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INNSE: aggiornamento 3 agosto + dossier

Finisce con un (speriamo, momentaneo) nulla di fatto il vertice in prefettura tra FIOM (presenti anche Cremaschi e Rinaldini della segreteria nazionale), prefettura, Regione e RSU della Innse, seguito all’incontro in Regione. Domattina (4 agosto) riprenderanno i lavori di smantellamento dell’officina, è pertanto convocato un presidio dalle h 8 davanti alla Innse in via Rubattino, è importante una numerosa presenza ai cancelli della fabbrica.

Pubblichiamo frattanto il dossier degli "studenti per la innse" aggiornato al 31 luglio: DOSSIER 31 LUGLIO.pdf

Copertina:

copertina del dossier innse

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SGOMBERATA L’INNSE

Ieri domenica 2 agosto le forze dell’ordine sono intervenute a sorpresa alla innse di via Rubattino, mettendo alla porta gli operai presenti al presidio e consentendo l’ingresso alla squadra che doveva smontare i macchinari.

CRONACA per mail

DOMENICA 2 La giornata: ore 8 ps e cc sgomberano il presidio degli operai (niente esercito) e li cacciano in strada; contemporaneamente una quarantina di "manovali" fanno il loro ingresso nel capannone e cominciano a smontare i macchinari.
ore 9: si arriva in tanti (un centinaio) si fa pressione ma nn c’è niente da fare c’era veramente un sacco di ps e cc, poi si va in tangenziale: risultato 3 cariche di alleggerimento.
poi il presiodio continua fuori dalla fabbrica fino a sera sotto al sole in via rubattino.
la situazione attuale: è stata concessa la "sospensione" dei lavori di smantellamento dei macchinari da stasera alle 18:30 a domani mattina. inoltre domani c’è un incontro in regione per ottenere che si rispetti quanto detto in precedenza circa l’impegno da parte della regione a continure a cercare una soluzione al caso innse.
il presidio continua anche stanotte in via rubattino, che al momento resta chiusa al traffico.
le prospettive: plumbee. formigoni se ne è appena uscito al tg3 dicendo che la regione ha fatto tutto quello che poteva. inoltre se gli smantellano i macchinari, anche se nn tutti, sarà sempre più improbabile che si trovi un acquirente disposto a rilevare la fabbrica.
domani è davvero una giornata importante per la innse e la sua lotta.
noi saremo davanti ai cancelli dalle 7:30 in poi, per tentare di impedire la ripresa dei lavori di smantellamento dell’officina e successivamente andare in regione in corteo (ore 9) per far rimangiare a formigoni le sue parole infami. inutile dirlo: chi c’è, può e se la sente venga!
LUNEDI’ 3: verso le 12 sono ripresi i lavori di smantellamento dei macchinari, via rubattino resta chiusa al traffico e il presidio degli operai continua, in attesa dell’esito dell’incontro che si sta svolgendo adesso in regione.

convocato PRESIDIO CITTADINO per le 17.00 di oggi in via rubattino.
formigoni continua a non farsi vedere in giro.
domani a milano ci saranno 2 ore di sciopero  generale  nelle fabbriche metalmeccaniche.

Aggiornamenti in tempo reale su  http://lombardia.indymedia.org/node/20620 e sulle pagine locali dei quotidiani online. Questa pagina verrà comunque aggiornata continuamente.

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Comunicato degli operai: http://blogs.myspace.com/index.cfm?fuseaction=blog.view&friendId=442315822&blogId=503491684

COMUNICATO DEGLI "STUDENTI PER LA INNSE" (domenica 2 agosto)

Oggi domenica 2 agosto alle ore 8.30 circa , gli operai della INNSE PRESSE sono stati costretti a tornare a difendere la loro fabbrica dall’ennesimo tentativo di sgombero.

Un’azione che ha colto tutti di sorpresa.

Non molto tempo fa, infatti, non solo è iniziata una fase di tregua estiva, ma giovedì 29  Luglio, all’ultimo incontro del Consiglio Regionale, tutte le parti politiche favorevoli e sfavorevoli alla causa  hanno votato all’unanimità un documento che riporta la volontà e l’impegno  di far tornare la INNSE una fabbrica operativa e in funzione.

Lo sgombero di stamattina giunge, quindi, come un colpo alla schiena.

