16/10 @ Fisica – Fermiamo il delirio!


Martedì 16 ottobre al dip. di fisica della Statale di Milano erano attesi alcuni rappresentanti (tra cui Oscar Giannino) di “fermiamo il declino“, think tank ultra-liberista che propaganda la privatizzazione e messa a mercato di tutti i servizi essenziali, come ad esempio sanità e istruzione. Invitati da alcuni rappresentanti di liste religiose e di destra a parlare proprio dei problemi dell’università (o meglio a proporre il loro modello “americano” di istruzione superiore, fatto di privatizzazioni ed esclusione sociale), l’incontro di oggi si inserisce in realtà in una serie di eventi di presentazione del loro movimento lanciato verso le prossime elezioni. Gli studenti di fisica non hanno gradito questa passerella elettorale in un dipartimento che si era distinto con numerose mobilitazioni e occupazioni durante la lotta contro la riforma Gelmini, riforma che “fermiamo il declino” approva e vorrebbe spingere alle estreme conseguenze. Nonostante il poco preavviso, con un presidio e un volantinaggio organizzati dagli studenti di “Corrente Alternativa” è stato ribadito che certe logiche non trovano appoggio in università, mentre i pochi partecipanti (una 50ina di cui molti esterni, in aula prenotata da oltre 350posti, con forfait di Giannino) tenevano la conferenza a porte chiuse. Riportiamo sotto il volantino distribuito e qualche foto dell’iniziativa.

          

       

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“Ridare alla scuola e all’università il ruolo, perso da tempo, di volani dell’emancipazione socio-economica delle nuove generazioni. Non si tratta di spendere di meno, occorre anzi trovare le risorse per spendere di più in educazione e ricerca. Però, prima di aggiungere benzina nel motore di una macchina che non funziona, occorre farla funzionare bene. Questo significa spendere meglio e più efficacemente le risorse già disponibili. Vanno pertanto introdotti cambiamenti sistemici: la concorrenza fra istituzioni scolastiche e la selezione meritocratica di docenti e studenti devono trasformarsi nelle linee guida di un rinnovato sistema educativo. Va abolito il valore legale del titolo di studio.”
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…sono parole tratte dalle 10 proposte che si leggono sul sito internet Fermare il Declino, movimento ultraliberista, di cui Michele Boldrin e Oscar Giannino sono promotori.
Questo si propone di mettere al centro dello sviluppo della Ricerca la meritocrazia, lo stimolo al miglioramento, il miglior utilizzo dei fondi, la competizione.
Per quanto alcuni tra questi obiettivi siano condivisibili, non concordiamo nella maniera più assoluta con il modello di sviluppo da questi delineato nè con le soluzioni da loro proposte.
Il modello americano ultraliberista che perseguono non garantisce le stesse possibilità istruttive a tutte le classi sociali; infatti, lo sviluppo della competizione tramite l’introduzione di privati, e la progressiva esclusione dello Stato, all’interno dell’apparato universitario, vede come prima conseguenza la crescita del divario tra le possibilità di studio in base al reddito.
E’ noto a tutti che qualsiasi università privata costa in media 3 o 4 volte in più rispetto a quella pubblica, senza garantire automaticamente un migliore percorso formativo.
Vogliamo inoltre che l’università sia indipendente dai finanziamenti privati, in modo che essi non interferiscano con la Ricerca di base propria degli atenei. Non siamo contrari ai finanziamenti privati in sé, ma pensiamo che nel caso in cui tali finanziamenti fossero necessari alla sopravvivenza dell’università, essi potrebbero porre dei vincoli all’attività di Ricerca. Questo non sarebbe fare del bene a un patrimonio comune.
Riguardo la competitività in università, oltretutto, pensiamo che essa sia dannosa per una corretta collaborazione tra gli istituti.
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Ricordiamo inoltre che gli studenti e i ricercatori di Fisica della Statale sono stati negli anni passati tra i più attivi nella lotta contro la riforma Gelmini. Con continuità proseguiamo a protestare contro le idee che promuovono tale abbattimento dell’Università pubblica, che ritroviamo nelle proposte di Fermare il Declino.
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Vogliamo far presente che la maggior parte delle persone che stanno in questo Dipartimento non si sentono minimamente rappresentate da Oscar Giannino e il suo movimento.
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Infine, non pensiamo che un dipartimento universitario sia luogo deputato alla propaganda politica, ai fini elettorali, di qualsivoglia formazione, e vi invitiamo a riflettere sull’indipendenza reale delle liste promotrici dell’evento.

