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Io son d’un’altra razza, son bon_barolo…

giovedì 2 febbraio, h 20 @ coa T28 , via dei Transiti 28 – M1 Pasteur

SERATA UNIVERSITARIA – PRESENTAZIONE DEL PROGETTO BON_BAROLO

Cena sociale – Menù milanese

+buon cibo + buon vino + chiacchiere + progetti + socialità+


Com’è che i ristoranti sono pieni e le pance sono vuote?

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Crisi, è la nuova parola magica con cui giustificare tutto: tagli ai servizi pubblici, privatizzazioni (o liberalizzazioni?), chiusure e licenziamenti, cancellazione di diritti..

Anni di riforme e tagli all’FFO (fondo per il finanziamento ordinario) hanno inabissato la già traballante università pubblica, scaricandone sempre di più il costo sui giovani e gli studenti. Per farsene un’idea basti considerare, oltre alla precarietà ormai forzata per chi sceglie la carriera accademica, l’abbassamento della qualità della didattica e la diminuzione dei corsi di laurea a fronte dell’aumento delle rette e del calo nell’erogazione delle borse di studio e di servizi quali mense e alloggi. Anziché tutelare il diritto allo studio, queste politiche puntano ad un’università autoritaria che rifiuta il ruolo di sito di aggregazione e interazione culturale, per rivestirne uno nuovo basato sulle esigenze del mercato del lavoro e su interessi economici e politici.

Parallelamente i diritti sul lavoro vengono ripetutamente attaccati perché “non ce li possiamo permettere” e la gestione autoritaria di parti sempre più ampie delle nostre vite ha il suo culmine nel governo tecnico e nella “dittatura della finanza”, proprio mentre in tutto il mondo i giovani occupano le piazze e mettono in discussione l’egemonia della finanza sulla società che il modello neoliberista impone.

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Questo progetto ha le sue radici nelle lotte studentesche degli ultimi anni, nelle assemblee e nei collettivi. Come studenti siamo un soggetto sociale importante e vogliamo tenere viva questa consapevolezza maturata in anni di movimento universitario. Vogliamo continuare a scardinare la routine delle nostre facoltà, relazionandoci direttamente con ciò che ci circonda e si muove nella società, partendo da autogestione, aggregazione, autoformazione!

Autogestione significa partecipazione, riappropriazione del proprio potere decisionale, dei propri desideri e bisogni senza delegare niente a nessuno. Dobbiamo riabituarci a prendere parola, al gusto di partecipare alle decisioni collettive, ad ascoltare e ascoltarsi. Autogestione significa anche autoformazione, parola nata nei movimenti studenteschi per rivendicare il diritto dell’individuo a scegliere cosa e come imparare, partecipando attivamente al processo. Autogestione è infine sperimentare relazioni e progetti in modo diverso: autoproduzioni, DIY, condivisione dei saperi, riuso/riciclo dei materiali sono pratiche che fanno impallidire le ricette anti-crisi dei migliori economisti!

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 *   Bon_Barolo è un luogo virtuale e reale dove incontrarsi, scambiarsi idee, riflessioni, materiali, far nascere iniziative e conoscere progetti, favorire relazioni.

 *   Bon_Barolo è anzitutto socialità libera, serate eno-ribelli (da cui il nome) in cui mischiare piacere, approfondimento culturale e attivismo. Cene tipiche regionali (con un occhio di riguardo ai veg), incontri culturali, dibattiti, seminari, concerti, proiezioni, laboratori e cicloaperitivi…

 Partecipa! Autogestione vuol dire che chiunque può sporcarsi le mani, basta lavarsele prima di mettersi a tavola!

 bon_barolo_project

 Pranzi di gala verso la rivoluzione…

 

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Valsusa NoTav: con la valle che resiste!

