 31 luglio). Dichiara inoltre il falso poiché afferma che la proproga della chiusura è stata chiesta dal comitato.
Di fronte a un tale risultato, il presidio ha deciso di occupare immediatamente l’aula magna del politecnico in cui si era svolto il CdA. Si è svolta un’assemblea del comitato di lotta insieme ai sindacati che rappresentano i lavoratori, al termine della quale si ribadisce che:
la mensa di via Golgi significa diritto allo studio, diritto al lavoro e per questo non deve chiudere.
Di fronte a questa risposta del Politecnico il comitato ha deciso, in assemblea occupata, di continuare ad oltranza le proteste e le mobilitazioni.
Comitato Giù le mani dalla mensa
dall’assemblea nel rettorato occupato