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FERMIAMO IL DELIRIO

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Corrente  Alternativa – Fisica

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  1. #1 di cittaztudi il 23 Ottobre 2012 - 01:18

    ciao carlo. intanto una premessa: questo è il blog di un collettivo studentesco di cittàstudi, è un blog politico e pertanto dichiaratamente parziale. non ha niente a che fare con CA, a parte che capita che le persone si conoscano e, a volte, i punti di vista coincidano… ed esprimere un punto di vista in un contesto apertamente di parte, è molto più onesto che dire che è super-partes un incontro in cui si presenta un’idea ben precisa di università e di modello economico. e un CV può essere “illustre”, ma altrettanto di parte – sia a destra che a sinistra. se porti avanti un certa idea di economia e di società, sei politico (e non c’è niente di male, a priori) anche se non lo dici – se no la politica cos’è?

    seguendo i tuoi punti:

    1) l’articolo dice che l’incontro è stato organizzato ” da alcuni rappresentanti di liste …” , non dalle liste in sé (anche se è stato inizialmente pubblicizzato su una bacheca di lista). è poi un fatto che sul sito di fermare il declino l’incontro fosse inserito nella lista degli eventi di presentazione del movimento (ed è ovvio che vai in università a parlare della tua idea di università e non di altro!), e che siano stati diffusi molti volantini. per cui mi sembra legittimo poter pensare che “parlare di università” non fosse il solo scopo dell’iniziativa.

    2) cento persone in aula A proprio non c’erano, e ti assicuro che le persone passate in atrio che chiedevano dove fosse l’aula A (e quindi non fisici) erano molte più di dieci. non scherziamo. e ti ripeto che molti hanno avuto problemi a entrare a causa delle porte chiuse (per qualsiasi ragione lo fossero) e son dovuti passare da sopra. nessuno ha detto che fosse vietato entrare.

    3) “le foto dell’iniziativa” si intende l’iniziativa in atrio..

    nell’articolo (e tantomeno nel volantino, scritto in precedenza) non si parla di come è andato l’incontro, per cui non se ne può presentare una versione “distorta”. si dà un’interpretazione del senso dell’iniziativa.

    concludo dicendo che io personalmente ho letto molte cose dal sito di fermare il declino per informarmi, e mi sono fatto le opinioni che ho riportato.

    ciao, michele

  2. #2 di Dario Balestri il 23 Ottobre 2012 - 00:55

    Scusate, io sono un rappresentante della lista di CA e non capisco proprio quale sia il problema nel prendere publicamente distanze come lista dal modello di scuola proposto da Giannino, che appare direttamente in contrasto con la visione dell’università che abbiamo espresso da sempre. Anzi, da un punto di vista di coerenza e di presenza in università mi sembra una reazione ovvia da parte nostra, prevedibile, e quasi necessaria.
    Qui ho letto frasi come il fatto che l’università sia di tutti e sul fatto che sia importante il dialogo, però a me pare che come lista non abbiamo fatto altro che aggiungere una voce a questo dialogo, un parere, rappresentando chi ci conosce e da noi si sente e vuole essere rappresentato, e presentando a chi non ci conosce (o a chi voglia avere una controparte in un dialogo) un’alternativa alla visione esposta dagli ospiti. Pare che dato che l’università sia di tutti non possa conseguentemente essere anche nostra! Invece non è così, e noi possiamo e abbiamo il dovere di far sentire anche la nostra voce, assieme alle altre.
    Personalmente non ho potuto partecipare a questa riunione perché a casa ammalato, però ho saputo che la critica non si è fermata a contestazione apriorisitca prima dell’assemblea, ma che c’è stata partecipazione durante da parte di alcuni membri di lista.
    Insomma, a me non sembra che noi abbiamo impedito l’organizzazione dell’assemblea e affossato il dialogo, pratica quasi fascista, ma semplicemente che abbiamo partecipato alle tematiche della discussione, ovviamente importanti (si parla di università), ponendoci in maniera critica rispetto alle soluzioni proposte. E, attenzione, con senso critico: le nostre idee su come dev’essere l’università sono note, lo ripeterò un’altra volta, da sempre. E abbastanza palesemente in disaccordo.