La polizia ha subito sgomberato il presidio costruito dagli operai; un’azione illegittima poiché, come hanno fatto notare gli operai, il presidio non fa parte del territorio della fabbrica, ma sorge solo accanto ad essa. Poi circa una quarantina di lavoratori sono entrati su incarico della forza pubblica all’interno della INNSE per smontare tre macchinari, in teoria destinati alla vendita.

 Nel frattempo, davanti alla fabbrica un centinaio di persone si sono radunate davanti ai cancelli per portare sostegno alle richieste avanzate dagli operai.

Tuttavia, disattesa la speranza di poter tornare nel proprio presidio, e di poter controllare lo smontaggio dei macchinari,  gli operai sono passati all’azione.

Insieme a qualche decina di affini si sono spostati verso la seconda entrata della INNSE in via Rubattino.

Passato qualche istante di tensione, il livello si è alzato nel momento in cui operai e sostenitori si sono mossi verso l’uscita della tangenziale. Dopo qualche minuto di blocco, sono partite le manganellate dei poliziotti.

La situazione si è stabilizzata verso l’ora di pranzo. Polizia dentro. Operai fuori.

I quesiti, a questo punto, sono diversi.

Perché nonostante gli accordi presi in Consiglio Regionale si è verificata una tale situazione oggi? Cos’è più forte e ufficiale di tale decisione?

Perché non è stata rispettata la tregua estiva?

Perché gli operai devono subire da mesi interventi aggressivi che spesso generano nella violenza da parte di carabinieri e polizia?

Chi e cosa può scavalcare sistematicamente le decisioni prese in sedi politiche ed ufficiali?
OGGI CHIUNQUE SIA A MILANO VADA A PORTARE IL PROPRIO SOSTEGNO ALLA INNSE.
ALLE 18 CHI PUò SI RECHI ALLA FABBRICA.
studenti per la innse.
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Per scaricare il dossier "Giù le mani dalla Innse" fatto dagli studenti, materiali, informazioni:

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innse: aggiornato il dossier

Aggiornato al 12 marzo il dossier sulla INNSE redatto dagli studenti.

Potete scaricarlo qui: DOSSIER 12 MARZO.pdf

per contattarci: studenti.per.la.innse@gmail.com

per info: http://cittastudi.noblogs.org/category/innse

blog degli operai: www.myspace.com/presidioinnse

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iniziative di solidarietà alla innse presse

*Mercoledì 4 marzo h 17*
Nella facoltà di agraria in cittastudi (via celoria 2) si terrà un assemblea aperta per aggiornamenti sulla situazione. Ci sarà la testimonianza diretta di alcuni operai che ci hanno detto che verrano a offrirci il loro contributo. Sarà quindi un occasione di scambio diretto di idee, e un ottimo modo per conoscere la faccenda dalla voce dei diretti interessati, dopo che la stampa l’ha storpiata in tutti i modi.

*Sabato 7 marzo*
Serata in sostegno alla lotta dei lavoratori INNSE alla Cascina Autogestita Torchiera Senz’acqua. Inizieremo con una cena, tutti assieme, chiaccherando un po’, per poi passare alla presentazione del dossier "Giù le mani dalla Innse" alla proiezione del filmato "8 mesi di lotta". A seguire ci sarà un dj set dove suoneranno i "Bravi Ragazzi" (music gangsta crew) + some friends from "4 assi".

La cena è a prenotazione, per prenotarsi e per qualunque informazione: studenti.per.la.innse@gmail.com

 

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DOSSIER degli “STUDENTI PER LA INNSE”

E’ disponibile la prima versione del dossier redatto dagli "studenti per la innse". Potete scaricarlo qui:

copertina:

 copertina del dossier innse

dossier: 124168-DOSSIER INNSE.pdf

 

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INNSE

Aperta la sezione innse sul blog di cittastudi, in cui riportiamo gli aggiornamenti sulla lotta degli operai contro il licenziamento e le iniziative del gruppo "studenti per la innse". La trovate qui:

http://cittastudi.noblogs.org/category/innse

 Dopo le cariche al presidio nella mattina del 10 febbraio, con cui le forze dell’ordine hanno permesso ai camion di Genta di entrare nello stabilimento (anche se per prelevare materiale di scarso valore), gli operai sono ancora lì 24 ore su 24, si aspetta che la situazione si sblocchi nuovamente.

Mercoledì si terrà un’assemblea alle 13 in festa del perdono, in cui verrà presentato il dossier fatto dagli studenti:

   

 

Il dossier è scaricabile anche dalla sezione "INNSE" di questo blog. 