In questi anni non ci siamo limitati a parlare esclusivamente di università: abbiamo cercato di legare le rivendicazioni dei movimenti studenteschi a qualcosa di più ampio, per non ridurle a richieste corporative ed egoistiche. Questo qualcosa di più ampio per noi è innanzitutto la conquista di dignità, diritti, possibilità individuale e collettiva di decidere sulla propria vita, laddove qualcuno vorrebbe impedirlo. Ma non solo: è anche un’idea globale di società fatta di democrazia diretta e reale, solidarietà, autogestione delle proprie vite, contraria alle leggi del profitto che sempre più le oligarchie finanziarie impongono approfittando della “crisi” neoliberista/capitalista.

Con questo spirito, il riconoscersi tutti dalla stessa parte della barricata, ci siamo occupati anche di questioni legate al lavoro (a cominciare dall’esperienza della Innse), ai migranti, ai beni comuni, all’antifascismo, consci che un arretramento su un fronte significa cedere ovunque.

Con questo stesso spirito molti di noi domenica 3 luglio hanno partecipato alle enormi manifestazioni (70000 persone in tutto) che hanno assediato l’area del cantiere per la TAV in Valsusa, a Chiomonte.

La Valsusa è ormai un bene comune, uno dei fronti su cui cedere non è più possibile. Non è odio per il progresso, come molti sostenitori della Tav si affannano a sostenere. Da oltre 20 anni gli abitanti, organizzati in comitati popolari democratici, resistono contro un’opera distruttiva e illogica, imposta senza alcun serio dialogo né spiegazione, nel pieno stile delle “grandi opere” all’italiana dove prima contano i soldi stanziati e solo poi gli studi del progetto e delle sue conseguenze. Da 20 anni lo Stato risponde tirando dritto per la sua strada, usando la violenza di cui può disporre quando la resistenza della popolazione diventa pratica e non solo formale.

Questo è quello che è successo anche domenica 3 luglio, come rivendicato dai comitati popolari in conferenza stampa. Nessun fantomatico “black bloc”, come sostiene la guerra mediatica scatenata dalle grandi testate nazonali, solo una parte della guerra, reale e fatta di truppe d’occupazione, che lo Stato sembra avere dichiarato ai suoi cittadini. Nessun “black bloc”, ma semplicemente migliaia di valsusini che il lunedì prima, nella pioggia di lacrimogeni con cui è stata sgomberata la “Libera Repubblica della Maddalena”, hanno imparato che alle volte un casco e una maschera antigas sono necessari.

Quello che abbiamo visto domenica, la nostra verità, è quella raccontata dai comitati popolari: le truppe di occupazione che sparano lacrimogeni ad altezza uomo, pericolosi come proiettili, e lanciano oggetti di ogni tipo sulle persone che si stavano semplicemente avvicinando alle reti delle recinzioni provocando numerosi feriti, e da lì in poi l’esercizio del diritto alla resistenza popolare da parte dei valsusini e non solo, fatta, sì, anche di lanci di pietre e di quello che la montagna aveva da offrire. Lo stesso linguaggio delle rivolte urbane in nordafrica ed europa, la scelta di continuare con rabbia e determinazione di fronte a uno scenario che avrebbe concesso altrimenti solo un mesto ritorno a casa.

Cosa sono la dignità e il rispetto i valsusini l’hanno vissuto così, dimostrando ancora una volta che la valle quest’opera non la vuole e la vera democrazia la fanno le assemblee popolari tra una barricata e l’altra, e non il potere politico P1 P2 P3 P4…

Come studenti non possiamo che riconoscere l’importanza per tutti di questa lotta popolare, e diamo la nostra solidarietà ai valligiani ribelli, agli arrestati e ai feriti di domenica.

A sarà dura!

Collettivo CittàStudi – Universitari Milano

Per info e seguire gli sviluppi:   http://www.notav.info , http://www.notav.eu , http://www.infoaut.org .

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A proposito di conflitti tra Stato e cittadini:  “abbandonati dallo stato”, video  a cura dei “biologi in fermento” di Unimi, (autunno 2010).