    Vorrei inoltre dare la mia interpretazione dell’ultima frase in grassetto: è riferita al fatto che dato che la maggior parte degli studenti di fisica ci ha votato, ci aspettiamo che la maggior parte degli studenti di fisica sia d’accordo con noi con la visione dell’università, che è (lo so sono noioso) ovviamente antitetica a quella di Boldrin e Giannino. Con quella frase ribadiamo questo, quindi, come penso che chi ci ha scelto come rappresentanti da noi si aspetti. Per questo dico che la nostra reazione è stata banalmente necessaria: è puramente questione di coerenza e onestà.
    Non capisco come un atto quasi dovuto a chi noi rappresentiamo possa essere definito puerile e senza senso.

    Davvero, mi spiace vedere tutte queste reazioni, anche e soprattutto da una persona che dovremmo rappresentare, e sinceramente mi sento molto confuso e spiazzato dalle critiche che ho menzionato, che non prevedevo e che continuo a capire davvero poco …

    Btw, non starei a flooddare qui, se volete possiamo parlarne volentieri di persona in uni!

    P.s.: so di non aver toccato tutte le critiche che sono state mosse all’articolo, ma so altrettanto bene di aver toccato la maggior parte di quelle che coinvolgono CA. Ovviamente se non ho centrato qualche punto o mi sono perso qualcosa … rinnovo l’invito a discuterne di persona! Ci si chiarisce sempre di più, a voce!

    Dario Balestri

  3. #3 di Carlo il 22 Ottobre 2012 - 21:25

    Ciao a tutti, sono uno studente di fisica che ha assistito al dibattito in questione, e mi sembra di dover dire la mia alla luce di quanto accaduto nei giorni recenti.

    Premessa: il fatto che tale articolo sia stato scritto da persone “non direttamente collegate con Corrente Alternativa” (che abbrevierò con CA) e sia finito sul blog di cittàstudi mi rattrista enormemente, per due motivi:
    – se già c’erano ben due membri di CA a partecipare all’incontro (perchè di incontro si trattava, ognuno aveva diritto di parola), figurarsi quanti ce n’erano di quelli che possono aver contribuito alla stesura di questo articolo che, in modo alquanto sospetto (ci sarebbero tutte le ragioni per pensar male, ma evito di farlo) ricalca quanto affermato dalla lista suddetta;
    – quest’articolo è clamorosamente lo specchio dell’opinione di CA, e parziale all’inverosimile.

    Inoltre:
    1) stranamente sia il volantino di CA che voi affermate che l’incontro (anzi, la passerella elettorale) è stato organizzato da una lista religiosa ed una di destra: solo questo dimostra grave disinformazione ed enorme imprecisione, per non dire peggio, infatti all’incontro (lo sa chi c’è stato) Boldrin ha parlato della sua esperienza grazie alla quale ha illustrato il sistema universitario americano e come questo possa o meno adattarsi all’Italia. Ha poi affrontato altre tematiche di tipo economico e in 5 minuti del suo incontro ha espresso i 3 punti fondamentali di Fermare il Declino riguardo l’università. Oltre quei 5 minuti, di politica non s’è sentita nemmeno la puzza. Per non parlare poi della distorsione estrema operata su chi ha organizzato l’incontro: due ragazzi in quanto studenti di Fisica hanno di loro spontanea volontà (niente cavalli di Troia od altre immagini da fantapolitica) invitato il professore suddetto e Giannino (che, detto per inciso, non è potuto intervenire a causa di problemi di salute) a parlare di università, economia e delle loro idee su come risolvere i problemi legati a queste tematiche in quanto persone di un certo calibro (vi invito a guardare il CV di Boldrin, e sfido chiunque a trovarci della politica). Con ciò intendo che l’evento è stato super partes, ma penso che le mie, a questo riguardo, siano solo parole al vento. Inutile dire che sul volantino c’erano i nomi dei due ragazzi in questione, senza che trapelassero minimamente le liste, ma vista l’accuratezza dimostrata nel verificare fonti e fatti…

    2) I 50 partecipanti erano almeno il doppio, gli esterni una decina. Le porte che sicuramente chi ha scritto l’articolo avrà senz’altro tenuto sott’occhio erano socchiuse perchè al prof. Boldrin (pensate!) dava fastidio parlare con sottofondo il brusìo proveniente dall’esterno. Ancora una volta temo sia inutile dire che chiunque voleva entrare è entrato anche a metà incontro, che addirittura s’è protratto oltre l’orario previsto perchè Boldrin s’è dimostrato più che disponibile a rispondere alle domande di noi studenti.

    3) Il poco preavviso era di una settimana, che, per carità, non è tanto, però era comparso su una bacheca in università l’avviso di tale incontro. Che poi nessuno (o molti pochi) le legga, è un altro discorso. Le foto dell’iniziativa sono evidentemente non pervenute, a meno che con tale parola si intenda quanto fatto da CA e non l’incontro, e il motivo è semplice: in aula A nessuno faceva foto.

