Mentre l’assemblea di Città Studi si riuniva per organizzare le prossime iniziative dopo l’occupazione di fisica e nel resto d’Italia ed Europa gli studenti si mobilitano per il diritto all’istruzione e i diritti sul lavoro, a Milano gli studenti di Scienze Politiche dopo una partecipata assemblea si muovono in corteo fino al rettorato della Statale, ribadendo la necessità di continuare le mobilitazioni fino al ritiro del ddl Gelmini e al ripristino dei fondi per l’università pubblica. Si moltiplicano le iniziative nei poli universitari milanesi!!
Qui la guida alla riforma del collettivo FuoriControllo di Sci_Pol, sotto la cronaca della giornata.
ASSEMBLEA GENERALE, CORTEO E PRESIDIO AL RETTORATO
Oggi alle 12.30 più di 150 persone tra studenti, lavoratori e ricercatori della Facoltà di Scienze Politiche di Milano si sono riuniti in Assemblea Generale per discutere dei tagli all’università e del Ddl Gelmini.
Tutti hanno smascherato le menzogne del Governo; dietro al “merito” e alla “lotta al baronato” si cela il rafforzamento della corporazione docente, l’indebitamento degli studenti attraverso i “prestiti d’onore”, gli interessi di Confindustria e la precarizzazione della ricerca.
Al di là delle differenze delle componenti dell’Assemblea, tutti hanno dichiarato la volontà e la necessità di non aspettare passivamente la fine della sessione di bilancio e l’approvazione del Ddl a dicembre.
E’ il momento di intensificare e organizzare le proteste affinché la “riforma” venga ritirata e i tagli cancellati senza scendere a compromessi: finanziamenti in cambio dell’approvazione del Ddl, qualche concorso per associati o improbabili azioni di un’opposizione parlamentare che quando era al governo ha partecipato alla distruzione dell’istruzione pubblica.
Al termine dell’assemblea gli studenti si sono riversati nelle strade formando un corteo selvaggio diretto al Rettorato dell’università Statale.
Il Rettore che, in qualità di presidente della Crui, si è venduto a confindustria e Governo, si è barricato all’interno del rettorato rifiutandosi di confrontarsi con gli studenti.
Domani in occasione del Consiglio di Facoltà aperto si capirà se i professori e il preside prenderanno finalmente posizione e se si schiereranno con gli studenti e i lavoratori oppure con il Rettore.
Gli studenti si sono poi dati appuntamento per un’altra assemblea, lunedì 25 ottobre, per riprendere le mobilitazioni nella Facoltà di Scienze Politiche.
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