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Di seguito una rassegna (non nostra) sul 3 luglio e il movimento NoTav:

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[CICLOF] Il 12 e 13 giugno 4 SI per l’acqua pubblica e contro il nucleare

Come ciclofficina “Ruota libera” riteniamo che, sebbene il voto non debba sostituire la presa di coscienza e la mobilitazione popolare dal basso, sia essenziale partecipare alle votazioni referendarie per difendere ancora una volta i beni comuni sotto attacco come l’acqua, la salute, l’ambiente.
E’ contraria ai nostri principi e alla nostra pratica di autogestione l’idea della privatizzazione di un bene pubblico fondamentale e vitale quale e’ l’acqua. Consideriamo inoltre devastante per l’ambiente e per la salute qualsiasi impianto nucleare. Gli impianti nucleari sono uno squalldo interesse delle lobby industriali e militari, disposte a produrre danni permanenti all’ambiente e alla salute per perseguire i propri interessi.
Siamo in più contrari a qualsiasi privilegio “ad personam”.
Per questi motivi invitiamo tutti ad andare a votare e far votare 4 SI ai referendum del 12 e 13 giugno.

Ciclofficina Ruota Libera

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Rock’n’Transiti – mercoledì 21 luglio

MERCOLEDì
21 LUGLIO 2010, h20:30

Il Rock’n’roll incontra l’Autogestione in via dei Transiti 28 a
Milano.

via dei Transiti 28 (MM1 PASTEUR)

Milano,
Italy

Rock’n’Transiti è un quartiere, gli
abitanti, gli studenti e tanto rocchenrolle.
Rock’n’Transiti è nato dopo aver disturbato il sonno dei bambini con Little
Less Conversation.
Rock’n’Transiti è autogestione, aggregazione, espressione.
Rock’n’Transiti apre i suoi spazi di libertà per chiunque voglia suonare.
Rock’n’Transiti sputa negli occhi al coprifuoco di
Viale Padova e crede nella socialità di quartiere.

LA GOLDEN SHOWER nascono nella pianura vigevanese,
tra le zanzare e la malaria e i campi di grano, in "quelle giornate di
primavera dove ti sembra non possa mai essere stato inverno", ben tre anni
orsono.

Chitarra-basso-batteria dentro un rock psichedelico
alternativo, spezzato all’improvviso dalla chitarra distorta, come una curva a
gomito di sabato notte, dopo la birra e le tre, quando meno te l’aspetti.

Geniali, anyway, nella follia pura dei loro pezzi
diy.

E così, post fata resurgo, vi aspettiamo mercoledì.

http://www.myspace.com/lagoldenshowergroup

a seguire Dj Set Rock’n’roll with (cheap!) Happy
Hour, from 20:30 to Hell.

Piatto di
pasta + bicchiere di vino -> 2€

Birra -> 1,50€

(Il ricavato di Rock’n’Transiti servirà per
finanziare la ristrutturazione della sala prove del centro sociale e l’acquisto
di un nuovo impianto voce, per permettere a chiunque di suonare, fare concerti
ed autoprodurre il proprio disco in completa autogestione et inculo alla siae.)

 

*Venerdì 23 nuovo appuntamento in piazzetta per una serata contro il razzismo:  LOCANDINA_T28 luglio 2010.pdf

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Appuntamenti della settimana

Mercoledì 7 luglio continua "Rock’n’Transiti", serata studentesca e di quartiere a base di musica rock @ coa T28 (via dei Transiti 28, mm1 Pasteur). Dalle 20:30 Happy Hour & DIY (Do It Yourself) Jam Session Night: Rock’n’Transiti ci mette lo spazio e le birre, voi portate i vostri strumenti!

Giovedì 8 luglio la Ciclofficina Ruota Libera (facoltà di agraria, via Celoria 2) ripropone invece l’appuntamento pre – critical mass: dalle 18:00 ci sarà spazio per le ultime riparazioni alle bici e per disegnare nuovi bandieroni veloruzionari e altre coreografie per la massa. Non mancheranno birra e stuzzichini!