    Ognuno è più che libero di farsi la sua opinione e di appendere tutti i volantini e striscioni che vuole: d’altro canto è sintomo di chiusura mentale ed ottusità non presentarsi poi ad un’occasione di importante ed interessante discussione -quale è chiaramente stata (chiaramente, dico, per chi ci ha partecipato)- con persone di una certa esperienza e calibro come Boldrin (il CV, differentemente dalle opinioni, è fuori discussione).

    Riguardo ai contenuti del programma di Fermare il Declino, quello che vedo io è un’interpretazione superficiale quanto distorta, ma è una mia opinione. Invito chiunque legga quest’articolo e le mie parole a diffidare sia dell’uno che dell’altro, andare a leggersi qualcosa o vedersi qualche video di Boldrin e Giannino (come ho fatto io) e farsi autonomamente la sua opinione. Per quanto riguarda l’incontro, l’unico modo per sapere qualcosa che abbia la parvenza di vero è chiedere a chi ha partecipato attivamente in modo costruttivo (cioè abbia almeno ascoltato).

    Spero che nei prossimi vostri articoli cerchiate di presentare almeno più di una versione dei fatti, magari qualche domanda a quelli che hanno seguito l’incontro. Sempre che vi interessi fare dell’informazione, ma non voglio pensare male (sebbene questo articolo me lo renderebbe molto facile…).

    Buona giornata e buon lavoro, Carlo.

  4. #4 di cittaztudi il 22 Ottobre 2012 - 10:42

    ciao daniele! ti rispondo per chiarire alcuni punti. intanto il volantino riportato è stato scritto da corrente alternativa, ma l’articolo soprastante no (questo blog non è direttamente collegato a corrente alternativa).
    ti rispondo per quanto riguarda l’articolo. la conferenza è stata effettivamente per lungo tempo a porte chiuse, non nel senso che non si potesse entrare, ma che (forse per non dare mostra dei pochi partecipanti?) erano state chiuse le porte dell’aula A e non si riusciva materialmente a entrare (pensa che dal banchetto in atrio abbiamo dovuto spiegare a un bel po’ di ritardatari come raggiungere le porte di accesso al primo piano).
    un’altra cosa. quello è stato effettivamente un momento di propaganda di un preciso movimento politico: era inserito in un calendario di iniziative per pubblicizzare questo movimento, e ad ora risulta come iniziativa a se stante e non come tappa qui a fisica di un percorso pubblico di dibattito e confronto. direi che le ragioni per “pensare male” ci sono tutte.
    sono il primo favorevole alla politica in università, ma non ad iniziative che fanno da “cavallo di troia” (senza dirlo chiaramente) a partiti ed idee calate dall’alto.
    a presto, michele

  5. #5 di daniele nazzari il 22 Ottobre 2012 - 09:04

    Ciao a tutti, sono uno studente di fisica del terzo anno che ha votato corrente alternativa. Ho alcune critiche nei confronti di questo articolo. In primo luogo ci terrei a precisare che la conferenza non si é svolta a porte chiuse. Chiunque ne sentisse la necessità poteva partecipare anche con interventi critici. Detto questo, ribadendo la mia lontananza da molte delle idee del prof Boldrin e di Oscar Giannino, trovo assolutamente scellerata l’idea che, un semplice dibattito pubblico, possa in qualche modo essere visto come una propaganda ad un certo movimento politico. L’università pubblica é bella perché é di tutti. Mi aspetto quindi che ognuno, a prescindere dalle idee politiche ma non solo, possa, nel rispetto della legge, organizzare dibattiti PUBBLICI per discutere di argomenti inerenti all’università stessa. Una delle frasi conclusive, riportata nel vostro articolo in grassetto, é a mio parere grottesca. Un dibattito pubblico, organizzato da alcune persone, non caratterizza di certo il pensiero della totalità delle persone presenti nel dipartimento. La vostra é una presa di distanza puerile e senza senso. Infine, ci terrei a dire che, a mio avviso, il dissenso nei confronti di certe idee andrebbe manifestato in modo critico. Alle idee bisogna controbattere con altre idee. Non ci si puó lamentare solamente perché qualcuno ha esposto le proprie. Per concludere dico si ad un’università pubblica, aperta allo scambio di idee diverse nel rispetto della legge. Buona giornata a tutti e buono studio.

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