 

il blog degli operai: www.myspace.com/presidioinnse

ora più che mai la solidarietà è importante, chi volesse saperne di più sulle iniziative può andare a trovarli in via Rubattino 81 (sarà accolto calorosamente) oppure scriverci a studenti.per.la.innse@gmail.com

 

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scontri con la polizia – 10 febbraio (dal blog degli operai)

febbraio 10, 2009 – martedì 

Scontro con la polizia

10 febbraio 2009
Quello che ci aspettavamo…è successo!
Alle 4.50 di quest’oggi 20 camionette delle forze dell’ordine si sono presentati ai nostri cancelli.Si sono divisi tra l’ingresso principale (quello legittimo) e i cancelli sul retro dell’officcina(quello dei ladri).
Eravamo in tanti grazie alla solidarietà di tutti,ma loro erano molto di più.
Genta è entrato come un ladro,dal retro in maniera subdola e usando la violenza delle forze dell’ordine per contrastarci.
Lui stesso con una ruspa ha sfondato i cancelli togliendo tutto quello che avevamo messo davanti per impedirgli l’entrata.Qui,erano le 6,c’è stato il primo scontro con le forze dell’ordine con le prime cariche dove ,oltre a schivare i manganelli ,dovevamo schivare i detriti e i tubi rimossi.Chi è caduto è stato manganellato senza pietà,persino due pensionati che  avevano portato la loro solidarietà.
Successivamente alla nostra richiesta di far entrare un delegato della R.S.U e un delegato del sindacato per controllare che Genta non stesse smontando i nostri macchinari,c’è stato un no secco della polizia.
Qui dopo neanche un ‘ora dai primi scontri gli operai hanno subito una nuova carica,ancora più selvaggia della precedente.Quando oramai tutti gridavano "basta!,basta!"sono stati accerchiati e colpiti ai volti.Due operai hanno subito lesioni gravi.Testa rotta,naso rotto e polso rotto.
Ma questo perchè?
La risposta è questa,ed è semplice.
Oggi gli operai della INNSE dovevano essere picchiati perchè l’entrata di Genta doveva essere legittima e legittimata dalle forze dell’ordine!
Il risultato? dopo le botte i rappresentanti sindacali e la R.S.U
sono entati in fabbrica a vigilare che Genta portasse via solo il suo materiale.E cosi è stato!
Ma questo è quello che ,tramite accordi tra le parti ,stava già accadendo da dicembre!
 La R.S.U aveva fornito a Genta un elenco preciso del materiale che poteva essere portato via,i giorni e le modalità della movimentazione.
Oggi tutto questo non è avvenuto.Sia Genta,sia le forze dell’ordine ,hanno fornito un chiaro esempio di come in questo periodo lo stato vuole risolvere la questione occupazionale durante questo periodo di crisi economica.Stangate incondizionate agli operai che si ribellano al padrone e piena solidarietà a quest’ultimo
Ogni giorno ci sono più di 3 operai che muoiono sul lavoro.
Adesso ne vogliono qualcuno che muoia per difendere il posto di lavoro!

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petizione online

dal blog degli operai

Questo è il nono mese di lotta che come operai e impiegati della INNSE stiamo affrontando, il nostro obbiettivo è la difesa del posto di lavoro, la continuità produttiva, il rifiuto della chiusura della fabbrica. Stiamo facendo in modo che il padrone Genta non si impossessi del macchinario, abbiamo dovuto resistere con un presidio continuo davanti alle portinerie al suo tentativo di entrare e di svuotare l’officina e di vendere i macchinari al miglior offerente. Questa battaglia non riguarda solo noi, ma tutti quelli che credono che questa forma di resistenza operaia possa essere un possibile punto di partenza per lottare contro i licenziamenti, in una crisi che ne produce migliaia al giorno. Una battaglia che riguarda tutti quelli credono che la città di Milano non possa finire in mano a speculatori di ogni tipo, immobiliaristi sull’orlo del fallimento, speculatori finanziari bancarottieri di ogni ordine e grado che chiudono le fabbriche senza nessuna opposizione sociale. Non solo vi chiediamo di firmare questo appello di solidarietà, ma anche di partecipare attivamente ai presidi per impedire a Genta di smantellare una fabbrica che fa parte della storia industriale di Milano. Raccogliamo per questo le firme di chiunque voglia aderire all’appello. Milano 27 gennaio 2009 La R.S.U, gli operai e gli impiegati della INNSE puoi firmare la petizione su www.petitiononline.com/INNSE/ 
La nostra mail è PRESIDIOINNSE@GMAIL.COM Per chi volesse firmare la nostra petizione andate sul sito www.petitiononline.com/INNSE/ 