Ricordiamo inoltre che è stata indetta a livello nazionale una settimana di mobilitazione per l’università, contro i tagli ai finanziamenti e la riforma Gelmini. Stay tuned

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Rock’n’Transiti – 30/6 Bang your head @ T28

Jam Session & Dj Set Rock’n’roll with (cheap!) Happy Hour, from
20:30 to Hell.

Piatto di pasta + bicchiere di vino -> 2€
Birra
-> 1,50€

MERCOLEDì 30 GIUGNO 2010 @ csoa T28 (via dei Transiti 28, Milano, MM1 PASTEUR)


Un
quartiere, gli abitanti e tanto rock’n’roll: ecco la vera natura di
Rock’n’Trasiti. Questa serie di appuntamenti live & dj set nasce
da 3 esigenze ben precise: espressione, aggregazione,
autogestione.

Autogestione,
perché di fronte ad una gestione del Comune sempre più chiusa e
lontana dalle persone, un’alternativa possibile è negli spazi
liberati
, in cui le decisioni sono collettive e chiunque ha la
possibilità di sporcarsi le mani.

Aggregazione,
perché Rock’n’Transiti sputa negli occhi al coprifuoco di
Viale Padova e crede nella socialità di quartiere
. La creazione
di un tessuto sociale è miglior antidoto alla paura e
all’insicurezza piuttosto che centinaia di ronde e pattugliamenti.

Espressione,
perché avere a disposizione liberi spazi per la libera comunicazione
della propria arte è un diritto di tutti che, purtroppo, spesso e
volentieri viene negato. Rock’n’Transiti apre a chiunque lo voglia,
contro quei locali che sbattono la porta in faccia ai musicisti
emergenti secondo assurde logiche di selezione e dove per bere una
birra bisogna prima aprire un mutuo.

Vogliamo
che la musica sia libera, slegata da odiose logiche di mercato, fuori
dalle sale prova a oltre 15€ l’ora e accessibile a tutti e per
tutti.

Per
queste ragioni il ricavato di Rock’n’Transiti servirà per finanziare
la ristrutturazione della sala prove del centro sociale e
all’acquisto di un nuovo impianto-voce; per permettere a chiunque
di provare, fare concerti e autoprodurre il proprio disco.


Perchè la Musica ha incontrato l’Autogestione…BANG YOUR HEAD @ T28!

info e contatti:
viapadova@inventati.org

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ACQUA, BENE COMUNE

Dopo l’assemblea di dicembre su acqua e beni comuni durante l’occupazione della mensa di via Golgi, torniamo ad occuparci della privatizzazione delle risorse idriche, così come previsto dal decreto Ronchi di novembre: entro la fine del 2015 la quota di partecipazione pubblica dovrà rientrare al di sotto del tetto del 30%. Si tratta dell’ennesimo attacco ai beni comuni, all’interno di un quadro di progressiva dismissione statale del welfare state, di tagli all’istruzione e alla ricerca, di deregolamentazione del mercato del lavoro e di riorganizzazione delle istituzioni che gestiscono beni e servizi collettivi in un’ottica privatistica.

Da una settimana è partita la campagna referendaria l’"Acqua non si vende" per la ripubblicizzazione dell’acqua, sono state raccolte 100.000 firme nella sola giornata del 25 aprile, ma non basta.

Anche gli universitari si stanno organizzando per sensibilizzare e sostenere la campagna referendaria. 

 

Vuoi partecipare attivamente? Scrivici a retazione@libero.it !

Per Città Studi il primo incontro per organizzarsi sarà venerdì 7 maggio h 14 alla Ciclofficina Ruota Libera (facoltà di Agraria, via Celoria 2). Sarà anche l’occasione, a proposito di beni comuni, per riprendere il filo sulla "riforma" Gelmini dell’università in discussione ora alle Camere, anche alla luce della mobilitazione dei ricercatori .

Frattanto…  qui la locandina col comunicato delle realtà universitarie per l’acqua, da appendere nei dipartimenti!

