APPROVATO IL DDL, RIVOLTA NELLE UNIVERSITÀ


*NEWS 2/12 >> IL VOTO DEFINITIVO AL SENATO SUL DDL GELMINI (qui il testo con gli emendamenti passato alla camera, qui il volantone del collettivo cittàstudi) SLITTA A DOPO IL VOTO DI FIDUCIA DEL 14 DICEMBRE… STIAMO VINCENDO!! MOLTIPLICHIAMO LE INIZIATIVE VERSO IL 14! DIMISSIONI!

Martedì 30 novembre intorno alle 20 la Camera ha dato il suo sì alla riforma Gelmini, nonostante un’ennesima giornata di intense proteste in tutta Italia, proteste nelle quali gli studenti hanno realmente bloccato le città anche a costo di subire le cariche della polizia. Gli studenti di CittàStudi, come deciso collettivamente durante l’assemblea di venerdì 26/11 a fisica dopo l’occupazione del tetto, hanno partecipato alle mobilitazioni di piazza e nelle facoltà di lunedì [vedi anche 1 ],  all’occupazione della facoltà di scienze politiche ed al corteo selvaggio universitario partito proprio da scienze politiche che ha bloccato il centro città per tutta la mattina del 30 [rassegna stampa], al corteo serale in corso di porta venezia appena saputo dell’approvazione. Restano occupate la sede di via Mercalli di unimi (assemblea l’1/12 h 16) e l’accademia di Brera.

Volantino distribuito in corteo dagli universitari “SOTTO LA BANCA LO STUDENTE CREPA”: gelmini 30-11 .

Video: il corteo universitario agli uffici Cidis per il diritto allo studio.

Dopo il passaggio alla camera la palla passa al Senato per l’approvazione definitiva, che sembra scontata a meno che non vengano rimessi gioco i fondi da stanziare nella finanziaria o il governo sia sfiduciato. Diciamo comunque da subito né le lotte sui nodi del ddl, né quelle per un’università davvero diversa che da anni portiamo avanti con iniziative di autoformazione e di lotta, si fermeranno. Con l’entrata in vigore della “riforma” Gelmini, infatti, si sposterebbero su ciascun ateneo le vertenze legate a governance e precariato, mentre restano su base nazionale la questione dei finanziamenti e le questioni legate a diritto allo studio e “merito” (è infatti tutto in delega al governo). Né ci stancheremo di ribadire la nostra contrarietà al modello di università dettato dal processo di Bologna, al servizio del mercato, della produzione, dell’immobilismo sociale, che non può essere l’università dei giovani e degli studenti.

Per fare il punto della situazione e discutere insieme le prossime mobilitazioni proponiamo a tutti gli studenti e i collettivi in mobilitazione degli atenei milanesi di vederci

giovedì 2 dicembre h 17:30 a fisica (via Celoria 16, CittàStudi) in aula D


Alle 16, sempre in aula D, ci sarà invece un’assemblea con alcuni docenti e ricercatori su “UNIVERSITÀ & LAVORO: come cambiano ricerca e didattica quando cambia il mondo produttivo”:

*E. del Giudice (ric. INFN milano): ricerca universitaria e mondo produttivo

*M. Pignanelli (ex preside di scienze MFN): l’esempio di fisica e della facoltà di scienze e i rapporti con Assolombarda (la Confindustria locale)

*N. Ludwig (ric. a fisica): didattica tra 3+2 ed esigenze aziendali

*dibattito studentesco: la riforma Gelmini e confindustria, università italiana nel panorama europeo del Bologna Process

Locandina dell’iniziativa: assemblea2_12_2010

I commenti sono stati disattivati.