 

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URGENTE DALLA INNSE – comunicato del presidio

PRESENZA AL PRESIDIO
A causa del fallimento dell’incontro in regione tenutosi giovedì scorso dove sono decaduti tutti gli accordi precedentemente stabiliti e visto le minacce degli avvocati di Genta di portare via il materiale e i macchinari dalla fabbrica,ci aspettiamo un attacco già da lunedi prossimo.
Sosteneteci con la vostra presenza per contrastare il padrone e le forze dell’ordine che sicuramente saranno pronti ad usare il manganello contro di noi ,come hanno fatto già con gli operai della Fiat.
La nostra lotta è la vostra lotta.
Un posto di lavoro perso e un posto di lavoro che si perde per sempre.
L’occupazione è da difendere con i denti.Siamo milioni e la solidarietà di milioni di operai è un esercito.
Aiutateci….aiutiamoci!!!!

informazioni: www.myspace.com/presidioinnse

 

rete di solidarietà studentesca: studenti.per.la.innse@gmail.com

 

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solidarietà agli operai della INNSE

Riportiamo il comunicato del 5 dicembre degli operai della Innse di via Rubattino, che non si sono arresi al licenziamento e lottano perchè la fabbrica riapra anzichè essere smantellata.

L’1 gennaio sono ancora lì in presidio permanente e continuano a resistere. E’ importante fargli sentire la solidarietà della cittadinanza perchè dà forza alla loro lotta, chiunque voglia passare in via Rubattino 81 sarà bene accolto a qualunque ora.

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31 maggio- 30 novembre. 6 mesi di lotta, nessun cedimento
SOLIDARIETA’ AGLI OPERAI DELLA INNSE-PRESSE
Siamo i 50 dipendenti di INNSE, purtroppo divenuti 49 in seguito alla scomparsa del caro compagno Giuseppe, stroncato lunedì 21 Luglio da un infarto causato probabilmente dalla stressante situazione degli ultimi periodi.
Dopo aver ricevuto le raccomandate dalla nostra azienda in data 31 Maggio che sancivano l’apertura della procedura di mobilità, ci siamo radunati davanti ai cancelli chiusi della fabbrica e dopo aver eluso la sorveglianza di polizia, vigilantes privati e tirapiedi del padrone, abbiamo occupato lo stabilimento e proclamato assemblea permanente. Il 3 giugno decidiamo di continuare a lavorare contro l’imposizione del padrone che vuol fermare l’officina. Proseguiamo le lavorazioni in corso, incontriamo i clienti gestendo direttamente come operai, produzioni, servizi, e presidiando la fabbrica giorno, notte e fetivi.
Questa officina funziona, nonostante qualcuno ne dica il contrario, è l’unica risorsa per noi e le nostre famiglie, e siamo determinati a difenderla fino alle estreme conseguenze.
Il padrone Silvano genta la acquistò due anni or sono dalla amministrazione controllata ottenendo sgravi e prezzi stracciati, dichiarando nelle sedi della provincia di volerla rilanciare…
Genta ha conclusa la procedura licenziandoci tutti il 25 Agosto, pur avendo davanti un industriale bresciano pronto a rilevare la INNSE. La commsisione regionale non ha potuto far altro che registrare il mancato accordo e aprire la mobilità. A cosa serve la commissione regionale è la domanda che ci facciamo tutti. Abbiamo chiesto al prefetto di imporre a Genta la sospensione dei licenziamenti in attesa dell’incontro di Roma del 2 Settembre, non ha potuto farlo. Anche il scalcinato ed irregolare padrone ha più potere di qualunque istituzione, è un’amara scoperta. La riunione al Ministero dello Sviluppo Economico doveva aprire la trattativa fra il vecchio ed il nuovo padrone ma non è servita nemmeno a dar ritirare i licenziamenti. Genta ha detto no anche al Ministero. Una nuova riunione viene convocata per il 12 Settembre a Roma, noi abbiamo continuato a lavorare anche se licenziati.
Il giorno 10 Settembre, giorno di paga, non arriva un euro, eppure nella lettera di licenziamento è scritto che avrebbe pagato il preavviso. La risposta è immediata, blocco di via Rubattino per tutto il giorno. Genta non solo non paga, ma si rifiuta di venire a Roma al Ministero, salta la riunione del 12.
All’alba del 17 Settembre alle ore 05:30 la forza pubblica entra in fabbrica mette alla porta gli operai che presidiava nolo stabilimento di notte, blocca l’entrata del primo turno. La fabbrica è messa sotto sequestro. Un fatto nuovo, agli operai viene impedito con la forza di “poter lavorare”. Un crollo verticale della credibilità di tutte le decantate “politiche del lavoro”, un crollo della crediblità delle istituzioni politiche che non riescono a fermare un padrone come Genta. Ora siamo in mezzo alla strada, davanti ai cancelli della fabbrica. Noi siamo fuori, ma è fuori anche genta, come si risolverà è ancora tutto da vedere. Noi resisteremo.
Fine ottobre: da un mese e mezzo siamo accampati vicino all portineria. Presidiamo la fabbrica che è sottosequestro. Non vogliamo che qualcuno metta le mani sui macchinari e smantelli l’officina. Intanto fra riunioni convocate e rinviate la situazione di stallo continua.
Genta non vuole rinunciare al suo affare, vendersi le macchine svuotare il capannone, stracciando tutti gli impegni della legge Prodi che gli ha permesso di acquisire lo stabilimento per quattro soldi. Impegni che prevedevano “lo sviluppo” dell’INNSE.
L’AEDES l’immobiliare spinge per avere l’area libera. Ora sono i palazzinare che chiudono la fabbrica.
ORMIS il potenziale acquirente, dichiara che è disposto ad acquisire ma la trattativa è ferma.