 

INIZIATIVE GIA’ IN PROGRAMMA

*dal 4 al 12 maggio una settimana di iniziative a Scienze Politiche, organizzata dal collettivo Fuori Controllo , che si concluderà con una festa e lo spettacolo teatrale H2ORO .

*partecipazione con banchetto e installazioni alla Festa di Primavera ad Agraria, venerdì 21 maggio.   

 

 

 COMUNICATO DELLE REALTA’ UNIVERSITARIE

 

Siamo gli studenti che, a partire dalla mobilitazione dell’Onda dell’autunno 2008, difendono tutti i giorni un’università pubblica e accessibile a tutti e una ricerca autonoma e libera da logiche di mercato. Siamo i giovani che rifiutano di pagare una crisi che non hanno contribuito a creare e che, in un contesto di smantellamento del welfare state e contemporaneamente di prospettive di lavoro sempre più incerte, cercano di difendere i beni comuni dalla loro svendita ai privati e di ri-costruire discorsi e percorsi collettivi in un momento in cui le parole d’ordine sono privatizzazione, individualismo, competitività.

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16 – 21 MARZO: UNA SETTIMANA DI INIZIATIVE + SEGNALAZIONI

SUCCEDE IN UNIVERSITA’   

*11 marzo, aggredito mentre volantinava in via Celoria uno studente del gruppo GayStatale. Leggi il comunicato del collettivo: comunicato_aggressione.pdf .

*E’ uscito il n° 2 della rivista universitaria SOTTOTRACCIA, con uno speciale sulla green economy, scaricabile dal sito.

PROSSIME INIZIATIVE

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GIOVEDI’ 10 DICEMBRE – GIORNATA DI INIZIATIVE IN MENSA. ASSEMBLEA CITTADINA h 21: “ACQUA, TERRITORI, DIRITTO ALLO STUDIO: DIFENDIAMO I BENI COMUNI”

Qui la locandina e il flyer

Testo verso l’assemblea sui beni comuni:

ACQUA, TERRITORI, DIRITTO ALLO STUDIO:

DIFENDIAMO I BENI COMUNI

Cos’è un bene comune? È innanzitutto qualcosa che motiva l’idea stessa di società, un vantaggio per tutti e di cui tutti si devono prendere carico. Sono beni comuni l’istruzione, l’acqua, la sanità, i trasporti, i territori, gli spazi di socialità e di partecipazione democratica popolare e diretta, …

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[SCUOLA] SCUOLE CIVICHE IN LOTTA

Giovedì 24 settembre. Dopo la contestazione di ieri al sindaco al teatro Dal Verme, studenti del Gandhi ancora in presidio dalle 17 davanti al Comune, assieme alle famiglie sgomberate dalle case Aler di San Siro (http://cantiere.org/la-casa-non-si-tocca-fermati-gli-sgomberi-nel-quartiere-san-siro.html). La determinazione è forte, a un certo punto vengono sfondate le transenne che circondano  l’entrata di palazzo Marino. Il risultato è che per la prima volta una delegazione di studenti e di sfrattati è potuta salire, anche se ha potuto parlare solo con esponenti dell’opposizione [che si sono impegnati a richiedere l’apertura di una commissione sulle questioni casa e scuola]. 

P9241374.JPG

Le lotte sociali cominciano a saldarsi, tutta la piazza – studenti e famiglie delle case aler insieme – gridava CASA-SCUOLA-DIGNITA’, chi pensa di risolvere questi problemi con gli sgomberi e la polizia sa che troverà una resistenza sempre più determinata.

http://lombardia.indymedia.org/node/21732 , http://lombardia.indymedia.org/node/21730

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Martedì 22 settembre. Solidarietà agli studenti delle scuole civiche, la lotta non si ferma.

SGOMBERATA LA SCUOLA CIVICA DI VIA MARSALA A MILANO
I 100 STUDENTI CHE HANNO DORMITO QUESTA NOTTE NELLO STABILE SONO STATO SGOMBERATI IN FORZE DALLA CELERE. ORA SI E’ TENUTA UN ASSEMBLEA IN STRADA CHE HA DECISO DI

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