Le istituzioni continuano ad attivarsi, ma il freddo è iniziato. Gli operai e gli impiegati sono decisi a resistere, arriverà la primavera.
Fine novembre, è arrivato il freddo. La stufa a legna funziona a pieno ritmo, il presidio pure. La neve, la pioggia e il fredo ci hanno piegato, ma siamo ancora lì 24 ore su 24, sabato e domeniche comprese.
Non ci ha scoraggiato nemmeno il comunicato congiunto AEDES-Genta, dove c’è scritto che la fabbrica non potrà riprendere a lavorare. Ci fanno un baffo. ORMIS è ancora disposto all’acquisizione.
Per piegarci hanno tentato anche di chiamare individualmente qualcuno e offrire elemosina: la risposta è stata chiara, una dichiarazione sottoscritta da tutti i dipendenti, “qui si tratta collettivamente, Genta non disturbarci”.
Genta arrriva ogni tanto e col permesso del Magistrato entra in fabbrica con qualche scusa, si fa accompagnare dalle forze dell’ordine, ma l’ultima volta la tensione è andata alle stelle. Sarà sempre peggio. Si permette di non pagare le spettanze (preavviso e tfr), pur avendo ricevuto i decreti ingiuntivi, faremo pignorare i macchinari così si dovrà scordare di via Rubattino.
Siamo al 5 dicembre, l’AEDES proprietaria del terreno, sull’orla del fallimento, meno 86% in borsa dall’inizo dell’anno vuol chiudere una fabbrica che può riprendere a lavorare domani. Il prefetto glielo farà fare? E il sindaco di Milano? E il presidente della provincia? E il ministero delle attività economiche? Permetteranno questo crimine industriale?
Può l’expo iniziare con lo smantellamento di una fabbrica storica di Milano?
Non lo permetteremo, GIU’ LE MANI DALL’INNSE!
Un’officina che chiudi sono posti di lavoro persi per sempre. VI ringraziamo per la vostra solidarietà, siatene orgogliosi
Per inviare le sottoscrizioni raccolte: Bollettino postale c/c n. 22264204 intestato a: Ass.Cult. ROBOTNIK ONLUS Bonifico Bancario: IBAN IT 51 O 0760101600000022264204. Dall’estero, se la banca dovesse richiederlo, questo è il codice BIC o anche detto SWIFT: BPPIITRRXXX. Mettere sempre e in ogni caso la causale: Lotta operai INNSE.
Per inviare legna da ardere e derrate alimentari: Via Rubattino 81 Milano.

Milano Lambrate 5 dicembre 2008
RSU- Operai, impiegati e famiglie della INNSE –>

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